Le giornate del Crocifisso

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Eccitare e far provare alle anime dei cristiani, conforme alla esortazione di S. Paolo ( Fil 2,5 ), i sentimenti di Gesù Cristo, ecco lo scopo delle Giornale del SS.mo Crocifisso, che si è finora raggiunto grazie atto zelo di molti Rev.mi Parroci di Torino che accolsero l'invito nostro.

All'incredulità paganeggiante contrapporre il Crocifisso ragione della nostra Fede, alta sfiducia di tutto e di tutti reagire con la certezza di realtà inoppugnabili che si fondano sulle Piaghe di Gesù, e all'odio satanico che divide i fratelli, sostituire l'amore che s'immola, che redime e che porta a salvamento; far piangere i propri ed altrui peccati istillando la fiducia del perdono.

Sono i frutti che attendiamo dalle nostre giornate che si propongono di intronizzare il Crocifisso prima nei cuori e poi nelle famiglie.

Non è una novità per la Chiesa Cattolica, ma un ritorno accentuato alle sorgenti del cristianesimo che solo potrà dire la parola di salvezza all'umanità dilaniata e divisa da feroci discordie.

Come le antiche, la nuova crociata sociale per la salvezza del mondo s'incentri nell'amore a Gesù Crocifisso e sia la diana che segni l'inizio di giorni radiosi per il regno spirituale del Redentore che è via, verità e vita.1

La Presidenza.

Parrocchia di M. S. del S. Cuore ( Borgata Paradiso ). - 23 Aprile 1944.

La Chiesa esiste in potenza, alla radice giacché l'ottimo Parroco Promotore, Teol. Francesco Bersano, funziona nel sottochiesa in un ambiente raccolto e austero, fiducioso nell'aiuto dei buoni che, come Lui, desiderano veder presto innalzato il progettato Tempio del Signore.

Eppure anche in tanta povertà di contorno il popolo sentì echeggiare parole incitanti alla pratica della « Divozione a Gesù Crocifisso », ispirata dal Cielo al Servo di Dio Fra Leopoldo Musso, il grande confidente di N. S. del Sacro Cuore nel suo bel Santuario di S. Tommaso.

Nel centro della Cappella provvisoria era stato posto un artistico Crocifisso davanti al quale per tutta la giornata sfilarono mamme, spose e bambini a domandare la pace ed il ritorno dei nostri gloriosi soldati.

Lo zelante Pastore seppe far nascere in molti il desiderio di un'attiva propaganda dei foglietti, e a chiusa della giornata un Catechista parlò a tu per tu coi più intimi della Parrocchia e ricevette le loro adesioni pronte e generose.

Il SS. Crocifisso volle premiare la fede del Parroco di N. S. del Sacro Cuore col salvargli la Chiesa dalla raffica dell'incursione nemica che si scagliò il giorno appresso sull'importante quartiere industriale limitrofo. - Deo gradas!

Parrocchia di S. Francesco da Paola - 30 Aprile 1944.

A giudicare dal numero di foglietti distribuiti e da quello dei nuovi Ascritti e Zelatori, Ascritte e Zelatrici, si può affermare positivamente sulla buona riuscita della giornata.

Fin dalla prima Messa e in tutte le successive, il Rev. Sig. Curato e i suoi collaboratori seppero nei fervorini dar grande risalto ai fini della giornata, per cui il popolo comprese che il Crocifisso è veramente il libro della vita, la sintesi del Santo Vangelo e l'unica speranza del cristiano.

Ecco perché in seguito per tutto il mese di Giugno è Luglio i buoni Parrocchiani vollero recitare tutti i giorni in pubblico la bella « Divozione » ed adornare di fiori, cuori votivi e fiammelle il divoto Crocifisso che si venera ad un altare laterale della Chiesa.

Parrocchia di N. S. della Speranza - 14 Maggio 1944.

Un diversivo da notarsi nei confronti con altre Parrocchie è stato quello della recita della « Divozione » fatta dal pulpito, dopo i singoli fervorini, dal Parroco e Sacerdoti.

Per il popolo, fu la più efficace propaganda e raccomandazione a praticare nelle famiglie il pio esercizio.

La solenne Via Crucis del pomeriggio, predicata ad ogni Stazione dal Rev. Parroco, fu seguita da una fiumana di fedeli e lasciò in tutti profondo solco di salutari impressioni e forti propositi di vita cristiana.

Oltre duecento le adesioni all'Unione di Ascritti e Zelatori, Ascritte e Zelatrici.

