Nella Sezione di Bengasi

B26-A4

Istituzione dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Condurre i giovani a Gesù Crocifisso, unirli a Lui nella riparazione, far da essi cantare il cantico nuovo per seguire, colla più pura fra le vergini, l'Agnello Immacolato, porger loro un valido mezzo per conservarsi buoni fra il dilagar della corruzione: ecco l'ideale che i Fratelli delle Scuole Cristiane si sono proposti nell'istituire in Bengasi l'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Andamento dell'Unione nel breve periodo dell'inizio.

Con vero slancio di fede si videro giovani ardenti iscriversi alla nascente Società, frequentarne con amore le adunanze e osservarne con zelo il regolamento.

La consegna della Pagella di Aggregazione e l'elezione della Presidenza destarono nuovo entusiasmo e altri giovani, sia operai che studenti, fecero domanda di esservi ammessi in qualità di aspiranti.

Le adunanze obbligatorie furono stabilite col seguente orario:

Sabato ore 18 - ingresso

» 18,30 lettura spirituale

» 18,45 conferenza

» preghiera

Domenica ore 7,30 confessione

» 8 - Messa e Comunione.

Si stabilì pure che la sede dell'Unione resterebbe aperta ogni sera dalle ore 18 alle 19,30.

Ivi i giovani trovano un lieto passatempo fra divertimenti sani e un'ottima occupazione nella lettura dei libri ameni ed educativi della Biblioteca e di opuscoletti cattolici; fra questi hanno il posto d'onore: Parola Amica, Amore a Gesù Crocifisso, Rivista dei Giovani, Scuola dei Fatti, il Crocifisso ed il Giovane Piemonte.

La prima festa Sociale.

Domenica, 9 dicembre 1923, si celebrò in Bengasi la prima festa dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Fu il gran giorno in cui la Pia Società si stabilì ufficialmente con una grandiosa dimostrazione.

Gioconde schiere di ragazzetti, alunni della Scuola Cattolica e di baldi giovani sul fior del loro entusiasmo, sotto la guida dei Fratelli delle Scuole cristiane, dinanzi a Gesù solennemente esposto sul trono d'amore, pronunciarono per la prima volta la loro Consacrazione.

Alla Messa di Comunione Generale, a cui presero parte gli allievi della Scuola, gli antichi allievi e molti parenti, vennero eseguiti bellissimi mottetti di circostanza dalla Schola Cautorum.

Finita la messa il Molto Reverendo Padre Aurelio Ghiglione, superiore della Missione Francescana, fece l'esposizione del SS. Sacramento e pronunciò un bellissimo fervorino ai giovani che gli stavano schierati dinanzi: rivolse poi ai medesimi alcune domande, alle quali essi risposero con grande slancio e generosità.

Pronunciarono, gruppo per gruppo, a voce alta la formula di Consacrazione, dopo la quale il sullodato Rev.mo Padre e il signor Direttoro Fratello Guido delle Scuole Cristiane, appuntarono sul petto dei bravi giovani, il fiammante distintivo sociale avente il motto « A via ne torseris » e il Crocifisso, distintivo proprio dei Soci Effettivi.

La funzione, tanto cara e sì ben riuscita ebbe fine col « Noi vogliam Dio! » cantato con forza e amore da tutta la massa degli alunni e dei giovani dell'Unione.

La solenne accademia

Durante il periodo dell'inizio, con un lavoro accurato e intenso, si riuscì a preparare una bella accademia in onore dei parenti dei Soci, e questa accademia si fece proprio la sera del gran giorno della Consacrazione.

Alle ore 17 la sede dell'Unione era letteralmente gremita di persone: avevano i primi posti i RR. Padri Francescani, il signor Direttore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, le Reverende Suore d'Ivrea ed il Vice-Console Spagnolo, sig. Ettore Rossoni.

Fra il pubblico si notavano i membri della Presidenza, del Circolo Cattolico « Sant'Antonio », alcuni professori e numerosi amici della Scuola.

Si svolse un programma consono allo spirito religioso dell'Unione: i canti e le declamazioni s'intrecciarono magnificamente e meritarono il plauso universale.