Villa Nicolas festa dell'Addolorata

B101-A7

« Guardate e vedete se vi è dolore simile al mio dolore »: ecco il programma della giornata del 20 Settembre u. s. al Santuario di Gesù Crocifisso di Villa Nicolas.

Si era previsto che vi sarebbe stata una grandiosa manifestazione di fede, ma la funzione è riuscita così spontanea e così fervente da meravigliare anche i più ottimisti.

Recitato il Santo Rosario, il Rev.mo Padre Filippo Robotti si portò dinnanzi al rude Calvario dove dié ali alla sua poetica facondia in onore della Vergine SS. Addolorata.

Accennato ai dolori della Madonna, Madre dei dolori, si rivolse col pensiero alle persone che soffrono e fatta l'apologià della sofferenza indicò nella Vergine Santa il prototipo delle anime sofferenti.

Affermò la potenza confortatrice della Fede e concluse dicendo che non potendo togliere dal mondo il dolore, conviene lasciare all'umanità il conforto di Dio e di Gesù Cristo che unico può ripetere: « Venite a me voi tutti che siete affaticati e aggravati e io vi conforterò ».

Portatosi a considerare i tempi calamitosi che corrono, ricordò che i denigratori della Religione sono i veri disfattisti della Patria, perché tentano di togliere l'unica forza che può tenere unite le anime.

Nel travaglio della guerra che sconvolge l'umanità, consigliò di accettare la prova come espiazione del peccato e pur non sentendosi peccatori come tanti, meno favoriti di grazia, è bene ricordare che per placare la giustizia di Dio non valgono le sofferenze degli empi, ma possono bastare quelle dei giusti.

Maria SS., l'Immacolata, Gesù Figlio di Dio, l'Innocente, hanno sofferto, dobbiamo soffrire anche noi peccatori.

« Anime buone che siete sotto il peso della Croce, consolatevi ».

Il valoroso Padre Domenicano ebbe una chiusa non meno felice di tutto il suo magistrale discorso, giacché, invocate le benedizioni di Dio sui presenti alla funzione, sui Fratelli delle Scuole Cristiane, sui Catechisti, Zelatori e Zelatrici dell'Unione del SS.mo Crocifisso, auspicò alle fortune della Patria, dei suoi eroici figli combattenti e pronosticò il giorno in cui, tacendo il fragore delle armi, i Torinesi abbiano a risalire il colle della Villa della Regina, per sciogliere i loro voti di riconoscenza al Dio di tutte le vittorie e alla Vergine Madre, nel gran tempio di Gesù Crocifisso che dovrà testimoniare ai secoli la potenza della preghiera supplicante non meno che la Fede incrollabile dei figli della regale città di Torino.

La recita della nostra cara Divozione a Gesù Crocifisso si elevò solenne e propiziatrice al Dio Eucaristico, che fu portato sul tronetto ai piedi del maestoso Crocifisso e il mistico canto dello « Stabat Mater » salì alle stelle, accompagnato dalle preghiere della massa di popolo che nella cornice spoglia del maestoso tempio era l'espressione più eloquente di tutta la fiducia dei partecipanti in Gesù Crocifisso e in Maria Sua Madre appassionata.

Riposto il SS. Sacramento fu portato processionalmente nella Chiesetta del Noviziato dei RR. Padri Camilliani, dove si sciolse l'adunata che tante speranze aveva riacceso nei cuori.