Posa della prima pietra della Casa di Carità Arti e Mestieri

B116-A3

Domenica 29 Giugno 1947 - Festa dei SS. Pietro e Paolo

La giornata ebbe inizio con la S. Messa celebrata dal Cappellano della Scuola, Sac. Corrado Casalegno Salesiano.

Questa Messa celebrata su di un altare fiancheggiato dai cumuli dei materiali da costruzione parve proprio l'invocazione della benedizione di Dio, sui lavori che stavano per incominciare.

Seguì la distribuzione dei diplomi, attestati, medaglie e pagelle agli allievi che avevano frequentato l'anno scolastico 1946-47.

Gli allievi presenti formavano un'imponente e simpatica massa, raccoltasi una volta ancora attorno ai suoi Insegnanti ai quali si erano uniti numerosi ex allievi, zelatori e zelatrici del SS. Crocifisso nonché distinte personalità.

Ricordiamo in modo particolare: il comm. Berretta in rappresentanza del Prefetto; il Dott. Pier Leone Migliardi in rappresentanza del Sindaco; il Sig. Rozza in rappresentanza del Preside della Provincia; il Prof. Rocca per il Provveditore agli Studi; il Prof. Corbetta del Consorzio Provinciale per l'istruzione Tecnica; il Conte Buffa di Perrero; il Prof. Emilio delle S.C. Preside dell'Istituto Arti e Mestieri; il Prof. Dott. Filippo Dematteis ecc.

I numerosi premiati passarono a ricevere dalle loro mani i riconoscimenti del lavoro compiuto, mentre nutrite salve di applausi salutavano le votazioni più significative.

Particolare rilievo ebbe la proclamazione dei promossi agli esami di Stato di Licenza Tecnica e di Licenza di avviamento Professionale.

Appena terminata questa parte della Cerimonia le Autorità si portarono ad incontrare Sua Eminenza il Card. Miurilio Fossati, Arcivescovo, che giunse accompagnato dal Fratel Teodoreto delle S.C., Fondatore dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

L'Eminentissimo Presule fu tosto salutato dalle note della banda della Parrocchia della Salute e ossequiato dal M. Rev. P. Cherubino, Rettore dei Giuseppini e da tutte le Autorità.

Si erano intanto uniti il M. Rev. Fratel Gioachino, Assistente Generale dei Fratelli delle S. C. con il Rev.mo Fratel Alessio, Visitatore; il M. R. Padre Felicissimo, Provinciale dei Frati Minori; il Rev. P. Maccono e Padre Vallare di S. Tommaso; il Rev. Mons. Guido Garelli; il Rev. Mons. Merlo dell'Ufficio Amministrativo Diocesano; ecc.

Nell'ampio scasso ove si stanno gettando le fondamenta affiorava da terra la base di quelli che saranno i piloni centrali, già preparata per ricevere la pergamena di fondazione.

Sua Eminenza venne a prendere posto accanto a questo primo elemento del futuro edificio ed ascoltò benignamente le parole del Dott. Carlo Tessitore, Presidente Generale dei Catechisti, che ricordò il XXV anniversario della morte del Servo di Dio Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori, ispiratore dell'opera, e tratteggio la caratteristica della Casa di Carità Arti e Mestieri che è la carità di Cristo; la sola forza che può ancora vincere e superare le difficoltà dell'ora che volge.

Fr. Teodoreto delle S. C. firma la pergamena

Si diede quindi lettura della pergamena di fondazione alla quale poi i presenti apposero le loro firme e che quindi, suggellata in un cilindro metallico insieme con alcune medaglie e un piccolo Crocifisso, venne deposta nell'apposito spazio della fondazione.

Sua Eminenza procedette alla benedizione e, mentre la nicchia veniva cementata rivolse il discorso che qui sunteggiamo.

L'Arcivescovo si dichiara lieto di essere stato chiamato a benedire la prima pietra della nuova sede della Casa di Carità, indice dello sviluppo dell'opera che i Catechisti da tanti anni vanno svolgendo a favore degli operai e che adesso vogliono ampliare e intensificare.

Ricorda d'aver letto un accorato messaggio di un vescovo missionario che invoca con insistenza l'aiuto dei Catechisti nella sua missione per supplire alla scarsezza numerica dei Sacerdoti ed attuare un'efficace opera di penetrazione cristiana nelle famiglie.

" Carissimi, - continua il Cardinale - ho appena terminato la funzione di consacrazione di quaranta nuovi Sacerdoti che andranno fra un anno o due nei nostri paesi a predicare il Santo Vangelo.

" Sovente però l'opera loro dovrà arrestarsi per molte ragioni, e quindi abbiamo bisogno dell'opera dei laici là dove noi, Sacerdoti, non possiamo arrivare.

" Io sogno il giorno in cui, a Dio piacendo, verrò a benedire la prima parte della progettata costruzione, affinché molti siano gli operai che, formati dai Catechisti, sappiano portare la loro fede negli stabilimenti.

" Questa è la vera opera di ricostruzione, più necessaria di quella delle nostre case distrutte, perché senza fondamento morale la società non può vivere e noi non sappiamo più intenderci: da ciò consegue la discordia tra i cittadini.

" Sviluppandosi, la Casa di Carità Arti e Mestieri faccia di tutti gli allievi gli annunciatori del Santo Vangelo, che sappiano portare dovunque andranno luce, pace e tranquillità.

" Formulo i miei auguri ai Catechisti e a pegno delle celesti grazie invoco su tutti la benedizione del Signore.

Impartita la benedizione, Sua Eminenza veniva accompagnato a visitare il cantiere; quindi fatto segno a vive manifestazioni di affetto filiale, risaliva in macchina dirigendosi verso l'arcivescovado.

I Catechisti, circondati da insegnanti e da Allievi, si trattenevano ancora sul luogo formulando le loro speranze di vedere presto compiuta la grandiosa opera che sarà frutto della generosità degli amanti di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Catechista G. C.

S. E. il Card. Fossati dopo la firma