S. Giovanni Battista De La Salle

B24-A1

L'Amore e la Divozione di S. Giovanni Battista De La Salle verso Gesù Crocifisso,1

Umiltà e obbedienza

Contemplando Gesù Crocifisso, viene spontaneo alla mente il detto di San Paolo: « Il Signore umiliò se stesso, fatto obbediente sino alla morte, e alla morte in croce ».

S. Giov. Batt. De La Salle non poteva rimirare il Crocifisso senza sentirsi profondamente compreso dell'umiltà e dell'obbedienza del Figlio di Dio fatto uomo.

Di qui, tutto il suo studio, tutta la sua industria per praticare queste due virtù così predilette al Maestro Divino.

Non contento d'essersi fin troppo umiliato nell'abbandonare il canonicato e la nobile sua famiglia per darsi all'istruzione di gente rozza e ignorante; non pago d'essere sempre stato modello di ubbidienza ai suoi Superiori Ecclesiastici, volle deporre il titolo e la dignità di Superiore dei Fratelli affin di saziare, per così dire, la sua brama di umiltà e di assoluta dipendenza.

Riuscito nel suo intento, l'avreste visto, lui, sacerdote e teologo, disimpegnare gli uffici più umili della casa, come scopare, lavare stoviglie, fare da portinaio, eccettera; dipendere umilmente dal nuovo Superiore, domandargli i più piccoli permessi, non far nulla senza il merito dell'ubbidienza.

Tutto intento nel compiere la volontà di Dio, si sottometteva prontamente e volentieri a coloro ch'egli riguardava come suoi Superiori, gli ordini dei quali, anzi i semplici desideri, considerava quali espressioni della divina volontà.

Ubbidiva con la semplicità e l'esattezza d'un novizio a tutte le prescrizioni della Santa Regola, della quale fu rigido osservatore fino alla morte.

Le stesse sue ultime parole sul letto dell'agonia furono parole di sottomissione e di obbedienza simili al Consummatum est di Gesù sulla Croce: « Adoro - rispose egli a chi lo compativa negli estremi dolori della vita - adoro in ogni cosa la volontà di Dio verso di me ».

Essendosi sempre studiato di conformarsi al divino modello in vita, fu perfino a Lui somigliante nel punto della morte, morendo infatti nel giorno del Venerdì Santo e pronunziando come Gesù Crocifisso parole di pazienza e di rassegnazione.

Pertanto, San Giovanni Battista De La Salle è modello a tutti nella divozione al SS. Crocifisso.

Egli può benissimo rivolgerci queste parole di S. Paolo: « Siate miei imitatori, come io lo sono di Cristo ».

Sia dunque nostra cura imitare il Santo in questa grande e così efficace divozione, ma soprattutto nei mezzi pratici ch'egli ha adoperato per rendersela così familiare.

In tal modo realizzeremo il voto che Benedetto XV ha formulato benedicendo gli ascritti all'Unione del SS. Crocifisso, cioè colla voce e colla santità della vita predicheremo sempre: « Jesum Christum et hunc Crucifixum ».

F. E.


1 Vedi Bollettino, Anno VII, N. 2, Marzo-Aprile 1923, pag. 10; N. 3, Maggio-Giugno, 1923, pag. 18; N. 5, Settembre-Ottobre, 1923, pag. 34.