Casa di Carità Arti e Mestieri

B132-A4

La nuova Sede

I. Alla " Cogne " di Aosta

È stata senza dubbio pittoresca e d'interesse tutto particolare la gita, se così ai può chiamare, che abbiamo fatto alle Officine della Nazionale Cogne; soprattutto pittoresca per l'insolito luogo in cui è posto questo che è uno dei più grandi stabilimenti siderurgici d'Italia.

In un'ampia valle, circondata da alte barriere di monti incoronati di neve, in appendice alla vecchia e turrita città di Aosta, si estendono i grossi capannoni affiancati da alti camini che, come tante sentinelle immobili, emettono lentamente un fumo nero e denso misto a scintille rossastre che subito si spengono nell'aria.

Sulla porta dello Stabilimento ci dividiamo in due gruppi per poter osservare meglio i vari processi e i complessi macchinari.

Al centro, avvolti in una nube bluastra, si ergono gli alti forni.

Come è noto, questi forni ricavano la ghisa dal minerale di ferro e funzionano ininterrottamente per parecchi anni con una produzione che si aggira sulle 15 tonnellate orarie.

Attorno alla loro mole gigantesca i depuratori i ricuperatori e gli altri apparecchi accessori completano questo quadro, che nell'insieme ha qualcosa di fiabesco.

Avvicinandoci udivamo un sibilo crescente e un rumore assordante che scuoteva persino il terreno.

Mediante una scaletta di ferro siamo arrivati all'altezza del foro di colata dell'altoforno.

Quello che abbiamo visto, è uno spettacolo indescrivibile: acqua e fuoco si mescolavano tra un rumore assordante di sibili e colpi secchi; lingue di fiamma si infiltravano tra le giunture refrattarie del forno, allungandosi all'esterno e bersagliate da getti continui di acqua sotto pressione; attraverso uno spioncino e con gli occhi protetti da un vetrino blu, abbiamo visto l'interno della camera di combustione: una massa incandescente e null'altro.

La temperatura è di 1800 gradi. Intorno, i depuratori gorgogliavano come enormi caffettiere bollenti, mentre dai ricuperatori Cowper, uscivano delle fiamme azzurregnole che abbagliavano la vista.

Gli uomini addetti all'alto forno, forti montanari del luogo che portano ancora in testa i logori cappelli alpini, si muovevano, tra questi elementi scatenati, simili ad agili ombre; piccoli uomini tra furie di giganti.

Più appresso un altro alto forno era in ricostruzione.

La parte in muratura era già stata rinnovata; mancavano solo le sovrastrutture e la rifinitura esterna.

Scesi al basso, abbiamo assistito al sistema di caricamento dell'altoforno chiamato « skip ». Sotto un apposito capannone avveniva il caricamento del minerale e del combustibile.

Con il minerale proveniente direttamente dalle miniere di Cogne per mezzo di una teleferica, si riempivano capaci recipienti detti « benne ».

Dopo avere pesato il tutto per avere un'uniforme caricamento del forno, mediante un paranco la « benna » veniva tirata dai cavi ed innalzata fino all'orifizio di entrata; quindi un altro meccanismo azionava l'apertura della tramoggia ed il carico scompariva entro la capace bocca del forno.

Passammo quindi a visitare il reparto forni elettrici dove assistemmo a diverse colate.

Gli enormi elettrodi si innalzavano ed abbassavano automaticamente e pure automaticamente il forno si inclinava di grado bastante affinché l'acciaio fuso uscisse dalla bocca di colata.

Un enorme recipiente della capacità di 16 tonnellate accoglieva l'abbagliante metallo, dopo di che una gru agganciava il recipiente alla sua grossa catena, portandolo via a grande velocità.

Più in là, un convertitore Bessemer funzionante a tutto regime, lanciava in alto lunghe lingue di fiamme, nuvole di fumo, polvere e lamelle di grafite, che poi ricadevano su tutti gli oggetti circostanti ricoprendoli di uno spesso strato luccicante.

Una miriade di scintille come tante stelle filanti, coronava la scena degna di essere paragonata alla fiammante officina del mitico Vulcano per la sua impressionante bellezza.

Intanto era suonato mezzogiorno ed una lauta mensa risollevò alquanto le nostre disperse energie.

