Vita dell'Unione

B146-A4

Pasqua alla " Teofilo Rossi "

L'insegnamento religioso alla Scuola municipale serale « Teofilo Rossi di Montelera » è affidato da circa dieci anni ai catechisti del SS. Crocifisso e Maria SS.ma Immacolata per la Sezione maschile, ed alle catechiste della SS. Trinità per la Sezione femminile, e l'organizzazione della Pasqua della Scuola è ogni anno iniziativa dei catechisti: essa corona i loro sforzi intesi ad avvicinare a Gesù tante anime giovanili.

Quest'anno il 5 maggio, « Domenica del Buon Pastore », nella Parrocchia di S. Tommaso, dove riposano le venerate spoglie mortali del nostro Servo di Dio Fra Leopoldo, ebbe luogo l'ormai tradizionale « funzione Pasquale » dei giovani allievi.

In preparazione i Catechisti, avevano svolto nelle singole classi un'intensa opera di apostolato.

Accompagnò la celebrazione del S. Sacrificio il Rev.do Curato di S. Tommaso, Padre Agnello, sottolineando i tratti più salienti e infondendo nei giovani fervidi sentimenti di fede ed amore al Divino Pastore delle anime.

Durante la colazione che seguì, il Prof. Tamagnone, Direttore della Scuola, compiacendosi coi giovani per la devota partecipazione alla funzione Pasquale, ricordò loro le parole della S. Scrittura: « Il principio della sapienza è il timor di Dio » come norma nell'adempimento dei doveri religiosi e civili per la completa formazione spirituale.

Messa del Povero: Relazione dell'anno 1956-57

La Sezione di via Cibrario ha funzionato dal 1° ottobre 1956 al 31 maggio 1957 e quella di via Villa della Regina dal 1° novembre 1956 al 30 giugno 1957.

La media dei frequentanti fu di 130 poveri ogni domenica e raggiunse talora il numero massimo di 165, causando notevoli preoccupazioni al … ministro delle finanze, la cui penuria fa concorrenza a quella degli assistiti.

Tuttavia, non si sa come, il sullodato ministro delle finanze è riuscito a spendere, durante i pochi mesi di cui sopra, la bella cifra di L. 872.980 e non a credito, ciò che è ancor più sorprendente.

Grandi benemerenze presso la « Messa del povero » hanno meritato Don Arbinolo della città dei ragazzi, e Don Bernardinis del Pontificio Ateneo Salesiano, il quale, non contento di elargire quella sua parola chiara e convincente, che dava un tono a tutta l'assemblea, voleva anche aggiungere il contenuto di ampi valigioni di roba razziata alla mensa dei suoi confratelli.

Punti salienti dell'attività di quest'anno furono la Messa di requiem, per uno dei poveri perito tragicamente, che molto commosse i suoi compagni, e la gita di fine anno, che sempre chiude l'esercizio.

Per quest'ultima erano forti le preoccupazioni, sempre a motivo delle finanze e proprio si temeva di non poterla organizzare, ma all'ultima ora un intervènto alla Cottolengo ne diede la possibilità, dimostrando ancora una volta che la Provvidenza non dimentica mai i suoi poveri.

La gita si effettuò il 24 giugno u. s. ed ebbe per meta Forno di Coazze, il regno di Don Viotti ( chi non lo conosce? ) che preparò un'accoglienza degna del suo grande cuore.

C'erano proprio tutti: i poveri al completo, le Suore, i preti, i catechisti.

E fu una giornata magnifica, di svago e di sollievo per l'anima e per il corpo, anche se il tempo volle riservare pure una spruzzolino, e coronò degnamente l'anno sociale.

Corrispondenza dei nostri Zelatori

Vigo Laggio di Cadore - 13 agosto 1957

Pregiatissimo Signor Presidente,

Devo darLe la bella notizia che, dalla seconda parte di luglio ad oggi, ho ottenuto di recitare la « Divozione a Gesù Crocifisso » durante tutte le SS. Messe e che la popolazione ormai sa a memoria l'angelica preghiera.

Anche quando vado a visitare gli ammalati mi dicono che non passa giorno senza che la elevino a Gesù Crocifisso.

Di ciò io sono felicissima e partecipo anche agli eletti Figli del SS. Crocifisso e di Maria SS.ma Immacolata lo spirituale godimento.

Ho pure fatto un po' di propaganda e vi furono brave persone di Lecce che mi promisero di diffonderla nella loro città.

Verso la fine di settembre, da Vicenza, spero di mandarle buona relazione dello zelo delle mie scolaretttì cui avevo dato, delle istruzioni per diffondere la Devozione.

Gesù benedetto è particolarmente vicino a chi lavora per Lui e aspira alla Sua gloria.

Dev.ma M. Gabriella De Dona