Attività familiare dell'Unione Catechisti

B199-A8

Il gruppo familiare dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata è un'opera sorta dall'Istituto Secolare che si propone l'animazione della spiritualità familiare:

a) tra i catechisti associati ( coniugati ) appartenenti all'Istituto;

b) come attività apostolica, segnatamente verso i giovani e gli operai.

Tra i catechisti coniugati l'attività familiare consiste essenzialmente nella conduzione di un gruppo di spiritualità, su base di coppie, nello studio e nella pratica della spiritualità dell'Istituto, quale scaturisce principalmente dall'Adorazione a Gesù Crocifisso, dalle Regole dell'Unione, dagli scritti dei Servi di Dio fra Leopoldo e fratel Teodoreto.

L'attività apostolica si articola in una serie di incontri familiari, che da vari anni sono tenuti su temi prevalentemente catechistici.

Nell'anno in corso i temi riguardano essenzialmente argomenti psicologici, avvalendoci della consulenza dell'Istituto Psico Medico, di cui è titolare un catechista.

In conformità alla natura dell'Istituto Secolare, l'attività familiare è condotta esclusivamente da laici, ed anche lo sviluppo dei temi è fatto scaturire quasi esclusivamente dall'interno del gruppo.

Le riunioni sono tenute presso la sede della Casa di Carità Arti e Mestieri, in corso B. Brin, 26 e presso il Centro Salle, in strada Santa Margherita, 132.

Sul piano apostolico i catechisti promotori tengono altresì, su richiesta, ritiri, conferenze e lezioni presso Parrocchie, Istituti religiosi e scuole, su temi familiari di spiritualità, di catechesi, psicologici e socio-politici.

Ha luogo altresì una solidarietà caritativa per le famiglie più bisognose.

L'elemento ispiratore è costituito dall'incentrare la vita familiare nell'amore a Gesù Crocifisso, ed a tale scopo viene diffusa l'Adorazione alle Cinque Piaghe, e sono realizzate particolari funzioni, come la Via Crucis per famiglie il Venerdì Santo, la processione del Corpus Domini, al Centro La Salle, ritiri e pellegrinaggi, come per l'anno santo.

V. Moccia

Apostolato laicale

A chiusura dell'Anno Santo 1975 il papa Paolo VI elevò all'onore degli altari un celebre medico napoletano, professore universitario, il prof. Giuseppe Moscati, il cui programma era quello di salvare le anime attraverso la cura dei corpi.

Di lui vogliamo riferire questi episodi.

Il 16 luglio 1919 il prof. Moscati ricevette la nomina di Direttore di sala all'Ospedale degli Incurabili di Napoli.

Sua prima cura fu quella di far mettere il Crocifisso nella sala delle autopsie.

L'ambiente era quanto mai sconsolato e triste.

Il prof. Moscati fece collocare su una parete della sala un Crocifisso, con l'iscrizione: « Io sarò la morte tua, o morte ».

Il giorno dell'inaugurazione invitò tutti gli assistenti ad andare nella sala.

Non essendoci quel giorno autopsie da fare, tutti si meravigliarono, ma seguirono il professore.

Sul tavolo anatomico niente, ma sulla parete in alto, ecco un Crocifisso.

Tutti erano stati invitati a rendere omaggio a Cristo, alla Vita che tornava dopo lunga assenza in quel luogo di morte.

Nel Febbraio 1927, il prof. Bianchi, Vice Presidente della Camera dei Deputati, non molto vicino alla religione si sentì male mentre teneva una conferenza in un convegno accademico universitario.

Tutti gli furono attorno con i rimedi del caso, ma inutilmente.

Il Moscati si sentì ricercato dallo sguardo del morente, si avvicinò, gli presentò un Crocifisso e mandò subito a chiamare il Parroco, mentre egli suggeriva delle giaculatorie al moribondo.

Il sacerdote accorso ebbe appena il tempo di amministrargli l'Estrema Unzione, che quello morì.

« Vostro zio si è salvato, scrisse il Card. Ascalesi alla nipote del Bianchi, perché si è trovato accanto un missionario qual'è Giuseppe Moscati ».

A sua volta il Moscati le scriveva: « sento ancora l'impressione di quello sguardo che cercava me tra tanti convenuti.

Leonardo Bianchi conosceva bene i miei sentimenti religiosi …

Non volevo andare a quella conferenza, ma quel giorno una forza sovrumana mi ci spinse … ».