La comunità Lasalliana per la ostensione della Sindone

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Comunità Lasalliana

L'avvenimento eccezionale della Ostensione della Sacra Sindone in Torino dal 27 agosto all'8 ottobre 1978, è stato un potente, provvidenziale richiamo a un rinnovamento della fede dei cristiani, nella contemplazione delle Piaghe sacratissime di Gesù.

In particolare, per i componenti della Comunità Lasalliana, esso si presentava come occasione e momento forte per un riascolto dei messaggi che Dio, nel tempo, ci ha inviato sia tramite S. Giovanni Battista de La Salle, sia più recentemente tramite Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto.

Con il termine di Comunità Lasalliana si intendono tutti quei gruppi e quelle persone che in modo più o meno stretto e impegnato si ispirano al de La Salle.

Ne sono componenti i Fratelli delle Scuole Cristiane, i Catechisti dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata e tutti i gruppi ad essa aderenti, la Federazione degli Ex-Allievi, gli insegnanti collaboratori nelle Scuole dei Fratelli e le loro famiglie, gli insegnanti, gli ex-allievi, gli allievi della Casa di Carità e le loro famiglie, e le Dame Lasalliane e quanti altri ancora maestri, docenti, educatori, catechisti considerano il Santo de La Salle quale maestro, protettore, guida nella loro missione.

La Comunità Lasalliana è una vasta famiglia, alla scuola del De La Salle, con una grande ricchezza di possibilità di animazione e di evangelizzazione, di irradiamento di un messaggio e di autentica promozione dell'uomo dai primi anni fino all'età adulta.

Iniziative per l'estensione della S. Sindone

Allo scopo di rendere più sentita, comunitaria e proficua la partecipazione della Comunità Lasalliana all'avvenimento della Ostensione della S. Sindone sono state programmate due iniziative che, nell'intenzione, erano integrative:

1° degli incontri di preghiera;

2° un Convegno di preghiera, di riflessione e di studio.

Tema unificante fu l'Adorazione a Gesù Crocifisso con riferimento e particolare attenzione alla forma di Adorazione del Servo di Dio Fra Leopoldo ofm., di cui Fratel Teodoreto si fece promotore e propagatore.

Incontri di preghiera

Gli « Incontri di preghiera » si realizzarono nella Chiesa di S. Tommaso: è in questa Chiesa che Fra Leopoldo visse gli anni della sua vita religiosa; in questa Chiesa, nella preghiera, nella contemplazione e sotto l'ispirazione di Gesù Crocifisso Fra Leopoldo compose la « nuova formula di preghiera » della Adorazione alle Piaghe di Gesù « che egli stesso scrisse e propagò tra le persone di sua conoscenza ».

In questa Chiesa riposa la salma di Fra Leopoldo, nella cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore: vi venne traslata dal Cimitero generale il 26 aprile 1948.

In questa Chiesa venne più volte Fratel Teodoreto per incontrarvi il suo confidente e amico, da cui ricevette e accettò la Adorazione stessa e i messaggi di Gesù e della Vergine Immacolata per l'opera che stava sorgendo: l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Furono 5 gli Incontri e si svolsero dalle 18 alle 19, nei 5 giovedì del tempo della estensione della S. Sindone: 31 agosto, 7, 14, 21, 28 settembre.

A turno i componenti della Comunità Lasalliana: Fratelli, Catechisti, Gruppo Famiglie della Unione, Centro Vocazionale, Ex-Allievi animarono gli Incontri, che comprendevano momenti di riflessione biblica, di ascolto della parola dei Padri e del Magistero, di preghiera, incentrati sulla Adorazione a Gesù Crocifisso.

Primo incontro: 31 agosto 1978

Intenzione: per la Chiesa e per il Papa

Animatori: Fratelli delle Scuole Cristiane.

Le letture e le preghiere hanno avuto come centro di riferimento il carattere ecclesiale della venerazione della S. Sindone e la recente elezione al Pontificato di Papa Giovanni Paolo I.

« L'estensione della Sacra Sindone e l'elezione del Papa Giovanni Paolo I, sono gli avvenimenti che unificano la nostra preghiera nell'incontro di questa sera.

Fermiamo il nostro sguardo sul volto e sul corpo piagato di Gesù e, nella adorazione delle sue sacre Piaghe, contempliamo e adoriamo.

Preghiamo per la Chiesa, per il Papa: per la Chiesa scaturita dal Costato aperto di Gesù Crocifisso; per il Papa chiamato dallo Spirito Santo a reggere, a custodire, a servire la sua Chiesa ».

Furono letti:

a) la lettera autografa, del 28 giugno 1978, di Paolo VI all'Arcivescovo Anastasio Ballestrero sulla Sindone;

b) il discorso 295 di S. Agostino su S. Pietro;

c) la Meditazione 28 di S. Giovanni Battista de La Salle in cui è detto: « Adorate le cinque Piaghe di Gesù Cristo Nostro Signore Considerate che Egli non le ha conservate nel suo santo Corpo che come segni gloriosi della vittoria che ha riportato sull'inferno e sul peccato da cui ha salvato gli uomini con le sue sofferenze e la sua morte.

