Convegno di preghiera, di riflessione e di studio

B209-A3

Per lo sviluppo e la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso

Nell'ambito delle manifestazioni promosse dalla Comunità Lasalliana in occasione dell'astensione della Sacra Sindone ha avuto luogo, domenica 24 settembre, al Centro La Salle, in Strada Santa Margherita 132, il Convegno di preghiera, di riflessione e di studio per lo sviluppo e la diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso.

Gli appartenenti alla Comunità Lasalliana e altre persone interessate all'argomento si trovarono numerose per tutto il giorno a pregare, ad ascoltare, a dare il contributo di esperienza e di animazione su un tema ricco di prospettive di evangelizzazione e di promozione umana.

L'Adorazione a Gesù Crocifisso è atto di adorazione e di impetrazione con intendimenti di riparazione e si pone come continuazione, nella giornata, della Liturgia del Venerdì Santo e come riproposta di fondamentali verità per la vita di fede.

Dall'Adorazione è nato un movimento di spiritualità con varie opere: dall'Unione Catechisti alla Casa di Carità Arti e Mestieri, dal Centro « La Sorgente » al Movimento Adoratori, dalla Crociata della Sofferenza alla Messa del Povero, dalla catechesi parrocchiale al gruppo di spiritualità familiare.

Presiede il Convegno Fratel Secondino Scaglione.

Sono presenti:

Fratel Umberto Marcato, Segretario Generale dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, giunto da Roma, in rappresentanza del Superiore Generale dei Fratelli;

Fr. Vittorino Ratti, Provinciale della Provincia Religiosa di Torino;

Dott. Domenico Conti, Presidente Generale dell'Unione Catechisti;

Fr. Gustavo Luigi Furfaro, Assessore Generale dell'Unione Catechisti;

Dott. Claudio Andreoli, Presidente Nazionale della Federazione Ex-Allievi delle Scuole Cristiane;

Fratel Arrigo Golzio, Direttore della Federazione Nazionale Ex-Allievi;

Dott. Giulio Boetto, Vice Presidente Ex-Allievi per il Nord;

Dott. Vito Moccia, Presidente Gruppo Famiglie dell'Unione Catechisti,

Dott. Lorenzo Cattaneo, Presidente Regionale AGESC.

Il Convegno inizia alle ore 9 con un « momento » di preghiera e la recita di Lodi.

Il Presidente Fr. Secondino Scaglione rivolge il benvenuto e il saluto della Comunità Lasalliana agli intervenuti.

Fratel Vittorino Ratti da quindi lettura del messaggio di adesione dell'Arcivescovo di Torino Mons. Anastasio Ballestrero; e del telegramma di saluto e di adesione del Fratel Leone Morelli, Postulatore Generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che segue e anima con tanto amore la Causa di Beatificazione del Servo di Dio Fratel Teodoreto.

Ecco il testo del Messaggio di Mons. Anastasio Ballestrero:

Alla comunità Lasalliana

Ringrazio di cuore per la comunicazione delle iniziative spirituali prese da codesta Comunità in occasione della estensione della Sacra Sindone.

In spirito, mi unisco agli « Incontri di preghiera » e al « Convegno di preghiera e di riflessione sulla Adorazione a Gesù Crocifisso » del 24 settembre '78.

Bisogna fare spazio a Cristo nella propria vita, bisogna incontrarlo e desiderare che l'incontro sia così vivo e così risolutivo da mutare la nostra vita, affinché la configurazione del Signore Gesù, - via, vita, salvezza - si compia.

Con la Croce del Signore Gesù, la Chiesa, e questa Chiesa siamo noi, va avanti, è sicura di essere sulla strada buona, e nello stesso tempo, è aggrappata all'albero della speranza e della vita.

Dalla morte del Signore è la voce della speranza che si leva, della liberazione, della redenzione, della purificazione.

Chi crede nella Passione di Gesù diventa più buono, chi vive e condivide la Passione di Gesù diventa più generoso, perché Cristo è morto per noi e oltre la morte ha trascinato anche noi nella risurrezione.

