Messa del Povero  

B91-A9

Opera di Redenzione dei Mendicanti

Domenica 28 aprile, non erano ancora suonate le 7 e già un insolito movimento si notava lungo la strada di S. Margherita.

Non era la solita folla allegra delle domeniche, ma uomini per lo più anziani, con abiti ordinati e puliti, sì, ma che non potevano nascondere la povertà di chi li portava;

salivano a gruppetti conversando sommessamente, quasi con raccoglimento;

lungo la strada un dei loro indicava la via, un po' faticosa, che porta al Tempio di Gesù Crocifisso ove Egli domina dal Suo Calvario;

quel Tempio che ora si trova povero come i suoi frequentatori, privo anche di copertura, ma pur così bello e maestoso nella sua nudità, abbellito dalla volta celeste e dai cinguettii dei passeri che vi annidano;

vera poetica povertà francescana intonata all'altare di rozze pietre, dominato dal grande Crocifisso pronto ad abbracciare, perdonare e beneficare dei Suoi doni chi a Lui pentito si prostra!

Ecco il luogo in cui trecento e più poveri si riunirono per fare la loro S. Pasqua, accolti amorevolmente da anime che si immedesimano dei loro dolori, delle loro miserie, sia materiali che spirituali e procurano, in quanto loro è possibile, alleviarle.

Ivi trovarono il perdono di Gesù, che per mezzo del Suo Ministro, diceva loro: Va, ti sono cancellati tutti i peccati!

Alle 9, il Can. Stefano Bertola, iniziò il S. Sacrificio della Messa all'altare graziosamente preparato ed infiorato dalle gentili mani delle sempre solerti Figlie della Carità che a tutto umilmente pensano per i loro poveri, nascondendo la loro benefica mano.

La preghiera in comune seguiva il Celebrante intercalata, a tratti, dalle dolci note del violino con accompagnamento d'armonium, suonati da due poveri ciechi.

Al S. Vangelo il Rev. Can. Merino rivolse amorevoli parole di sollievo e di vita eterna ai presenti, incitando a ravvivare la fede nella presenza reale di Gesù Eucaristia, quel Gesù che stava per darsi a loro in cibo spirituale.

Con quale fede! con quale amore quasi tutti i presenti si accostarono al divino Banchetto!

In certi istanti la commozione arrecava le lacrime agli occhi dei presenti.

Quale insegnamento nel raccoglimento tenuto da tanti miseri bisognosi!

Quanta differenza dalla leggerezza e frivolità con le quali vengono ascoltate certe S. Messe domenicali da tanti fedeli!

Terminato il S. Sacrificio, dopo parole di ringraziamento per i Benefattori e quanti si interessano della Messa del Povero, dette da un mendicante, venne distribuito pane, minestra, carne e vino, consumati con ottimo appetito.

Furono notate aggirarsi fra i presenti, anche delle giovani Signore che vollero, con gentile pensiero, farsi distributrici, dopo essere state oscure benefattrici, lasciando trasparire dal loro volto la gioia di poter avvicinare, alleviando, tanta miseria.

Vera carità questa non obbligata a passare prima per la via del divertimento.

Chi ringrazierà e compenserà degnamente gli angeli consolatori del povero nelle persone innanzi tutto delle buone Suore della Carità, dei Rev. Sacerdoti ( in particolare il Rev. Can. Stefano Bertola, e Canonico Merino ), dei Fratelli delle Scuole Cristiane, dei Catechisti, di tutti i benefattori che sostengono tale opera? …

Gesù Crocifisso solo lo potrà! e proprio come ha promesso, farà del Suo tempio sorgente di benedizioni e di grazie, prima ai Suoi poveri e Benefattori, come primi volle ne fossero i frequentatori!

Sosteniamo e assistiamo un'opera che può far tanto bene, sia materiale che morale!

È Gesù che sotto le spoglie di misero tapino stende la mano!

Vogliamo essere così duri di cuore rifiutando!

( « L'Armonia », 5 - 5 - 1940 ).


Le pie persone che desiderano beneficare l'Unione Catechisti o la Casa di Carità ricordandole nel loro testamento sono pregate di richiedere gli opportuni schiarimenti al Presidente Generale, Via Feletto 6 - Torino ( Tel. 23 - 657 ).