La più grande scienza

B67-A1

Quando la vecchiaia si fa innanzi con i suoi giorni tristi, si vedono le cose, le persone e gli avvenimenti, e specialmente le verità religiose sotto una luce ben diversa che nei tempi lontani della giovinezza spensierata, della virilità intraprendente e tenace.

Si dice: Oh se avessi saputo! … Oh se altri anni mi fossero concessi! quale altra rotta prenderebbe la mia vita!

È il grido straziante di tante anime che al tramonto s'avvedono di aver sbagliata strada … e che la via giusta era quella del S. Vangelo, della virtù, dell'apostolato.

Affinché anche a noi giovani di oggi, non avvenga di ripetere più tardi un sì straziante lamento, consideriamo sovente l'importanza e la necessita dell'insegnamento religioso, che istruendo le anime, le mantiene sul retto sentiero.

L'insegnamento religioso è il primo e il più importante degli insegnamenti, per la vita presente, e specialmente per la vita futura.

La scienza religiosa è fatto capitale nella vita dell'uomo.

Nell'addio straziante ai suoi cari apostoli, nell'ora del supremo addio, Gesù disse quelle grandi parole: « Padre, la vita eterna si è che gli uomini conoscano te, solo vero Dio, e Gesù Cristo mandato da te ». ( Gv 17,3 ).

Quante considerazioni sbocciano da queste preziosissime programmatiche parole del Divino Maestro!

La religione è la scienza più utile e elevata.

Essa ha per oggetto ciò che più degnamente può occupare la mente umana: Dio e le sue infinite perfezioni, Gesù e la sua Misericordia di Salvatore del genere umano, la Chiesa e i suoi santi insegnamenti, l'uomo coi suoi doveri e coi suoi diritti.

* * *

La religione è la scienza più necessaria.

Infatti, creati tutti da Dio per conoscere le sue infinite perfezioni, per amarlo con tutte le potenze dell'anima nostra, e per servirlo come figli, obbedendo alle sue leggi, bisogna anzitutto che conosciamo chi è quell'Essere dal quale tutti dobbiamo dipendere sempre.

È indispensabile conoscere quali siano i nostri doveri verso di Lui e i mezzi per compierli, e specialmente che fine ci sia assegnato sulla terra e quali mezzi conducano a raggiungerlo pienamente.

La religione è la scienza più feconda di bene, di quel bene che è oggetto del dovere e del quale ogni viatore dovrà rendere conto un giorno.

Al tribunale del divin Giudice vogliamo recare l'anima oltre che immune da colpa, ricca del bene fatto al prossimo.

Le opere di apostolato compiute nel limite del nostro possibile mediante il buon esempio, la preghiera e la parola, ci sono mezzo infallibile.

La parola nostra, sia essa rivestita della ricchezza dell'eloquenza e della cultura o suoni disadorna espressione di un'anima ardente di fede deve avere un'istruzione dev'essere usata per dire di Gesù a quanti possiamo, delle sue grandi verità, dei suoi divini esempi di carità, di umiltà, di mansuetudine.

Ma chi non vede che per parlare di queste grandi verità, bisogna anzitutto conoscerle e perciò studiarle con intelletto d'amore e per non poco tempo?

Per animarci a questo studio così necessario, ritorniamo sovente col pensiero al giorno del nostro ultimo addio a questa valle del pianto, allorché alla luce di quelle ore estreme vedremo aver nella vita solo valore ciò che con la vita non muore, cioè la religione e l'istruzione che ad essa è guida sicura.

Fr. A.