Andate, insegnate!

B170-A1

Il presente numero è dedicato alla scuola in genere e a quella scuola in specie che è la catechesi.

Esso non pretende di essere uno studio esauriente come quello di una rivista specializzata, ma vuole semplicemente offrire delle notizie e delle considerazioni come appunto deve fare un Bollettino, attorno aduna idea centrale, e cioé quella che caratterizza il nostro movimento, e sulla quale viene richiamata l'attenzione dei nostri lettori.

La Chiesa è una scuola.

La parola d'ordine con cui essa fu stabilita è un incarico di insegnamento: andate, istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Il Battesimo presuppone l'istruzione, esige la scuola.

Esso è presto amministrato, ma la scuola esige tempo e cure pazienti.

E l'insegnamento non deve terminare con il Battesimo, ma deve continuare tutta la vita, come attività normale.

Per questo la Chiesa è strutturata in chiesa docente, garantita dal privilegio dell'infallibilità, e in chiesa discente, dove la predicazione costituisce la prima necessità.

Ma ciò che ci preme sottolineare è che la predicazione ordinaria deve potersi fondare sopra un corso regolare sistematico e completo di istruzione religiosa, adeguato al livello culturale dei singoli, cioè sulla scuola regolare.

Senza di essa la conoscenza della religione non sarà mai sufficiente e la vita cristiana non potrà mai essere autentica, perché è la conoscenza che guida la vita.

La scuola moderna rappresenta uno dei maggiori sviluppi della società e della Chiesa e per farsene un'idea basta guardare alla formidabile lotta che si combatte in tutte le nazioni fra le diverse correnti ideologiche e politiche per accaparrarsene il dominio; quanta cura e sollecitudine ne abbia la Chiesa; quante famiglie religiose si dedichino ad essa e alcune in modo esclusivo; quanto sia indispensabile nei paesi di missione per potervi radicare stabilmente il cristianesimo e la civiltà, ecc.

L'ultimo santo che Chiesa ha canonizzato è un insegnante, San Benildo, un uomo che alla scuola ha dato tutto se stesso e che ha plasmato la sua personale santità in funzione della scuola.

I catechisti, chiamati da Dio ad un apostolato che è essenzialmente in forma di scuola, sperimentano con tristezza che il popolo cristiano è poco sensibile ai problemi della scuola cristiana, che non ne sente il problema, e tanto meno ne sostiene le attività e ne appoggia le iniziative; la catechesi si svolge sempre in mezzo alle difficoltà e alle incomprensioni.

Si direbbe che i cristiani di oggi sono un popolo di fanciulli, che per interessarsi ha bisogno di cose spettacolose, anche se poco importanti.

Invece la scuola ha il torto di essere una cosa seria, senza appariscenze, tutta improntata di normalità e di ordine …

Le pagine di questo Bollettino mirano a scoprire qualcosa dei grandi tesori che sotto l'umile e severa veste della catechesi stanno nascosti.

La Canonizzazione di S. Benildo, apoteosi della Scuola