Miei fratelli, abbiamo bisogno di meditare di più la Passione del Signore.

In certe circostanze della vita e della storia non serve la luce che viene dai grandi trattati del pensiero umano.

Serve l'umiltà e la fedeltà con cui ci facciamo attenti alla Passione di Gesù.

Con questi sentimenti, tutti benedico e al Signore Gesù Crocifisso e Risorto, affido i voti perché da questi incontri inizi un rinnovato impegno di servizio di Dio e dei fratelli.

Torino 14 settembre 1978 nella festa dell'Esaltazione della Croce.

+ Anastasio Ballestrero arcivescovo

Il Segretario Generale, Fratel Umberto Marcato comunica quindi il messaggio del Superiore Generale dell'Istituto dei Fratelli delle Scuole cristiane, Hermano Josè Pablo, impossibilitato a partecipare per un precedente impegno in Spagna.

Il messaggio, che ha destato in tutti i presenti profonda commozione e viva volontà di impegno, è il seguente:

Carissimo Fratelli, carissimi congregati e associati dell'Unione del SS. Crocifisso, carissimi amici

Sono presente tra voi.

Non lo sono fisicamente, perché un grave impegno precedente me lo impedisce, ma lo sono davvero spiritualmente perché questa Giornata è pienamente lasalliana per la sua ispirazione e per i suoi contenuti.

Giornata di adorazione al Crocifisso.

San Giovanni Battista de La Salle non si contenterebbe né della riflessione né dello studio.

Nella Meditazione per il Sabato Santo, dedicata proprio alle Cinque Piaghe di Gesù Cristo, Egli scrive:

« Adorate le cinque Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo e fate attenzione che Egli le ha conservate nel suo sacro Corpo come segni gloriosi della Vittoria che ha riportata sull'Inferno e sul peccato, da cui ha salvato gli uomini con le sue sofferenze e con la sua morte ».

E conclude la meditazione con queste parole:

« Prostratevi spesso davanti a queste Piaghe divine, guardatele come le fonti della vostra Salvezza, mettete la vostra mano nella Piaga del costato con San Tommaso, non tanto per fortificare la vostra fede, quanto per penetrare - se è possibile - fino al cuore di Gesù e per far passare di là nel vostro i sentimenti di una pazienza tutta cristiana, di un intero abbandono, di una perfetta conformità alla volontà di Dio, e per attingervi un coraggio che vi porti a cercare le occasioni di soffrire ».

Se siamo coerenti con la nostra fede, dobbiamo adorare: adorare il mistero di amore nascosto nel Crocifisso, un mistero che ci sbalordisce tanto che spesso non riusciamo a commuoverci.

É troppo al di sopra delle nostre misure!

Ed è così difficile restare in ginocchio e andare al di là di quella tragica immagine … ed essere sconvolti nell'intimo dall'abissale forza dell'amore di un altro mondo, il mondo della Trinità, il mondo della Divinità.

Dobbiamo inginocchiarci a riconoscere la nostra incapacità di comprendere, di fremere, di cambiare davvero.

C'è il rischio che il nostro incontro sia una croce in più nella lista dei nostri convegni e non sia la croce della nostra conversione, o di un passo decisivo sulla via del nostro personale Calvario.

Un Calvario che non possiamo evitare, perché a ognuno è assegnato un Calvario: ma può essere il calvario dei ladroni, se non riusciamo a identificarci col Cristo che termina il suo martirio.

I Fratelli delle Scuole Cristiane sentono che il messaggio del Crocifisso è il centro della loro spiritualità.

É vero che nessun cristiano potrà mai assegnare un posto marginale alla Croce.

Ma se non bastasse lo spirito di adorazione del Fondatore, c'è il nuovo appello di Fratel Teodoreto.

Il 31 maggio 1919 egli riceveva dal Crocifisso la consegna: « Le pie Unioni del SS. Crocifisso siano tutte affidate ai Fratelli delle Scuole Cristiane ».

Fratel Teodoreto è un profeta per tutti i Fratelli del mondo.

