Un grande devoto di Maria SS.

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In occasione del 2° Congresso Mariano della nostra Diocesi che si tiene a Crea in questi giorni, desidero far conoscere un po' meglio un grande amante della Divina Madre, che spesso salì il S. Monte a sfogare la sua devozione verso Maria SS.

Sarà un invito e un'attrattiva di più per i Monferrini, che durante e dopo il Congresso saliranno a Crea, per deporre ai piedi della loro Madonna l'omaggio della loro fede e della loro pietà filiale.

Tanto più che si tratta di un autentico figlio del Monferrato.

Si tratta del Servo di Dio F. Leopoldo Musso, morto nel Convento di S. Tommaso di Torino, il 27 Gennaio 1922.

Era nato a Terruggia, piccolo e ridente paese a pochi chilometri da Casale.

La casa di Fra Leopoldo

Chi oggi si reca colà può chiedere, a chiunque degli abitanti, di F. Leopoldo, vedrà con quanta soddisfazione e santo orgoglio e con quanta premura gli si farà vedere l'umile casetta, oggi disabitata, ove il Santo compaesano nacque, visse l'infanzia e parte della gioventù; la Chiesa, ove tante volte pregò ove radunava i compagni per farli pregare, ove si conservano ancora i fiori finti lavorati dalle sue mani; e conoscerà molti episodi della sua vita, e sentirà da tutti come conclusione: ah! era proprio buono! fu sempre buono, fu, un santo!

E il desiderio più grande dei suoi compaesani, la loro aspettazione ansiosa è di potergli innalzare un altare nella loro bella Chiesa parrocchiale, che lo zelo dell'attuale Prevosto rende sempre più splendida e ricca, quando la S. Sede ne permetterà il culto.

Era nato il 30 Gennaio 1850, da Giuseppe Musso e da Maria Cavallone, di condizione umile, ma di vita cristiana esemplare.

Nel battesimo gli fu imposto il nome di Luigi.

Suo padre era impiegato come giardiniere nel Castello di S. Bartolomeo di proprietà dei Cantamessa.

Onestissimo e laborioso, di carattere religioso serio e severo, diede alla sua famiglia un indirizzo forte e disciplinato.

La madre molto pia, era di carattere affettuoso e dolce, così che Luigi poté avere subito una educazione ottima.

Non voglio per ora dilungarmi nei particolari della vita del Servo di Dio, ma rilevare solo una caratteristica della medesima, che ne forma una delle facce più belle: la sua tenera, profonda e costante devozione a Maria SS.

Conobbe la Madre del Redentore fin da bimbo dalle labbra della sua piissima genitrice, e certo l'affetto che questa gli dimostrava e che egli ricambiava, le virtù che vedeva in lei servirono a fargli comprendere la bellezza e la bontà di Quella e a fargliela amare.

E l'amò davvero e sempre.

In casa, presso gli altarini che egli stesso si formava, in Chiesa, presso l'altare della Madonna, il piccolo Luigi recitò le prime preghiere e aprì i primi affetti per la Divina Madre.

Cresciuto negli anni ( lo ricordano ancora molti a Terruggia ) con quanto slancio e tenera devozione recitava il Santo Rosario, ornava di fiori l'altare alla Madonna in una Cappella del Paese!

Ma il suo zelo, il suo affetto filiale alla Vergine Santa, lo spingeva a farsi apostolo e col sorriso che gli era abituale, col suo fare umile, ma accaparrante, invitava i compaesani a unirsi a lui nella preghiera, specialmente durante il maggio e nelle solennità di Maria Santissima.

Diventato Francescano e collocato di famiglia nel Convento di San Tommaso in Torino, ove è celebre il Santuario a Nostra Signora del S. Cuore di Gesù, il Musso, ormai Fra Leopoldo Maria, ebbe agio a dimostrare la sua devozione Mariana.

Là in quella Cappella, ricca di marmi, di oro e di pitture, raccolta, devotissima, con un fervore di Serafino, passava le ore che aveva libere dal lavoro.

Là conduceva quelli che gli domandavano preghiere per i loro bisogni particolari, là si fece maestro dei famigli del Convento, invitandoli a seguirlo in certe ore per pregare la Madre di Dio.

Là egli ottenne grazie, per tanti favori straordinari per sé, perché ebbe visioni e illuminazioni soprannaturali.

Scrittura del Servo di Dio

Finalmente fu l'amore a Maria SS. unita all'altro amore, che fu un'altra sua caratteristica, a Gesù Crocifisso che lo spinse a propagare un'Associazione di pietà; quella a Gesù Crocifisso e a Maria Immacolata, della quale compose egli stesso le preghiere e che le autorità ecclesiastiche approvarono e indulgenziarono.

A chi veniva a domandare l'aiuto delle sue preghiere per ottenere da Dio grazie speciali, Fra Leopoldo con umiltà e dolcezza che gli erano proprie rispondeva: Pregheremo la Madonna: Ella è buona e potente.

Chi scrive e che aveva raccomandato a lui un fratello colpito da malattia dichiarata inguaribile da medici ( essi avevano assicurato che non poteva più vivere che tre mesi al massimo ) ebbe per prima risposta di F. Leopoldo: Lo raccomanderò alla Madonna e vedrà che ci ascolterà.

Passò qualche tempo, l'ammalato peggiorava sempre, speranze non ce n'erano proprio più umanamente parlando.

Manifestai il caso disperato a F. Leopoldo, ed egli con una sicurezza e tranquillità che mi colpirono rispose sorridendo: Vedrà, vedrà, la Madonna è più potente dei medici.

E fu così. Quasi improvvisamente, quando più nessuno sperava, mio fratello guarì e vive ancora forte e robusto.

Il medico quasi non credeva ai suoi occhi.

Mi disse: nella mia lunga carriera è questo il secondo caso che mi capita, né so spiegarlo.

Quando riferii a F. Leopoldo la lieta notizia non se ne meravigliò punto.

Egli certo ne era sicuro e solo l'umiltà sua mi nascose quanto egli sapeva, accontentandosi di ripetermi: oh, la Madonna ne sa più dei medici ed è più potente.

Non volle ringraziamenti, dicendo che tutto era per bontà di Maria SS.

Moltissimi altri episodi del genere furono testimoniati da graziati e da tutti nasce una conclusione unica che la devozione a Maria SS. di F. Leopoldo giunse al punto che da Lei ebbe favori straordinari.

I Monferrini, quando visiteranno il loro più bei Santuario, specialmente in questa occasione del Congresso Mariano diocesano, non dimentichino questa loro gloria, questo insigne devoto di Maria.

Anch'egli pregò a Crea, anch'egli sarà presente con il suo spirito alle solenni onoranze mariane.

E preghino anche la Madre di Dio perché ci conceda la grazia di vedere glorificato in terra cogli onori dei Santi il servo fedele che Ella ha condotto alla gloria del cielo.

P. Francesco Maccono dei M. O.

Siamo lieti di aver potuto stralciare dal « La Vita Casalese » del 24 luglio u. s., l'autorevole articolo del Rev. P. Maccono, Postulatore della causa del Ven. Fra Leopoldo, e lo cacciamo tanto più volentieri perché in questi giorni commemoriamo il XV anniversano della morte del Servo di Dio.

L'Associazione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, ideata e fondata dai Frafelli delle Scuole Cristiane nel 1914, trovò in Fra Leopoldo il messaggero fedele dei voleri di Gesù Crocifisso il quale volle che Egli affidasse ai Fratelli delle Scuole Cristiane la propaganda della " Divozione " che fin dal 1906 era stato ispirato a scrivere a diffondere.

N. d. R.