Parrocchia di N. S. delle Grazie ( Crocetta ). - 21 Maggio 1944.

Fu preparata con ogni diligenza dal Rev.mo Vicario - che per primo volle dare il nome all'Unione come Zelatore - e si svolse con solennità e divozione.

All'altare del SS. Crocifisso pavesato a festa, venne esposta la reliquia del S. Legno e durante ogni S. Messa fu illustrata l'importanza e l'efficacia della « Divozione a Gesù Crocifisso » e raccomandata la adesione all'Unione per godere dei particolari privilegi spirituali.

Nel pomeriggio dopo la recita del S. Rosario si praticò la solenne Via Crucis, le cui Stazioni furono commentate piamente dal Rev.mo P. Mariano O.F.M.

All'ingresso della Chiesa dominava l'epigrafe dettata dal compianto Fratel Norberto Pitanti delle S. C. cosi eloquente:

Venite adoriamo - Le Piaghe sacratissime - Di Gesù Crocifisso - Fonti di luce - di forza - di grazia - Fattosi povero per far noi ricchi - Umile per farci grandi - È morto in Croce - Per darci la vita.

Parrocchia di S. Massimo. - 5 Giugno 1944.

Preparò la grande giornata riparatrice un triduo di predicazione del Rev.mo Curato, Teologo Pompeo Borghezio, che ispiro le sue trattazioni a molti detti del Diario spirituale di Fra Leopoldo, primo grande zelatore della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Ad ogni S. Messa della « giornata » la parola suadente del Curato esalto l'amore del Crocifisso e il suo desiderio di essere in qualche modo ripagato di tanti oltraggi e nefande bestemmie.

Per due volte lo stridulo sibilo della sirena d'allarme interruppe la dolcezza delle Sacre Funzioni, ricordandoci l'amarezza dei giorni, dolorosi che stiamo attraversando, frutto dell'odio che divide persino i fratelli della stessa terra.

Fu balsamo ai nostri cuori l'Ora Santa predicata dal Molto Rev. Teol. Monasterolo, Cappellano del Collegio S. Giuseppe.

« Dalla meditazione del Crocifisso - egli disse - s'apprende che Iddio essendosi dimostrato solo placato dal sacrificio del suo diletto Figlio, « legno verde », non può aver per noi diverso trattamento, in quanto che noi siamo « legno secco » che abbiamo tante volte irritato la sua divina giustizia coi nostri peccati.

Il Crocifisso c'insegna poi a considerare la nostra dignità personale, quali riscattati dal Sangue preziosissimo di Gesù, pensiero che ci infonde grande speranza e conforto, tanto più che il Divin Salvatore sulla Croce ha solo pronunciate parole di bontà e di misericordia.

« Padre, perdona loro perché non sanno quel che si fanno » si deve ripetere oggi considerando quelli che tradiscono il loro Dio e Signore e quelli che si dilaniano e si distruggono accanitamente tra loro.

« Sitio » espressione misteriosa sulle labbra di Gesù che ci ha voluto ammaestrare ad aver sete delle anime e a collaborare per la formazione del Clero con la preghiera e con l'offerta spontanea e generosa ai nostri Seminari ».

La parrocchia di S. Massimo, che per la seconda volta ha tenuto la grande giornata del Crocifisso, ha segnato una pagina d'oro della sua storia spirituale confortando lo zelante suo Pastore che ne intravvede frutti di vita cristianamente vissuta in largo strato della sua popolazione.

Alle pie esortazioni del Sacerdote seguì la Benedizione del Santissimo che diede termine alla giornata riparatrice.

Chiesa di S. Antonio. - 25 Giugno 1944.

L'olezzante e serafico giardino del Convento di S. Antonio si è aperto ai Catechisti perché potessero portarvi la « Divozione a Gesù Crocifisso » che ispirata da Dio al Servo Fra Leopoldo, dello stesso Ordine Minoritico, è ormai divenuta popolarissima specialmente a Torino.

Non è stata una conquista, ma un'affermazione di devoto affetto dell'Unione verso l'inclito Ordine che gli ha dato il Confondatore e Padre, la cui santità francescana attende il verdetto infallibile della Chiesa.

Questo il tema della conferenza tenuta da un Catechista prima della funzione pomeridiana preceduta dalla presentazione ai devoti di S. Antonio fatta dal Rev.mo Padre Borgialli, il quale ricordò di aver accettato Lui come Provinciale dell'Ordine, il pio Luigi Musso che, per la sua autorità, divenne Fra Leopoldo di Maria, distinguendosi poi particolarmente per la grande umiltà.

