Il congresso Eucaristico nazionale di Milano

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Discorso del Papa ai giovani

Durante il Congresso Eucaristico Nazionale celebrato recentemente a Milano il Papa, rivolse la sua parola ai giovani intervenuti e attraverso di loro a tutti i giovani della Chiesa, membri delle varie associazioni cattoliche.

Il discorso fu pronunciato sabato 21 maggio nell'autodromo di Monza, sede del Congresso giovanile.

In quella occasione e cioè in uno dei momenti più salienti della vita ecclesiastica, quali sono i Congressi Eucaristici, le parole del Vicario di Gesù Cristo assumono un valore particolarissimo di direttiva e di sprone che bisogna raccogliere e diffondere e sulle quali è opportuno meditare.

Ne riportiamo dall'Osservatore Romano del 25-24 maggio u.s. la parte centrale, che è valida anche per gli adulti.

In esso è insistente l'esortazione a costruire una società nuova: ne sentiamo tutti la viva necessità e ne abbiamo tutti una parte di responsabilità.

Non ce ne dispensa alcuna difficoltà perché la prima ricostruzione incomincia dal proprio interno e non bisogna dimenticare che ogni opera grande e duratura ha le sue radici nella preghiera.

E chi può dispensarsi dal dovere della preghiera?

E che cosa non può la preghiera umile, fiduciosa, perseverante?

Ascoltiamo il Papa: Di fronte a Cristo, carissimi giovani, non si può rimanere indifferenti!

Non ci troviamo soltanto di fronte ad un Maestro, per quanto illustre, di ideologie a sfondo etico; o di fronte ad un uomo dalla particolare esperienza religiosa; o ad un grande profeta; o ad un uomo privilegiato, in cui vi sia una speciale presenza morale di Dio.

Personalità del genere possono interessarci per qualche tempo nei nostri studi storici, letterari, filosofici o religiosi.

Cristo, per la sua singolare realtà umana e divina, per la missione unica ricevuta dal Padre, coinvolge ed afferra tutta la nostra vicenda umana, perché è il Centro della Storia, il Redentore dell'uomo!

Per questo dico oggi a voi: Cercate con obiettività, con onestà e con coraggio Cristo!

Sforzatevi di conoscerLo a fondo; studiatelo continuamente. Questo vostro costante impegno di approfondimento personale e comunitario dell'Evento-Cristo con la grazia divina è culminato o culminerà nella fede, dono di Dio e risposta personale dell'uomo.

Tale atteggiamento di fede in Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, non è una diminuzione delle vostre esigenze culturali, ma un vero arricchimento ed una esaltazione della vostra sete di conoscenza e della vostra ragione, disponibile alla irruzione della Rivelazione divina.

Con le espressioni dell'apostolo Giovanni mi rivolgo oggi a voi « giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno ». Manifestate la forza incoercibile della vostra giovinezza nella gioia e nel coraggio della fede cristiana, quella fede che produce la vittoria sulle forze del male!

Credete in Cristo! Fidatevi di Cristo! Amate Cristo!

Egli si è incarnato per illuminare la vostra intelligenza con la verità che è Lui stesso!

Per dare alla vostra volontà la forza di compiere il bene e di spezzare le catene della schiavitù del peccato!

Per darvi la capacità esaltante di rivolgervi all'Assoluto, all'Infinito, per chiamarLo con disarmante semplicità: Abbà! Padre!

Questa fede in Cristo deve operare una radicale trasformazione interiore, deve diventare una nuova vita: « Vivere in Cristo! ».

Questa vita in Cristo, animata e fecondata dai Sacramenti, in particolare quelli della Riconciliazione e della Eucaristia, è come un cammino in novità di vita.

Questa vostra unione con Cristo, questa comunione con Lui deve risolversi e concretarsi anche in una comunione con gli altri.

La vostra fede deve diventare una presenza ed una testimonianza nel mondo; deve cioè esprimersi nei vari livelli della vostra quotidianità: dovete vivere da cristiani tutte le dimensioni: quelle familiari, quelle culturali, quelle artistiche, quelle socio-politiche, in una parola tutte le dimensioni umane!

Voi giovani del 1983 siete la nuova generazione, che ha superato ed accantonato il disorientamento di anni fa.

L'epoca della contestazione è superata: appartiene al passato.

Voi - come tutti i giovani - volete portare qualcosa di nuovo, di insolito, di originale, di giovanile nella società; volete trasformarla, non epidermicamente, ma dalle fondamenta.

É questa la « grande speranza », di cui voi giovani credenti in Cristo dovete farvi carico, donando generosamente il vostro contributo di idee, di iniziative, di proposte, di tempo, di sacrifici!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale la vita dell'uomo sia rispettata, salvaguardata, protetta fin dal suo concepimento e in tutte le sue tappe successive!

Sia ascoltato il gemito di tanti innocenti, precocemente eliminati!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale i bambini ed i poveri non muoiano letteralmente di fame, mentre le nazioni opulente gettano scandalosamente gli avanzi dei loro lauti banchetti!

Aiutate a costruire una nuova società, nella quale il pubblico denaro venga devoluto non per la corsa agli armamenti, ma per il progresso sociale dei cittadini, per il loro benessere economico, per la loro salute, per la loro istruzione!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale, il pluralismo delle idee e delle concezioni sia realmente ammesso e rispettato, perché non succeda che chi ha in mano la forza si creda in diritto di fare scomparire o elimini occultamente quanti non sono allineati con la ideologia del potere!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale la sua continua trasformazione non sia affidata all'utopia del terrorismo e della rivoluzione violenta; la violenza - psicologica o fisica - provoca solo lacerazioni, morte, lutti, lacrime!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale i giovani vostri coetanei non siano costretti a cercare nella droga l'illusione della felicità; la droga uccide la giovinezza e i suoi ideali!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale anche coloro che non possono più produrre o consumare secondo le leggi inesorabili della odierna economia consumistica, siano rispettati, protetti da leggi adeguate alla dignità della persona umana!

Aiutate a costruire una società nuova, nella quale risplenda e si realizzi la giustizia, la verità, l'amore, la solidarietà, il servizio!

In un mondo che lentamente sembra soccombere alla tentazione dell'indifferentismo, del nichilismo, del materialismo teorico e pratico, della disperazione, voi giovani dovrete essere gli annunciatori, i realizzatori e i testimoni della speranza cristiana, senza paure, senza turbamenti, adorando il Signore, Cristo, nei vostri cuori - come raccomanda San Pietro - pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi.

In tal modo la vostra vita sarà veramente comunione con Cristo e comunione con i fratelli!