Grazie attribuite all'intercessione di Fra Leopoldo  

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Il 9 febbraio 1954 la signorina Domenica Pizzolati residente a Windsor ( Canada ) fu ricoverata all'ospedale colpita da una emorragia cerebrale sub-arconoide dovuta ad aneurisma del circolo dei villi, come da dichiarazione del Dott. F. G. De Marco M. D.

Fatte tutte le analisi e tenuto consulto con uno specialista di Detroit, il Medico curante affermò esservi poca speranza di guarigione, per cui la madre della paziente, nostra attiva zelatrice, invocò l'aiuto del Signore interponendo l'intercessione del Servo di Dio Fra Leopoldo Musso o.f.m.

La signora Andreina Colautti, convalescente per una operazione subita nello stesso ospedale, e la signorina Annunziata Ferrerini, aiutante infermiera, furono invitate ad unirsi nella recita della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

« Il giorno 15 febbraio - dice la dichiarazione della suddetta Signorina Ferrarini - la giovane paziente si riebbe d'improvviso senza essere sottoposta, ad alcun trattamento clinico particolare.

Da quel giorno andò sempre migliorando e fu in grado di nutrirsi per via orale, per gradi, fino al totale ristabilimento avvenuto due settimane dopo, che le permise di lasciare l'ospedale.

Riprese quindi il suo posto di impiegata di Banca … ».

Tutto ciò in contrasto alle raccomandazioni dei medici curanti ed in particolare del Dott. Schaffer che ebbe a dire alla madre di « non lasciarla lavorare e tenerla lì come una bambola ».

Ed aggiunse: « È da escludersi il matrimonio, perché chissà ne andrebbe in pericolo la vita al momento di divenir madre ».

Successive lettere della Famiglia Pizzolati all'Unione Catechisti annunciarono le nozze della signorina Domenica avvenute il 26 agosto 1956 ed in seguito, il 7 luglio 1957 alle ore 10,25 la nascita di un bei maschietto: Gregorio.

Il tutto felicemente e con grande riconoscenza al Servo di Dio Fra Leopoldo Musso.

… e di Fratel Teodoreto

Brunatti Maria Grazia di Aldo e di Vettane Mirella, nata a Torino il 14 maggio 1957.

Presentava una chiazza violacea cosparsa di foruncoli, che in seguito agli esami di una parte dei tessuti asportati veniva diagnosticata tumore maligno.

Operata il 20 novembre 1957 dal Prof. Midana alla Clinica Dermatologica dell'Università di Torino, dove i primari riunitisi in consulto dichiaravano ai famigliari che al massimo sarebbe sopravvissuta 2 mesi.

In seguito le venivano fatte applicazioni di radio senza alcun risultato e riconsegnata alla famiglia.

Dopo alcuni giorni che le era stata messa indosso la reliquia di Fratel Teodoreto, la macchia scompariva perfettamente e i medici non riuscivano a spiegarsi clinicamente la guarigione.

Geom. Aldo Brunatti

Torino

Nella notte del 19 maggio scorso, venni colpito da un attacco violento di peritonite.

Portato d'urgenza alla clinica dei Fatebenefratelli venni subito operato.

Dopo otto giorni dalla operazione, apparentemente guarito tornai a Villa Amalia, dove rimasi per una settimana.

Mentre tutti mi credevano del tutto rimesso, ecco svilupparsi un'infezione al basso ventre.

Ritornato in clinica e visitato dal primario dottor Tagliabue, fui nuovamente sottoposto ad intervento chirurgico.

I miei compagni unitamente ai Superiori, visto che lo stato della mia salute non prometteva alcunché di buono, iniziarono una novena al caro Fr. Teodoreto.

Essa finì senza alcun notevole miglioramento.

Anzi, quasi a mettere a prova la nostra fede, alla seconda operazione, ne seguì ima terza per empiema polmonare.

Questa volta le cose sembrarono volgersi decisamente al peggio, tanto che il chirurgo consigliava di chiamare d'urgenza mia mamma, residente a Torino.

Dopo quaranta e più giorni di malattia, questa terza operazione, da me subita in condizioni di estrema debolezza, mentre ancora stentavo a rimettermi dalla seconda, mi mise in condizioni quasi disperate.

Io, ciò non ostante, non perdetti mai la fiducia nel caro Fr. Teodoreto, che continuavo a pregare in unione ai miei compagni, ai Superiori ed ai Fratelli del Distretto.

Conservavo di continuo due sue lettere autografe sotto al guanciale.

Fu proprio quando tutto sembrava perduto, che il mio stato di salute incominciò decisamente a migliorare, tanto che in poco tempo le due ferite all'addome ed al dorso, si rimarginarono ed io potei tornare fra i miei compagni e riprendere senza difficoltà la vita comune.

Questo lo posso attestare coi più vivi sensi di gratitudine verso il Servo di Dio, fr. Teodoreto, al quale attribuisco la quasi insperata mia guarigione.

Mare Virginia - Piccolo Novizio

Villa Amalia, 25 novembre 1957.

È un caso che ho seguito, posso dire ora per ora, lungo più di due mesi.

Se non si può dire un vero miracolo, dati i miracoli che possono fare la medicina e la chirurgia, oggi, è di certo una grande grazia, poiché ho visto io questo figliuolo quasi spacciato, « molto brutto » per usare le parole del primario dottor Tagliabue che per tre volte l'aveva operato.

Quando, sia io che sua mamma, non ci aspettavamo, al più, secondo il dire dei medici curanti, se non una guarigione molto lenta e con strascichi, invece in breve si rimise del tutto, e tornò a vivere la sua vita di quindicenne come tutti gli altri …

Gli ho fatto fare ancora, pochi giorni fa l'esame del sangue, per vedere se era del tutto a posto.

L'esame è stato completamente negativo. Deo gratias!

E sia benedetto anche il caro Fr. Teodoreto!

Fr. Eutimia, Direttore F.S.C.

Villa Amalia, Erba


Voglia procurarsi ognuno la tavola a colori per la recita della Divozione a Gesù Crocifisso

Il cristo del gran ritorno


Per mancanza di spazio, dobbiamo differire al prossimo numero la pubblicazione della notizia biografica sul Catechista Associato Oreste Bertello.

Con dolore profondo diamo intanto partecipazione della sua morte, avvenuta in Torino il 16 dicembre 1957, ed invitiamo tutti ad unirsi in suffragio per l'Anima eletta dello Scomparso.