Messa del Povero

B103-A7

Opera di Redenzione dei Mendicanti

« Rabbi, dov'è la tua casa? » - « Venite e vedete ».

Aveva una casa il Signore? Il cielo e la terra sono suoi, ma li ha dati ai figli degli uomini, affinché ne usufruiscano: per sé ha serbato nulla: anche durante la sua permanenza in mezzo a noi non aveva una pietra su cui posare il capo, mentre le volpi hanno le loro tane, gli uccelli dell'aria i loro nidi.

Dio continua la sua permanenza in mezzo a noi, qui sulla terra; non risiede soltanto nel Sacramento d'amore, ma si è fatto povero mendicante cencioso per offrirci la possibilità di regalargli qualche cosa di quei beni stessi che ci provengono dalla sua generosità; ha voluto rendersi nostro compagno nella persona del povero per abbreviare le distanze tra noi e Lui, per non farci sentire l'umiliazione del ricevere, senza poter contraccambiare.

Federico Ozanam, il creatore delle Conferenze di S. Vincenzo de Paoli, dopo aver ricevuto la visita del Re divino nella Santa Comunione, sentiva il bisogno di restituire la visita nella persona dei suoi poveri: di qui nacque la sua mirabile istituzione.

« Avrete sempre dei poveri in mezzo a voi ».

È questa una delle verità evangeliche che non hanno bisogno di dimostrazione.

E ci sono perché la colpa e l'ingiustizia privata o sociale, non riusciranno mai ad eliminarla del tutto dall'umanità.

Il regno della bontà e della pace ha nel nostro egoismo un formidabile avversario.

Dio potrebbe abbandonarci alla nostra sorte, alle conseguenze delle nostre colpe, invece vuol trasformare in fonte di meriti quelle che sono le debolezze e le manchevolezze della natura umana, offrendoci l'occasione di far del bene coll'opera della « Messa del Povero ».

È troppo recente la pubblicazione, del numero illustrativo sulla « Messa del Povero » perché si debbano ripetere ai nostri lettori gli scopi e i risultati della attività dei Catechisti.

Peraltro, a titolo di cronaca, ricordiamo le più recenti manifestazioni e cioè la Pasqua dei poveri e la Prima Comunione dei bambini del Ricovero Municipale.

Entrambi furono il frutto di quella lenta, ma sicura penetrazione dello spirito evangelico nella massa dei nostri poveri.

Preparati convenientemente dalle prediche dei nostri ottimi Sacerdoti e dalle esortazioni delle Suore di Carità e dei Catechisti, tutti i poveri, e specialmente i bambini, si accostarono con ogni convenienza al banchetto eucaristico e ne riportarono visibili frutti di conforto e di riabilitazione.

Dopo la funzione si servì a tutti i poveri un'abbondante refezione ( polenta, formaggio, uova e vino ), mentre i bambini e le bambine erano ospitate per tutto il giorno più bello della loro vita nella casa di S. Salvario, dove ebbero pranzo, merenda e cestino regalo pel ritorno al Ricovero.

Nella stessa casa di S. Salvarlo - sempre generosamente ospitati dalle Suore di Carità - fecero pure un giorno di ritiro una quarantina di poveri che ascoltarono attentamente prediche e conferenze atte alla riforma spirituale della vita.

Ottima l'impressione e buoni i frutti; anche il buon pranzo e l'ottima cena contribuirono all'efficacia della giornata.

Aiuti straordinari si ebbero dalla Divina Provvidenza per tutte le suddette manifestazioni.

Deo gratias!