Fermate il vostro sguardo sovente su di esse.

Prostratevi sovente davanti a queste Piaghe divine.

Consideratele come la sorgente della vostra salvezza

Onorate il mistero della Croce

Gloriatevi con San Paolo nella Croce di Gesù

Adoratela come lo strumento della vostra salvezza che vi ha procurato la vita di grazia e la vostra risurrezione

Essa è per voi sorgente di vita e di santità ».

L'adorazione a Gesù Crocifisso fu commentata con opportuni riferimenti ai Documenti Conciliari.

Secondo incontro: 7 settembre 1978

Intenzione: per la pace nel mondo

Animatori: I Catechisti dell'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Le letture comprendevano:

a ) il Messaggio del 23 novembre 1973 di Paolo VI al Card. Michele Pellegrino per l'estensione televisiva della Sindone;

b ) la parola del Concilio nella "Gaudium et spes" ( V-78 );

c ) il Sermone 25 di S. Agostino che invita a cercare e a seguire la pace come impegno del cristiano;

d ) esortazioni, pensieri, preghiere di Fra Leopoldo e di Fratel Teodoreto.

L'adorazione a Gesù Crocifisso fu commentata con opportune riflessioni che riportiamo;

« Abbiamo inchiodato sulla Croce quelle mani che esprimevano la piena condivisione e assunzione da parte del Signore della nostra condizione di uomini;

quelle mani con le quali Gesù ha partecipato al nostro lavoro per nobilitarlo e santificarci in esso;

quelle mani con le quali Egli ha guarito gli ammalati, benedetto la folla, accolto e abbracciato i fanciulli;

quelle mani che ci hanno donato, come cibo di vita, il suo Corpo e il suo Sangue e che Egli ha poi mostrate trafitte e gloriose nel giorno della sua Risurrezione e con le quali ha benedetto i suoi discepoli nell'imminenza della sua Ascensione.

Preghiamo perché le nostre mani e le mani di tutti i fedeli siano, nel Signore, mani che operano sempre e dovunque per la giustizia e l'amore.

Abbiamo inchiodato sulla Croce quei piedi, nascondendo con i nostri itinerari di peccato la manifestazione del suo volto, l'annunzio della sua misericordia.

Preghiamo perché siamo portatori, con il Signore, della sua verità e della vita nell'impegno quotidiano verso i fratelli.

Abbiamo squarciato il Cuore di Cristo con la durezza del nostro cuore, con le nostre intenzioni e sentimenti cattivi.

Quel Cuore di carne segno dell'amore infinito con il quale siamo stati amati.

Quel Cuore che si è commosso davanti alle nostre necessità e ai nostri dolori, che ha pianto per i nostri rifiuti.

Quel Cuore che ci ha amati fino alla fine.

Preghiamo perché il nostro cuore sia sempre più conformato secondo il Cuore di Gesù, cosicché anche in noi e per mezzo di noi, il Suo amore si manifesti a tutti i fratelli, specialmente ai più piccoli, ai più bisognosi, agli oppressi, ai lontani ».

Terzo incontro: 14 settembre 1978

Intenzione: per tutti coloro che soffrono

Animatori: Gruppo familiare dell'Unione Catechisti.

Le letture comprendevano:

a) la parola del Card. Michele Pellegrino per Ì'Ostensione televisiva della Sindone del 1973;

b) citazioni della " Gaudium et spes " sul mistero della sofferenza e della morte;

c) pensieri tratti dal Sermone di S. Leone Magno per la festa dell'Esaltazione della Croce e dal « Commento sui Salmi » di S. Agostino in cui dice che « le sofferenze di Cristo non si limitano al solo Cristo, ma si estendono alla sua Chiesa che è il suo Corpo ».

L'Adorazione a Gesù Crocifisso venne commentata con brani della Sacra Scrittura, e con pensieri di S. Giovanni Battista de La Salle, di Fra Leopoldo e di Fratel Teodoreto.

Particolarmente significative le intenzioni della preghiera dei Fedeli, rivolte alle sofferenze dell'uomo e che riportiamo:

- Per gli ammalati: siano partecipi della vittoria di Cristo, come lo sono nella sofferenza.

- Per coloro che piangono: siano consolati dalla vicinanza di Gesù nella sofferenza.

- Per coloro che hanno fame e sete di giustizia: siano consolati dal Divino Maestro che ha subito ogni forma di ingiustizia.

- Per tutti i tribolati: venerando la Sindone ne abbiano conforto e aiuto.

- Per tutti quelli che sentono la tristezza del peccato: per intercessione della Vergine Immacolata possano convertirsi, contemplando Gesù Crocifisso, vittima del peccato.

- Per gli sfiduciati: si rinfranchino pensando all'amore immenso del Padre, che ha donato Gesù Vittima per la nostra salvezza.