Mangiammo in un accogliente locale, che disponeva di una cucina veramente prelibata.

Dischi di musica leggera trasmessi da un alto-parlante, davano all'ambiente una nota di gaiezza.

Nel pomeriggio abbiamo visitato i Reparti Laminatoi e Trafile.

I lingotti appena sfornati venivano fatti passare attraverso una serie di rulli laminatori, tra i quali prendevano la forma che si voleva loro dare.

Abbiamo ammirato soprattutto la sveltezza e l'occhio attento degli operai addetti a queste lavorazioni.

Un operaio infilava la barra incandescente attraverso i due cilindri giranti in senso opposto l'uno all'altro; pronto, un altro operaio, dalla parte opposta, afferrava la barra con le tenaglie e repentinamente la introduceva tra i due cilindri accanto; e così in successivi passaggi si arrivava all'ultima passata da cui usciva la lunga barra, ancora rossa e della dimensione richiesta.

Ed ecco il reparto Trafilatura; situato in un vasto capannone.

Per terra lunghe barre di ferro attendono di essere tirate attraverso alla piastra di acciaio durissimo detto trafila.

Una di queste macchine della potenza di trazione di 80 tn. trafilava barre tonde del diametro di 60 mm.

Con questo procedimento si trafilavano pure barre di sezioni diverse.

Quando uscimmo dallo Stabilimento, era già ora di fare ritorno.

Dal finestrino del pullman rivolgemmo un ultimo saluto alla bella Aosta e partimmo per Torino.

Nell'insieme è stata una bella gita ed una magnifica visita; una delle più interessanti ed istruttive che la Scuola abbia organizzato.

Molte idee oscure, molti concetti non compresi bene, ci sono stati spiegati e chiariti con dimostrazioni pratiche; soprattutto il grandioso spettacolo della Acciaieria e degli Alti Forni ci ha lasciato un indelebile ricordo di alcuni dei mezzi che il progresso adopera per raggiungere il suo fine.

allievo Rotondi Virgilio

II. Alla FIAT Mirafiori

Abbiamo visitato la FIAT Mirafiori, nientemeno che in Pullman messo a nostra disposizione dalla Direzione dello Stabilimento.

Addentrandoci in corridoi stretti che lasciavano appena il passaggio al nostro veicolo, abbiamo percorso l'Officina Macchine Utensili, dove torni e frese lavoravano esclusivamente a preparare le attrezzature utili alla lavorazione delle vetture.

Grande attrazione ci è stata offerta poi dal Reparto presse, dove abbiamo potuto assistere a operazioni di stampaggio, e dalla Sala prova motori, dove essi vengono collaudati con le varie prove previste.

Certo, il più grande interesse per noi è stato presentato dal montaggio dell'automobile, dove abbiamo potuto assistere alla lavorazione in serie della 1400.

Anche interessante è stato il Reparto verniciatura, dove abbiamo visto come si stucca e come si seppia la carrozzeria, prima che questa venga collocata negli appositi forni per la verniciatura.

L'istruttiva visita è stata conclusa da un giro sulla pista di collaudo, dalla quale le vetture escono a percorrere le vie d'Italia, ed anche del mondo, offrendo esempio dell'abilità tecnica della nostra grande industria automobilistica torinese.

allievo Buri Livio

III. Sottoscrizione per banchi di lavoro

L'allievo deve conoscere il nome del suo Benefattore per sentire più vivo il sentimento della riconoscenza; ecco la ragione che ci fa porre ad ogni posto di lavoro il nome dell'offerente.

Continuiamo perciò nei nostri elenchi, che ci confermano la benevolenza di tante pie persone.

Categoria prima: banchi da falegname. È stato raggiunto il numero totale.

Categoria seconda: per settanta posti di lavoro per aggiustatori meccanici ( offerta di L. 7000 caduno ).

Prenotazioni precedenti N° 40° - 41° Per ricordare Fra Leopoldo, in ringraziamento; 42° Ciaudano Angelo ( alla memoria ); 43° Succio Anna Maria Pasquino; 44° Cravetto Mario ( alla memoria ); 45° Cravetto Mario ( alla memoria ); 46° Cravetto Mario ( alla memoria ).