Dopo la conferenza il pubblico partecipò alla solenne Via Crucis e seguì la pia pratica della « Divozione » recitata dinnanzi al SS. Sacramento.

Vi furono nella giornata numerose adesioni di Ascritti e Zelatori.

Parrocchia della Madonna del Pilone. - 1 Luglio 1944.

Fin dalla prima S. Messa il Rev. D. Luigi Corgiatti, Parroco, raccomandò ai fedeli la divozione a Gesù Crocifisso, antica come la Chiesa, che ci porta a considerare l'amore di Gesù per noi e a corrispondervi.

Alla Messa dei fanciulli parlò il M. R. Canonico Adolfo Barberis, che spiegò ad essi la ragione per cui in quel giorno la miracolosa immagine della Madonna del Pilone aveva ceduto il posto d'onore al suo Divin Figlio Gesù Crocifisso e, ricordato che ogni peccato fa soffrire Gesù, conchiuse raccomandando al piccoli devoti di evitarli con ogni cura.

La Via Crucis del pomeriggio si svolse con solennità e fu seguita dalla benedizione del Santo Legno: e dalla breve conferenzina di propaganda tenuta nell'attiguo salone parrocchiale.

Parrocchia di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo. - 9 Luglio 1944.

« Charitas Christi urget nos », L'amore di Cristo che spinse lo zelante Don Vittorio Ferrero alla fondazione di una nuova Chiesa, l'animò pure ad aderire all'invito dell'Unione a fare la giornata riparatrice in onore di Gesù Crocifisso.

Il suo popolo corrispose all'appello con entusiasmo manifestando quello spirito di famiglia che lega il giovanissimo Vicario ai suoi Parrocchiani che da lui furono esortati nei fervorini a rinascere in Gesù Crocifisso, siccome morirono con Lui nel santo Battesimo.

Al pomeriggio, dopo la Via Crucis solenne, il Can. Michelangelo Perin-Bert esordì a parlare del Crocifisso ricordando che molti uomini maledicono la vita, altri la benedicono e altri ancora - quelli che sanno pregare - ringraziano Dio del dono della vita.

La realtà della vita s'impara solo dal Crocifisso che è il libro di tutti, per tutti.

Esso ci ricorda i nostri peccati, la nostra Redenzione, la nostra trasfigurazione.

La Croce e il principio e il termine di ogni cosa, essa ci fa conoscere che la vita non è solo patire né solo godere, ma ci fa tendere al soprannaturale aprendoci il cuore alle certezze dell'al di là.

Il mondo moderno che si agita con le masse, misconosce la personalità umana, mentre il Crocifisso col richiamarci a perfezionarci continuamente ci fa consci delle nostre personali responsabilità.

La divozione a Gesù Crocifisso - concluse il piissimo e dotto Oratore - è sostanziale, fondamentale e quindi necessaria per sostenerci nel nostro molto soffrire, per illuminarci nel nostro godere e nel farci pregustare la nostra trasfigurazione in Cielo.

Dopo la Benedizione Eucaristica nel Salone Parrocchiale, si spiegò da un Catechista le origini, lo scopo e lo sviluppo della propaganda dalla « Divozione a Gesù Crocifisso », dopo di che si accettarono le adesioni all'Unione che si iniziarono con quella di trentaquattro Zelatori giovani e adulti.

Selvaggio ( Giaveno ). - 9 Luglio 1944.

Il Rev. Teol, Gianella parlò ai buoni borghigiani del Selvaggio della Divozione al Preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo, a cui è sacro questo bel mese; accennò alle sorgenti di questo Divin Sangue che sono le Piaghe del SS. Crocifisso e in questa occasione distribuì a tutti le pagelline della « Divozione al SS. Crocifisso » con viva raccomandazione di recitarla in famiglia, come divozione efficacissima.

Le pagelline furono graditissime e si spera che il buon seme gettato frutterà.


1 I Rev.mi Parroci o Rettori di Chiese che intendono promuovere le « Giornate », possono rivolgersi all'Unione Catechisti per avere indicazioni e i foglietti della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Avviso

Si pregano i Rev.mi Fratelli delle Scuole Cristiane, i Catechisti, Zelatori e Zelatrici di interessare i rispettivi Rev.mi Parroci, onde siano attuate le « Giornate del SS. Crocifisso ».

Lo svolgimento potrà essere più o meno quello di cui è fatta relazione nel presente bollettino.