Pellegrinaggio a Viale d'Asti

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Da entrambe le biografie su Fra Leopoldo ( scritte rispettivamente da Fratel Teodoreto ( d. S. C. ) e da Padre Maccono ( o.f.m. ) come pure dal « Diario » scritto da Fra Leopoldo stesso, si apprende che il servo di Dio soggiornò a Viale nei mesi estivi dal 1893 al 1896, come cuoco alle dipendenze dei Conti Caisotti di Chiusano, che vi trascorrevano i periodi di villeggiatura nel palazzo avito.

La permanenza colà non solo lasciò tracce indelebili nella vita di Fra Leopoldo tanto che nel « Diario » Egli ricorda con nostalgia « la fortunata regione di Viale », ma riveste pure particolare importanza per i celesti favori riguardanti la nostra Unione, come diffonditrice del Messaggio di salvezza affidato dal Divin Crocifisso al suo Servo fedele.

Immaginate quindi con quale gioia e commozione salii, in una luminosa domenica dello scorso ottobre, i dolci declivi delle colline di Viale ( m. 261 ), le quali presentano una notevole somiglianza di paesaggio con i « bric » di Vinchio ( m. 269 ), paese natale di Fratel Teodoreto, se si vuole, con questa differenza, che Viale, a cui si accede per Villanova d'Asti e Montafia, si trova a quarantatre chilometri, mentre Vinchio a circa 80 chilometri da Torino.

Il Parroco Don G.B. Vallerò mi accolse molto cordialmente, appena fu edotto dei motivi della mia venuta; e ricordandomi le precedenti visite di Fratel Teodoreto in relazione alla Causa di beatificazione del Servo di Dio mi assicurò che il ricordo della permanenza dell'umile cuoco è ancora vivo tra la popolazione, sia pure a ormai circa sessant'anni di distanza.

C'è ancora chi l'ha personalmente conosciuto, come ad esempio, una vecchia maestra con cui mi trattenni brevemente.

Come si legge nelle summenzionate biografie, si deve allo zelo apostolico del futuro frate francescano se nella Cappella di San Rocco, da Lui abbellita, fu esposta alla venerazione dei fedeli la statua della Madonna di Lourdes il 5 Agosto 1895 e tuttora vi si celebra a ricordo la S. Messa; e se la Cappella del Camposanto costruita nel 1873, fu restaurata e benedetta il 1° Novembre 1896.

A Fra Leopoldo ricorrevano i poveri ed i malati ed anche chi aveva bisogno di consigli ispirati al senso della cristiana prudenza.

In proposito il Parroco mi narrò il seguente edificante episodio.

Una volta si sente bussare all'atrio del Palazzo: i famigliari del Conte vanno dal pio Cuoco dicendogli che qualcuno del paese lo chiama.

Egli invece risponde che sono le anime del Purgatorio che invocano da lui preghiere di suffragio.

Viale d'Asti : palazzo comunale, già castello dei Conti Caissotti di Chiusano,
dove Fra Leopoldo ebbe in sogno la visione del SS. Crocifisso.

Poi il Parroco, che mi accompagna volentieri, sebbene a fatica perché vecchio ed infermo, mi fa visitare il Palazzo dei Conti di Chiusano ( ora di proprietà del Comune ) e mi indica la cameretta dove nel 1893 avvenne una delle quattro visioni, menzionate nella vita di Fra Leopoldo.

Lasciamo a Lui la suggestiva descrizione: « Nel 1893 ebbi una visione in sogno nel Castello di Viale d'Asti: vidi in alto Gesù Crocifisso; stava abbracciata ai suoi piedi un'anima bellissima, dal volto nobilissimo; teneva gli occhi abbassati modestamente, un po' chino il capo; e la veste era come luminosa; il tutto m'imparadisava.

Fissai lo sguardo su quella soavissima visione, dopo pochi minuti sparì, lasciandomi una dolcezza inenarrabile che non dimenticherò per tutto il tempo della mia vita ».

M'inginocchio con commossa venerazione invocando celesti favori.

All'uscita dal Palazzo il Parroco mi riferisce che secondo la tradizione popolare, a detta di Fra Leopoldo, « Viale diventerà un giorno famosa ».

Penso tra me che questa frase voglia alludere a qualcosa di simile ai Becchi di Casteinuovo ora Colle D. Bosco, che trovandosi sul percorso Torino-Asti, ho visitato poc'anzi con altrettanta commossa venerazione.

Verrà tra poco Mons. Vescovo in visita pastorale - soggiunge il Parroco - e trattandosi di un Servo di Dio, che pure onora la diocesi d'Asti, mi farò premura di tenerlo informato affinché la permanenza a Viale di Fra Leopoldo sia ricordata e valorizzata.

Dopo una breve preghiera nella Chiesa Parrocchiale, dove Fra Leopoldo effuse le tenerezze della sua pietà, ringraziato ed ossequiato il Parroco si riparte.

La sera scende avvolgendo di ombre i lunghi filari, mentre qua e là i pampini, ormai privi di grappoli per la recente vendemmia, hanno riverberi rosseggianti all'intenso chiarore lunare.

Mentre la « Divozione » è già diffusa su larga scala per tutto il mondò ed il quadro policromo del Crocifisso del Gran Ritorno ha già varcato l'Oceano, a quando una bella lapide nel Palazzo di Viale che tramandi ai posteri il celeste avvenimento?

P.B.

Viale d'Asti: scorcio