Categoria terza: per venti posti di lavoro del reparto elettrotecnico ( offerta L. 7000 caduno )

Prenotazioni precedenti N° 9° - 10° Dott. G. Ricci ( alla memoria ); 11° Filippa Riccardo; 12° Prof.ssa Ottavia Roversi in Biancalana; 13° Gambino Giuseppe - Poirino.

Categoria quarta: per tre posti per fucinatori

Per onorare la memoria di Cravetto Mario, il Reparto Fucine è stato fornito di tre serie di tenaglie da fucinatori, e dell'impianto a tre posti con cappa e ventilatore d'aspirazione.

Categoria quinta: per cinque posti per montatori ( offerta di L. 7000 caduno )

Categoria sesta: per sei posti per tornitori ( offerta di L. 7000 caduno )

Categoria settima: per tre posti per fresatori ( offerta di L. 7000 caduno )

1° N. N. in ringraziamento a Fra Leopoldo.

Attrezzi: per 127 posti di lavoro delle varie categorie ( offerta di L. 3000 caduno ) 1° N. N. in ringraziamento a Fra Leopoldo.

IV. Fabbisogno della scuola

Laboratorio di Falegnameria ( capienza 20 posti )

Macchine: sega a nastro al prezzo di L. 300,000; pialla a filo al prezzo di L. 225.000 ( ancora da pagare ).

Dotazione attrezzi per ciascun allievo:

Pialle L. 1300 cad.; pialletti L. 600 cad.; martelli L. 200 cad.; tenaglie L. 275 cad.: raschietti L. 100 cad,; lime, varie misure L. 650 cad.; raspe, varie misure L. 650 cad.; succhielli L. 100 cad.; n. 3 scalpelli L. 400 cad.; n. 2 cacciavitiL. 400 cad.; n. 2 squadre L. 300 cad.

Laboratorio elettrotecnica ( capienza 20 posti )

Dotazione attrezzi per d'oscuri allievo: Forbici L. 300 cad.; pinze universali isolate L. 650 cad.; pinze piatte L. 600 cad.; pinze tonde L. 600 cad.; tronchesine inclinate L. 780 cad.; serie di n. 3 cacciaviti isolati L. 600 cad.

- Per il nuovo quadro di prova costruito dagli stessi allievi occorre n. 1 trasformatore a prese multiple di 10 KW. a L. 60000 ( circa ).

Laboratorio saldatura autogena

Particolarmente richiesto dalle esigenze delle industrie torinesi, l'impianto per saldatura autogena e taglio a 6 posti di lavoro ammonta a non meno di L. 300.000 ( attendiamo un preventivo aggiornato ).

Materiali di consumo

Occorrenti per esercitazioni pratiche: Legnami ( pioppo, tiglio, abete, compensati, ecc. ), ferro ( spezzoni tondi e quadri ), acciai speciali per costruzione attrezzature varie, conduttori elettrici e strumenti portatili vari; lastre e lamiere; olio per macchine; petrolio.

Occorrenti per pulizia: Stracci per pulizia locali, stracci per manutenzione macchine e laboratori.

Arredamento di aule e laboratori

N. 216 banchi biposto per aule, l'uno, L.20000; n. 16 cattedre con relative predelle, l'una, completa, L. 45.000; n. 16 lavagne 0,70X2,50, l'una, L. 4000; n. 16 banchi a 4 posti per aggiustaggio, l'uno, escluse le morse. L. 25000; n. 6 banchi a 5 posti per elettrotecnica, 1 uno, L. 32000.

N.B. - Data l'incertezza attuale del mercato, i prezzi esposti sono approssimativi.

L'elenco si riferisce al fabbisogno minimo indispensabile per il funzionamento della nostra Scuola nei locali della nuova Sede.


V. Avviso - Gruppo filatelico

Per iniziativa di nostri ex allievi, si è formato presso la nostra scuola il gruppo filatelico, il quale si propone di raccogliere francobolli usati italiani e stranieri per farne cambio e commercio e devolvere il piccolo introito per l'attrezzatura dei laboratori.

Vogliano perciò i nostri amici riservarci il maggior numero possibile di francobolli usati, perché l'iniziativa raggiunga lo scopo previsto.

Grazie anticipate a tutti gli offerenti.