L'Assemblea diocesana Catechisti

B186-A3

Domenica 1 ottobre 1972, in Valdocco ( Torino ) promossa dall'Ufficio Catechistico Diocesano, si svolse l'annuale Assemblea dei Catechisti.

Il tema trattato: « La Catechesi degli adulti » ci richiama al « Rinnovamento della catechesi » dei Vescovi italiani, n. 124: « Gli adulti sono in senso più pieno i destinatari del messaggio cristiano.

Nel mondo contemporaneo, pluralista e secolarizzato, la Chiesa può dare ragione della sua speranza, in proporzione alla maturità di fede degli adulti ».

Secondo Don Reviglio, Direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano, « il tema affrontato è alquanto impegnativo: il problema dell'evangelizzazione e della catechesi degli adulti è estremamente attuale, urgente, indispensabile, ma non di facile soluzione; inoltre, la stragrande maggioranza dei catechisti, in diocesi, si dedica alla catechesi dei fanciulli e dei ragazzi.

Si è avuto il coraggio di proporre a questi catechisti il problema degli adulti.

Perché? Innanzitutto, perché non è pensabile oggi una catechesi ai fanciulli, che impegni solo i genitori e non tutta intera la comunità, nella sua componente più qualificata che è il settore degli adulti.

Oggi è indispensabile che le comunità parrocchiali e con esse le zone ( insieme di parrocchie ), impostino un serio programma, di catechesi degli adulti; un programma che vada al di là di una semplice serie di lezioni di cultura religiosa ed investa gli adulti di tutta la ricchezza dei doni di grazia e di un più accentuato senso di responsabilità, che li renda protagonisti del crescere della Chiesa, parte attiva nella liturgia, impegnati nella preghiera, nell'apostolato e nella ricerca di alti livelli di perfezione cristiana.

L'evangelizzazione degli adulti deve diventare impegno di tutti, a tutti i livelli e nelle varie forme e competenze: la famiglia, il mondo del lavoro, il mondo rurale, i gruppi spontanei, le associazioni di apostolato e di assistenza, le comunità religiose: a tutti incombe il compito dell'evangelizzazione e di un'evangelizzazione aperta soprattutto agii adulti.

L'assemblea ha voluto assumere la forma di tavola rotonda, affinché i relatori fossero diversi e ciascuno riferisse le sue esperienze.

I lavori furono aperti da Mons. Maritano, vescovo ausiliare, il quale ha sottolineato l'urgenza di allargare l'area dell'azione catechistica ed ha richiamato l'esigenza di catechisti qualificati.

È finito il tempo in cui se c'era in parrocchia o in associazione un elemento poco dotato lo si mandava a fare il catechismo, e la nostra Unione era guardata come un gruppo di buoni figlioli perché non faceva il teatro, non organizzava manifestazioni chiassose, ecc. ecc. finalmente si e arrivati a capire che la catechesi è essenziale ed è una cosa difficile, che richiede operatori ben preparati e seriamente impegnati.

« Abbiamo bisogno di qualificarci veramente - ha detto Mons. Maritano - perché poco varrebbe che i quadri siano completi, che in una parrocchia si dica al Vescovo in visita pastorale: abbiamo trenta, sessanta catechisti …

Ma cosa fanno esattamente, come fanno esattamente, e direi di più: chi sono esattamente?

Cioè quale testimonianza di fede stanno vivendo, quale esperienza di fede stanno approfondendo singolarmente e come gruppo.

Questo è il problema principale ».

Le relazioni successive misero in evidenza che non esiste in generale una catechesi per adulti, ma soltanto qualche tentativo sporadico nelle occasioni di avvicinare le famiglie nei casi di battesimi, cresime, prime comunioni, matrimoni, ecc.

In tali occasioni si cerca di illustrare la natura e l'importanza di quanto si viene compiendo.

Naturalmente questo non si può fare sempre e dappertutto.

In qualche parrocchia ci sono delle conferenze per illustrare la Bibbia e di lì si trae argomento per una catechesi
fondata più direttamente sulla Sacra Scrittura.

Le occasioni e i modi per impostare una catechesi defili adulti sono molte.

Bisogna cercare di responsabilizzare i genitori, quando vengono conferiti i sacramenti ai loro figli, e approfittare di tutte le occasioni per agganciare le famiglie alla parrocchia.

Ad esempio:

1° ) Catechesi di Prima Comunione con questionario alle mamme per orientarle alla preparazione dei bambini.

2° ) Catechesi pre-battesimale ( suoi riflessi sugli adulti ).

3° ) Catechesi pre-matrimoniale.

4° ) Celebrazione della confessione con apposita funzione in chiesa.

5° ) Commenti alla S. Messa, anche fuori della celebrazione.

6° ) Catechesi agli immigrati.

7° ) Catechesi agli ammalati.

8° ) Catechesi agli anziani.

« Concretamente è auspicabile - conclude Don Reviglio:

- che parrocchie e zone impostino programmi concreti di catechesi, e in essi diano la precedenza ai problemi che riguardano la fede degli adulti;

- che si pensi seriamente a formare molti laici in grado di dedicarsi all'evangelizzazione ed alla catechesi degli adulti nelle varie forme che sono richieste dalla pastorale di oggi;

- che si rilancino in modo adeguato i Corsi di Esercizi Spirituali per adulti, e le « missioni al popolo » nelle parrocchie;

- che molti adulti - soprattutto i giovani adulti - si iscrivano a corsi superiori di Teologia ( la Facoltà Teologica, che apre quest'anno a Torino, o la Scuola Superiore di cultura religiosa, presso l'Ufficio Catechistico ): la teologia non è « riserva di caccia » del clero, ma deve potersi aprire anche a tanti laici, che diventeranno così capaci di assumere più serie responsabilità nella diocesi, a servizio dei fratelli nella fede ».

P. Bagna