Aiutiamo Fra Leopoldo!

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È proprio il caso di dirlo. Siamo sempre pronti a chiedere, chiedere, chiedere, ma sempre lenti a dare.

Eppure bisogna che qualche volta ci decidiamo a dare anche noi.

E non si tratta di cosa che ci costi se non un po' di cura, un po' di precisione: che è quanto dire nulla.

Si chiede: Fra Leopoldo, aiutaci! E poi, una volta aiutati, non si è buoni di scrivere subito al nostro Bollettino una notizia del fatto avvenuto, semplice favore o grazia grande che sia, in modo conciso, sì, ma completo, affinché noi possiamo esattamente rendercene conto e, occorrendo, interessare chi di ragione per più accurate indagini e per scientifici accertamenti strettamente obbiettivi.

Noi desideriamo insomma una collaborazione stretta, attenta, affettuosa con tutti i divoti del nostro Fra Leopoldo.

Noi tutti dobbiamo fare qualche cosa per lui.

Per primo contributo farlo conoscere.

Per chi rifletta appena un po', basta la Divozione a delineare la statura del suo umile autore.

Ne è recentissima testimonianza la lettera pervenutaci da un buon Padre Minore del Monasterio de Santo Espiritu, di Gilet ( Valencia, Spagna ), che dimostra non essere al corrente del movimento determinatesi intorno a questa preghiera e che si domanda il permesso di farla tradurre in spagnolo: incarico che si assumerebbe niente meno che un Vescovo.

Per la glorificazione di Fra Leopoldo occorrono dei miracoli.

Bisogna continuare a chiedere grazie per la sua intercessione.

Certo. Questo riguarda il futuro.

Ma, per il passato, siamo ben sicuri di avere esaminato a fondo la consistenza delle grazie già ottenute?

Quella, per esempio, di Cereseto Monferrato, segnalata nel precedente Bollettino?

A leggerne il racconto parrebbe trovarsi di fronte a un autentico fatto non comune.

È possibile che non ce ne siano altri degni di esame?

Oh, evidentemente sì che ce n'è uno. Di peso decisivo. Senza confronti.

Ed è la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Non è soltanto il nostro avviso. Basta riferirsi alla frase di Gabriel Marcel.

Dunque, diamoci da fare. Aiutiamo Fra Leopoldo! E saremo aiutati.

V'immaginate, lettori carissimi, quale enorme bene sociale deriverebbe dalla glorificazione dell'ignorato cuoco di San Tommaso, se essa portasse con sé - com'è legittimo prevedere - un'ampia applicazione, nel mondo - del principio che regge e governa la nostra tipica Scuola tecnico-professionale?

Gratuità? Collaborazione di classe? Carità? Non sogni. Non chimere.

Ma piccola realtà di oggi. E grande realtà di domani.