Casa di Carità Arti e Mestieri

B89-A5

Scuola Professionale Festiva e Serale

Realizzazioni

Il terreno che i Catechisti sognavano vasto per erigervi la nuova Casa di Carità Arti e Mestieri è ormai una consolante realtà.

Posto tra la Via Orvieto e il Corso Benedetto Brin, nella popolosa Borgata Vittoria e sotto la giurisdizione parrocchiale di N. S. della Salute che ricorda i fasti gloriosi di Torino del 1706, il notevole appezzamento di prato attendeva da lungo tempo gli oscuri acquirenti che in nome di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata vi trapianteranno la Scuola Professionale Festiva e Serale e l'Opera della redenzione sociale chiamata per antonomasia « Messa del Povero ».

Si e trattato a lungo e finalmente - senza averne previsto la felice coincidenza - il 15 Novembre onomastico del Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso, si è concluso il contratto ed il terreno è passato di proprietà dell'Unione, naturalmente coll'accensione di un formidabile debito che, fidando nell'aiuto della Divina Provvidenza, i Catechisti ammortizzeranno poco per volta.

In questo grandioso progresso dell'Istituzione, si constata l'avveramento delle promesse del Venerato Fra Leopoldo e si registrano cronologicamente i fatti a maggior gloria del Signore quale conferma dei molti scritti lasciati dal Servo di Dio, dei quali la Chiesa non ha peraltro ancora dato il Suo alto e infallibile giudizio.

« Fra poco la "Casa di Carità Arti e Mestieri" prenderà uno sviluppo da fare meravigliare »: ( 31 Gennaio 1920 - sera, ore 9,30 ).

Vent'anni di lavoro e di difficoltà sempre guidati dal filo conduttore di Dio, si è giunti al punto giusto da Dio stesso fissato.

« Chi non crede ai miei detti crederà bene alle mie opere » ( Detti di Gesù Crocifisso - 16 Ottobre 1920 ).

Bellissime parole che hanno confortato in momenti oscuri i pochi rimasti fedelissimi a Fra Leopoldo e che oggi fanno ad essi ricordare con illimitata allegrezza i seguenti passi del Santo Vangelo: « Beati coloro che non hanno veduto e hanno creduto » ( Gv 20,29 ).

« …. Non la carne ed il sangue te l'ha rivelato, ma il Padre che è nei cieli » ( Mt 16,17 ).

Oggi, dopo vent'anni, l'opera predetta da Fra Leopoldo si afferma con un progetto grandioso sul vasto terreno e mette come sua insegna il nome tanto contraddetto di Casa di Carità Arti e Mestieri.

I giovani operai, che finora in locali angusti, diedero mirabile prova di buona volontà, troveranno nella nuova sede aule spaziose, gabinetti adatti e attrezzati, locali per le toro associazioni, per la loro centuria « Padre Giuliani », un vasto refettorio domenicale, salone e chiesa meglio adatti al crescente aumento della popolazione scolastica.

« … ma, e chi paga? Di quali mezzi potete disporre? ».

Ecco la logica domanda che un benemerito Industriale rivolse a chi gli presentava il vasto progetto.

« La Divina Provvidenza » fu la risposta.

L'Opera non conta sugli appoggi puramente umani, ma sugli appoggi umani mossi dalla Fede in Gesù Crocifisso, riscaldati dalla carità che scaturisce dalle Sue Piaghe e che affratella i ricchi coi poveri, i potenti cogli umili.

Opera dunque mirabilissima della Divina Provvidenza, la « Casa di Carità Arti e Mestieri » sarà il monumento delle anime pie al Cuore adorabile di Gesù Crocifisso.

Non si guardi quindi agli uomini che lavorano nella Casa di Carità - i Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata - si osservi lo spirito che li vivifica, spirito dato dall'alto gratuitamente, spirito che riempie gli avvallamenti, abbassa le alture e sa far fruttificare gli arbusti disseccati …

« Chi aspira alla vita celeste offra, alla « Casa di Carità Arti e Mestieri », volenterosamente ».

« Le offerte vanno in buone mani e spese in fiore di carità, secondo il Cuor di Dio ». ( Dagli scritti di Fra Leopoldo - 27 Ottobre 1920 ).

Ed eccovi, o cari Benefattori, il primo elenco dei sottoscrittori per la nuova Opera, cui si è italianamente fieri e lieti di poter iniziare con l'offerta di Benito Mussolini, che oggi guida i passi alla potente nostra Patria.

Nel Nome di Dio e fiduciosi nella buona volontà degli uomini riprendiamo il cammino, sicuri che tutti Voi, antichi e nuovi Benefattori, ci seguirete ardenti, volenterosi e generosi.

Chi non potrà dare danaro, potrà sempre per noi e con noi pregare.

Prima lista di offerte per la nuova "Casa di Carità Arti e Mestieri"


Autorevoli attestazioni sulla « Casa di Carità Arti e Mestieri »

S. A. Officine di Villar Perosa

R. I. V. 23 Ottobre 1939-XVII.

Abbiamo il piacere di comunicarvi che da circa sei anni stiamo seguendo molto attentamente l'andamento della Scuola « Casa di Carità » e Vi confermiamo che tutti gli operai, nostri dipendenti, i quali hanno frequentato i corsi di codesta Vostra Scuola, dimostrano sul lavoro ottime qualità morali e materiali, e, con le cognizioni acquisite in codesta Scuola, si distinguono per capacità sugli altri compagni di lavoro.

Vi invitiamo quindi a voler continuare a dare agli operai che la frequentano tutta quella assistenza che avete sino ad ora sempre fornito.

Distinti saluti.

Officine di Villar Perosa Stabilimento di Torino

II Direttore: Cav. Filippo Savio

Fiat

Sezione fonderia ghisa

Torino 23 Ottobre 1939-XVII.

Ci è gradito esprimerVi il nostro compiacimento per i risultati ottenuti, in seguito atta frequenza di cotesta Scuola, da dipendenti di questo Stabilimento tutt'ora iscritti ai Vostri corsi.

I progressi che abbiamo avuto agio di apprezzare, sono l'evidente prova di un proficuo insegnamento e dell'efficienza della Vostra istituzione.

Siamo perciò lieti di darVi attestazione del reale profitto conseguito dai Vostri allievi da noi osservati nel campo pratico dei vantaggi del loro maggiore perfezionamento professionale.

Fiat

Sezione Fonderie Ghisa

I Direttore: Ing. Roberto Monti.


Attenzione! Attenzione!

10.000 metri quadrati di terreno per la nuova « Casa di Carità Arti e Mestieri » … è qualcosa.

Con l'offerta di Lire 50, spedite anche in più riprese, se ne pagherà uno e si riceverà in regalo un'artistica Immagine di Gesù Crocifisso.

Gli offerenti di due o più metri quadrati avranno anche un'elegante cornice.

Sarà il quadro della riconoscenza.