Casa di Carità Arti e Mestieri

B233-A4

Relazione dell'attività formativa svolta nell'anno 1982-83 e parte 1983-84

Dati statistici

  Torino Grugliasco Totale
Corsi Diurni
Corsi 17 10 27
Allievi iscritti 378 217 595
Allievi qualificati corsi biennali 95 68 163
Allievi qualificati corsi triennali 100 54 154
Corsi Preserali
Corsi 12 4 16
Allievi iscritti 303 101 404
Allievi qualificati 92 36 128

Attività formativa

La formazione professionale dei giovani e dei lavoratori che è l'obiettivo di tutta l'attività della Casa di Carità è stata raggiunta anche quest'anno con l'insegnamento tecnico-pratico, sempre in fase di miglioramento, grazie alla sperimentazione, congiuntamente a forme più dirette di formazione cristiana quali l'insegnamento della dottrina cristiana, proposte agli allievi di partecipazioni a momenti di preghiere.

Gli allievi sono frastornati dall'ambiente sociale, che certo non offre loro esempio di serietà di vita.

Si devono aggiungere le difficoltà occupazionali, e le conseguenti difficoltà economiche e si ha la situazione in cui deve operare la Casa di Carità.

In questo contesto di situazioni la Casa di Carità svolge la sua missione, oggi forse più difficile ma più necessaria.

Da parte degli allievi vi è stato il solito impegno di studio e una più consapevole adesione alla proposta formativa.

Anche dalle famiglie ci giungono segni espliciti di riconoscimento e di riconoscenza per l'opera formativa della Casa di Carità svolta per i loro figli.

Visita dell'Assessore Ing. Tapparo

Il giorno 2 dicembre abbiamo avuto alla Casa di Carità la visita del nuovo Assessore alla Regione Piemonte per il Lavoro e la Formazione Professionale, a cui furono fatti vedere i programmi, gli elaborati, e materiale didattico vario, relativo ai corsi in svolgimento.

Egli ha fatto una rapida visita ai laboratori meccanici, elettromeccanici, idraulica, pneumatica e al collaudo dove gli è stato illustrato il metodo di valutazione degli elaborati.

Al Centro di Calcolo gli fu illustrato l'uso didattico dell'elaboratore anche da parte degli allievi mediante compilazione di schede per tests ed esercitazioni.

La visita si è conclusa in Presidenza dove il dr. Conti ha fatto presenti le esigenze di una valida organizzazione della formazione professionale da parte della Regione Piemonte osservando come la Casa di Carità abbia sempre dato la propria collaborazione sia sul piano regionale che nazionale per questo settore così importante soprattutto per i giovani, e non particolaristico della Casa di Carità stessa.

L'Assessore, con i suoi funzionari, ha manifestato il proprio compiacimento per quanto aveva constatato nella visita, ha detto che la Casa di Carità gli era già nota precedentemente, e ha manifestato l'intenzione di fare una riunione seminariale della Regione con alcuni Enti di quelli più validamente significativi, per una presa di visione insieme di problemi vari, connessi anche alla formazione professionale di 2° livello, il dr. Conti gli ha pure fatto un accenno circa la rinnovazione del nuovo contratto di lavoro nazionale, rilevando l'esigenza che esso sia tale da permettere anche agli Enti privati di esprimere le loro valenze nella pluralità e quindi l'esigenza di superare quelle forme assembleari che non rendano il meglio e che sono senza responsabilità nella loro azione.

Da parte nostra abbiamo confermato la nostra disponibilità di collaborazione relativamente ai vari problemi connessi alla formazione professionale, come d'altronde abbiamo fatto sinora.

L'Assessore ha detto di aver rilevato l'esigenza per il nostro Centro di un rinnovo del parco macchine per quelle più obsolete, e che pertanto si sarebbe interessato per la costituzione di un fondo speciale a questo scopo.