- Per gli afflitti da discordie familiari: tutti si sentano riuniti in Gesù, le cui braccia aperte in Croce abbracciano tutti gli uomini.

- Per quelli che sono senza casa e mancano di cibo: Gesù che è morto sulla Croce spoglio di tutto e assetato, li conforti.

- Per gli orfani e gli abbandonati: trovino una famiglia nella solidarietà umana.

- Per gli increduli e i dubbiosi: trovino la fede nella luce della Croce di Gesù.

- Per gli anziani e per quelli che sono soli: ripongano l'unica speranza nella Croce di Gesù e trovino calore nella nostra carità fraterna.

- Per i moribondi: negli ultimi istanti di vita sentano, come S. Giuseppe, il conforto della presenza di Gesù e di Maria.

- Per il Papa e i vescovi: le tribolazioni e le prove della Chiesa non offuschino mai la gioiosa speranza di salvezza, che si basa sulla Croce di Gesù.

Quarto incontro; 21 settembre 1978

Intenzione: Per i chiamati alla vita consacrata

Animatori: Centro di Orientamento Vocazionale dei Fratelli delle Scuole Cristiane

Le letture comprendevano:

a ) la parola di Papa Paolo VI in occasione della XIV Giornata Mondiale delle Vocazioni:

b ) l'Angelus domenicale di Papa Paolo VI in occasione della Beatificazione dei Fratelli Mutien e Miguel il 30 ottobre 1978;

c ) un brano tratto da « Istituzioni monastiche » di S. Benedetto che esorta a « inoltrarsi nelle vie del Signore per meritare di vedere nel suo Regno Colui che ci ha chiamati ».

L'Adorazione a Gesù Crocifisso venne introdotta dalla riflessione seguente:

« Nell'abbandono e nella sofferenza della Croce, che poi sfocerà nella gloria della Risurrezione, si realizza la vocazione del Dio fatto uomo.

Guardiamo alle Piaghe di Cristo, esempio di amore, per ogni uomo che vuole impegnarsi per Dio e per i fratelli.

Ogni vocazione, infatti, si realizza in un dono completo di se stessi, come il seme che muore nella terra per poi produrre frutto ».

La Preghiera dei Fedeli presentava invocazioni per tutte le Vocazioni, per la perseveranza delle anime consacrate, per ogni impegno di testimonianza viva e generosa nella fede, nella speranza, nella carità e si concludeva con la seguente preghiera:

« O Dio onnipotente ed Eterno, che con un atto di amore, ci hai scelti per seguire Cristo su strade diverse, rendici partecipi della tua missione di salvezza e trasforma la nostra vita in un continuo cammino verso di Te.

Te lo chiediamo per intercessione di S. Giovanni Battista de La Salle, di Maria Vergine e per i meriti di Cristo nostro Signore e modello ».

Quinto incontro: 28 settembre 1978

Intenzione: per l'impegno e la testimonianza cristiana

Animatori: Ex-Allievi delle Scuole Cristiane.

Le letture comprendevano:

a ) brani della "Lettera a Gesù" del Card. Albino Luciani;

b ) brani della "Lettera a Diogneto" in cui è detto che « i cristiani vivono nella carne ma non secondo la carne; trascorrono la loro vita sulla terra, ma la loro cittadinanza è quella del Cielo.

I cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo ».

Proprio la sera di quel giorno Papa Giovanni Paolo I si addormentava nel Signore, lasciando e non solo simbolicamente, « la sua luce accesa ».

Ancora risuonavano al nostro spirito alcune frasi della sua « Lettera a Gesù » che avevamo ascoltato:

« Tu lo sai. Con Te io mi sforzo di tenere un colloquio continuo.

Tua Madre. In croce, non hai voluto partire da questo mondo senza trovarle un secondo figlio che avesse cura di lei e hai detto a Giovanni: ecco tua madre.

I peccatori. Il pastore che corre in cerca della pecora smarrita e gode nel ritrovarla, e fa festa quando la riporta all'ovile, sei TU.

Dalla Croce, concludendo la tua vita, hai detto: « Tutto è compiuto », ma sempre avevi tenuto a che le cose non fossero fatte a mezzo.

Il bene lo volevi fatto fino al dettaglio.

Oggi è fatto: in Croce Ti hanno innalzato.

Tu ne hai approfittato per allargare le braccia e attirarti la gente; chi può contare gli uomini, che sono venuti ai piedi della croce, a gettarsi tra le tue braccia?

C'è un conforto, questo: l'importante non è che uno scriva di Cristo, ma che molti amino e imitino Cristo.

E per fortuna, nonostante tutto, questo avviene ancora ».

L'Adorazione a Gesù Crocifisso venne commentata traendo spunto dalle domande formulate nella preghiera ad ogni piaga: intenzioni di impegno apostolico dei cristiani per le Piaghe del Corpo mistico di Gesù che è la Chiesa.

Le intenzioni di preghiera rinnovarono l'invocazione al Padre perché confermasse i propositi di testimonianza cristiana dei giovani e degli adulti formati alla scuola del Santo de La Salle.