Casa di Carità Arti e Mestieri

B91-A8

Scuola Festiva e Serale - Via Feletto 6, - Torino

Chi lesse il Bollettino Luglio - Agosto 1939, n. 4 sotto la rubrica « Casa di Carità » trovò spiegato che la sera del 16 Giugno dello stesso anno - Festa del Sacro Cuore - era stato adocchiato un terreno che i Superiori dell'Unione giudicarono indicatissimo per la nuova sede della « Casa di Carità Arti e Mestieri ».

Oggi, o meglio, il 31 Maggio c. a. - Festa del Sacro Cuore - le trattative intercorse con il venditore del terreno furono solennemente sancite con tanto di atto notarile che mutò nome e destinazione alla proprietà.

Chi assistette i Catechisti con solerte e disinteressata perizia legale l'Avv. Alessandro Buffa di Perrero - ebbe a dichiarare che si era potuto riscontrare l'intervento del soprannaturale in molti particolari del lungo svolgersi delle trattative.

Noi ci fermiamo alla sola coincidenza di data dell'inizio e della conclusione del contratto nella Festa del Sacro Cuore di Gesù!

Tale festa è il richiamo della manifestazione della misericordia di Dio, così interpretata dalla liturgia ormai resa universale dalla materna sollecitudine della Chiesa.

Consolantissimo quindi per tutti i devoti del SS. Crocifisso e per tutti i Catechisti il pensiero che la nuova Casa di Carità Arti e Mestieri, sia nata sotto gli auspici del Sacro Cuore di Gesù e stia per divenire una nuova manifestazione dell'amore di Dio per gli uomini e in particolare per i giovani operai.

Questo del resto deduciamo leggendo gli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori sotto la data del 30 Luglio 1920: « Scrivi così. Non è arricchire nessuno; è un monumento alle anime redente col mio preziosissimo Sangue.

Infine è la mia Misericordia divina che vuole così. - Per chi parla debolmente contro la Casa di Carità Arti e Mestieri.

« Nessuno vada spigolando; io sono Iddio - so tutto, vedo tutto.

Leopoldo, faremo una cosa che farà strabiliare il mondo; ci vorrà tempo e fatiche e anche intrighi che non fanno per noi ».

Quanta bontà divina!

Non discussioni o incertezze nell'Opera di Dio, sempre avanti e sempre più fidenti in Lui solo … nel Sacro Cuore di Gesù.

È la sua misericordia che vuole così perché la Casa di Carità possa aprire i suoi battenti ad un numero più grande di allievi e formarli alla tecnica con mezzi moderni e alla religione con sode istruzioni catechistiche.

I Catechisti non si nascondono la gravita dell'ora che volge e misurano il grave peso finanziario in cui l'Unione si è impegnata, tuttavia la loro certezza sta nel Divin Crocifisso che provvederà largamente ai loro bisogni.

La loro stessa condizione di essere tutti laici, conviventi nelle proprie famiglie e tenuti a provvedersi il pane nei propri impieghi e lavori fuori dell'Opera, dà alla medesima un carattere di disinteresse che attrae e persuade i Benefattori.

« Non arricchire nessuno » dei beni fugaci della terra, ma salvare molte anime e portarle direttamente al Signore.

« Monumento alle anime redente col mio preziosissimo Sangue ».

Oh, se tutti pensassero che le loro offerte sono destinate a coadiuvare l'opera redentrice del Salvatore, come pochi si ritrarrebbero dall'aiutare la Casa di Carità!

« Nessuno vada spigolando ».

La fede fa superare i formalismi, e il nostro grande protettore San Giovanni Battista de la Salle ci ha insegnato che le sue opere sono nate e prosperate proprio in tempo di guerre, di carestie e in genere molto difficili.

Per le opere di Dio il momento più propizio è quello della maggior necessità.

« Ci vorrà tempo e fatiche ».

Come è sempre scarso il tempo ai Catechisti che devono rubare al sonno, allo svago, alle gioie della famiglia tutto quello che essi impiegano nell'apostolato, mentre sono gravi le fatiche sostenute solo da una fede illimitata, e dalla speranza di riposarsi poi in Paradiso.

Tipico l'esempio di un giovane Catechista, impiegato apprezzatissimo in una pubblica amministrazione che un giorno parlando manifestava il desiderio di essere mandato a riposo per poter lavorare di più per l'Unione e senza esser ad essa di peso.

Ecco le gioie di questi giovani che il Crocifisso ha fatto suoi per la vita e per la morte.

Su queste basi Gesù vuoi erigere l'opera che farà « strabiliare il mondo ».

Il termine, forse apparentemente un po' forte, è grandemente più appropriato se si pensa che i Catechisti vivono e respirano l'aria di un mondo egoista che cerca solo se stesso, i propri comodi e vantaggi, la gloria e soventi volte per vie disoneste o illecite.

Veder esercitare la carità più eroica in mezzo all'egoismo più sfacciato ecco ciò che fa strabiliare quella parte del mondo che ha ancora occhi per vedere e un giusto criterio, per misurare gli uomini dalle loro opere, secondo la massima di Gesù Cristo: « Li conoscerete dai loro frutti ».

L. Z.


La nuova Casa di Carità Arti e Mestieri sorgerà con le offerte dei Benefattori insigni: quelli che offrono 1000 o più Lire.

Benemeriti: gli oblatori di L. 500 Sostenitori: quelli che regalano L. 10

Aderenti: gli offerenti di piccole somme

Tutti sono cari a Dio e alla nostra riconoscenza e spediremo artistica oleografia agli offerenti di oltre 30 e con cornice agli oblatori di oltre 100 lire.