Grazie attribuite all'intercessione del Fratello Teodoreto

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Questa volta sono di turno i parenti del Fr. Teodorelo, che sono numerosi e che a quanto pare non si conoscono tutti fra loro.

Cosi la Sig.ra Pasqualina Garberoglio ved. Mussimela, residente a Cortiglione d'Asti si rammarica di non aver nemmeno saputo che il Fr. Teodoreto abitasse a Torino.

Una sua nipote residente in America le inviò un'immagine-ricordo, facendole cosi scoprire la gloria di famiglia, e procurandole, come essa dice, una consolazione quale non aveva mai avuto in vita sua.

Da allora la Sig.ra Pasqualina si rivolse al santo cugino per tutte le sue necessita, e non invano.

Ecco quanto ella ci riferisce: « Da parecchi anni mio figlio soffriva di ulcera gastrica, per la quale si consigliava l'intervento chirurgico, ma l'operazione veniva sempre differita e c'era il timore di qualche complicazione.

Mi rivolsi con fede al Fr. Teodoreto affidando a lui il buon esito di una decisione che ormai non si poteva più rimediare.

Tutto andò bene: la decisione tu imposta dalle circostanze, l'operazione si poté fare, nessuna complicazione, mio figlio ormai è guarito e sta bene.

Ricevetti ancora un'altra grazia per il mio genero Ottavio Vellino.

Da quattro anni questi soffriva di esaurimento nervoso, con mal di capo e deperimento organico.

A nulla valsero le cure di medici specialisti, ed era ridotto agli estremi.

Mi rivolsi al Fr. Teodoreto con fervore e fiducia e la grazia venne prontamente, tanto da lasciarci stupiti.

In pochi giorni il mal di capo sparì, ritornò l'appetito e ora è perfettamente guarito.

Manderò un'offerta all'Unione Catechisti in segno di riconoscenza per questi segnalati favori ».

Dall'America ( Corona N. Y. ) ci scrive H sig. Terigi Tobia, nipote del Fr. Teodoreto, col quale egli invece si era sempre tenuto in relazione e ci riferisce quanto segue: « Mia figlia Maria Tobia in Reggio, di anni 45 nel marzo del 1959 venne colpita da una malattia all'occhio destro, che le oscurò talmente la vista da percepire solo più delle ombre.

Si rivolse ad un medico-professore, specialista in materia, il quale constatò che si trattava di infiammazione alla retina dell'occhio destro e la sottopose ad una cura intensa, con varie specie di medicine e frequentissime visite: era un tentativo, fatto con molte riserve.

Fortunatamente l'esito fu ottimo e attribuiamo la guarigione al Fr. Teodoreto.

Intatti Io stesso professore durante l'ultima visita che fece a mia figlia le disse queste precise parole: Ti puoi ritenere fortunata, si vede che qualcuno ha pregato per te.

Ora esprimiamo la nostra riconoscenza al caro zio, al quale ricorriamo sempre con fiducia e del quale sperimentiamo la continua protezione ».

« Ecco infatti altri due esempi di questa protezione: IL giorno 12 ottobre 1959 la mia nipote Angela Reggio in Infantius guidava la macchina ed aveva accanto a sé la figlia Maria, di anni due.

Ad uno svolta una macchina che la precedeva si arrestò così bruscamente che essa non ebbe tempo di fermare, ed avvenne l'urto.

D'istinto si chinò da un lato sulla bambina per proteggerla e questo gesto evitò a lei e alla bambina ogni male, sebbene la macchina subisse notevoli guasti.

Mia figlia ritiene che l'abbia salvata lo zio, di cui porta sempre l'immagine con sé e che invoca in tutte le necessità ».

Anche fuori della sua famiglia il Fr. Teodoreto estende la sua efficace protezione.

Ai primi di Aprile di quest'anno 1960 fui assalito da febbre a causa di un ascesso dovuto a iniezioni non assorbite.

Feci chiamare il chirurgo specialista Dott. Sergio Branca, che decise di usare i ferri per porre fine all'infezione.

Pregai il carissimo fratel Teodoreto, altre pie persone e i miei alunni fecero altrettanto, e applicai alla parte malata l'immagine del servo di Dio.

Il giorno dopo venne il dottore coi suoi strumenti, io ero pronto in infermeria, ma avevo la ferma fiducia che non ci sarebbe stato bisogno di alcun intervento.

Infatti il dottore mi visitò, e con sua grande sorpresa vide che l'ascesso era diminuito e che non c'era necessità di operare.

Stetti ancora un giorno a riposo, e quindi potei riprendere la scuola senza inconvenienti.

A distanza di tre mesi posso attestare che non ho .avuto più alcun disturbo ed esprimo tutta la mia gratitudine

Fr. Ermenegildo .F.S.C.

Accluso piccola offerta ( L. … ) per la Beatificazione del Servo di Dio Fratel Teodoreto, « riconoscendo nella Sua particolare intercessione il buon esito di esami importanti e difficili ».

Continuo ad affidare a Fratel Teodoreto i nipoti, i loro studi e soprattutto la loro formazione spirituale e morale.

Con devoti saluti in G. C.

Si ricevono con riconoscenza offerte per le cause di beatificazione di Fr. Teodoreto e Fra Leopoldo.