Pur nella sua grande umiltà, egli ne aveva coscienza: sentiva che l'Opera doveva dilagare in tutto il mondo e che era affidata totalmente ai Fratelli delle Scuole Cristiane.

Egli è profeta perché ha la missione di portare ai Fratelli quella Adorazione e quell'opera apostolica che Gesù stesso gli ha affidato con la silenziosa mediazione di Fra Leopoldo.

É un profeta soprattutto per i Fratelli di Torino.

Si possono avere dei rimpianti per non aver fatto abbastanza.

Ne dobbiamo e ne dovremo sempre avere.

Non credo sia il caso di insistere tanto su questo tasto: se dobbiamo avere l'umiltà del rincrescimento, dobbiamo avere anche quella speranza, al di là di ogni speranza, che è il frutto immediato della fede nell'Amore, nell'Amore Misericordioso del Crocifisso.

I tempi di Dio sono tempi lunghi.

Mai il Signore ha trovato sulla sua strada la piena corrispondenza.

La desidera ardentemente, ma è paziente e sa attendere.

A noi tocca di stare alla porta col lume acceso, affinché non accada ancora una volta che il Signore passi invano.

L'occasione che stiamo vivendo è veramente eccezionale.

Credo che mai tanta gente abbia potuto contemplare la Sindone.

Mai il volto del Cristo ha potuto raggiungere ogni angolo del mondo con fedeli riproduzioni, ampia documentazione, serio interesse come oggi.

Il Volto che contempliamo spira, con tutta evidenza, nobilita e profonda dolcezza.

Le Piaghe che segnano tutto il corpo del Martire perdono quasi la loro tragica asprezza e ricevono da quel Volto la serenità immortale del sacrificio compiuto.

Forse è un'ora provvidenziale per superare un epidermico senso di rifiuto per la « devozione popolare », le parole ripetute, le immagini tradizionali.

La grandezza di questa devozione è nella adorazione.

Non è una preghiera qualsiasi, è l'introduzione alla contemplazione.

Prepara, ma ha bisogno di preparazione.

Non si può amare questa « Divozione » se non si è disposti ad adorare.

Non solo pensare, meditare, invocare.

Adorare … ossia immergersi nella presenza dell'Uomo-Dio, accettare la comunione totale che è in qualche modo il nostro annullamento, la resa della nostra così limitata e povera umanità al Mistero.

Mistero che ogni aggettivo sciuperebbe, perché è il Mistero assoluto che assorbe ogni altra dimensione misteriosa.

L'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane ama oggi sentirsi qui, in adorazione dinanzi al Crocifisso, in venerazione dinanzi alla Sindone, invocando una rinnovata ispirazione e una nuova forza apostolica.

Non è mai troppo tardi per chi crede nella misericordia divina, come certo non è troppo presto per sentire una speciale responsabilità di fronte al messaggio che nella città della Sindone il Crocifisso ha voluto trasmettere a due umili mistici dei nostri tempi di materialismo e di superficiale attivismo.

Tutti i Fratelli attendono qualche cosa da questo convegno che corona tanti incontri di preghiera, mentre un impressionante pellegrinaggio a questa città dice con il linguaggio di Dio che qui è un centro privilegiato di vita e di misericordia.

E sarà bene anche pensare come trasmettere all'Istituto intero quel messaggio che certamente la Provvidenza ci rivela oggi.

A tutti i partecipanti a questa giornata dico il mio augurio di bene e di grazia, mentre assicuro una speciale preghiera come testimonianza di presenza e di unione.

Un cero sta ardendo nella Chiesa della Casa Generalizia di fronte al grande Crocifisso di legno che tutti i Fratelli ricordano bene.

Vuole essere la muta testimonianza della adorazione lasalliana.

In questo giorno di adorazione il vostro pensiero voli anche là, vicino al centro della Chiesa militante, nel centro del mondo lasalliano, dove le statue dei cinque Santi e Beati lasalliani possono ricordarci le cinque Piaghe del Salvatore.

Signore, Ti adoriamo e Ti chiediamo che ancora una volta da queste Piaghe sgorghi la salvezza.

Fr. José Pablo Basterrechea