Riteniamo positivo l'esito di questa visita, da noi non richiesta, e confidiamo in successivi incontri che riteniamo utili per ambedue le parti.

Attività didattica: sperimentazione - Settore Meccanico

Con l'anno formativo 1982/83 si è concluso il ciclo di sperimentazione degli iter previsti « Progetto fasce di mansioni e funzioni professionali omogenee » per il settore meccanico.

Tale lavoro ha impegnato il Collegio docenti, articolato nelle Commissioni degli Insegnanti di teoria e nelle Commissioni degli Insegnanti di teoria e nelle Commissioni degli Insegnanti tecnico-pratici ( esercitazioni di officina ) in ben 119 per i primi e 240 per i secondi, preparate dagli stessi insegnanti per un rilevante numero di ore.

L'articolazione, il livello, i contenuti degli esami finali e - i conseguenti criteri di valutazione sono stati studiati e definiti da una Commissione Regionale di cui faceva parte la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Nei corsi tradizionali di qualifica occorre segnalare l'introduzione, nei corsi per Aggiustatori Montatori del 3° anno, di esercitazioni di oleodinamica, rese possibili dalla realizzazione di banchi oleodinamici studiati e progettati dai docenti stessi.

Come Ente si è proceduto a studiare e a definire in prima approssimazione i profili professionali delle posizioni di lavoro corrispondenti al livello D, cioè il montatore-manutenlore su sistemi meccanici ed elettrofiuidici, l'attrezzista-stampista, l'operatore su macchine utensili tradizionali e a C.N.C. Questo studio che è di competenza dell'Ente ha impegnato a sua volta il dr. Conti con un gruppo scelto di operatori per numerose riunioni.

In attesa di riprendere la collaborazione con la Regione Piemonte per la definizione del livello D, si è proceduto all'impostazione del terzo anno di specializzazione operando sostanziali revisioni dei programmi e organizzando interventi specifici di formazione con permanenza ( mediamente di 200 ore ) degli allievi presso l'ISVOR-FIAT.

Una convenzione tra Ente e Fiat regola questo rapporto che si configura come attività assimilabile a tutti gli effetti ad uso stage.

Settore Elettromeccanico

La Casa di Carità fa parte di una Commissione istituita dalla Regione Piemonte per la ricerca relativa alla definizione della guida curricolare per il settore elettromeccanico.

Il lavoro, che ha comportato una rilevante parte di ricerca sul campo presso aziende significative e una successiva fase pure molto impegnativa di elaborazione e di costruzione delle figure professionali di riferimento per l'organizzazione dell'iter formativo, ha portato a ottenere un documento di prima approssimazione.

Rispetto a questo documento è iniziata alla Casa di Carità la fase di sperimentazione sugli allievi del 1° ciclo, mentre contestualmente prosegue in sede di Commissione Regionale l'elaborazione più specifica, in termini di obiettivi di attività e conoscenze, del documento stesso.

Si è anche partecipato ad incontri e seminar! per confrontare la nostra proposta con quanto elaborato dalla Regione Liguria.

Si è inoltre provveduto a studiare le figure professionali relative al livello D ( Montatore manutentore di sistemi elettro-elettronici ) e a rivedere di conseguenza l'impostazione dei programmi.

Le apparecchiature del reparto elettronico ormai decisamente obsolete sono state eliminate e si è proceduto alla sostituzione con l'acquisto di componenti tecnologicamente attuali.

Corsi aggiornamento A.S. 1982-83

Coerentemente con quanto proposto in sede di Collegio dei Docenti e con lo sviluppo e il potenziamento dell'attività didattica è proseguito l'aggiornamento dei docenti teorici e pratici.

Tale aggiornamento ha avuto pertanto quali assi portanti le tematiche già presentate.

In particolare sono stati temi di aggiornamento:

- la pneumatica, la pneumologica, l'oleodinamica per gli insegnanti teorici, e pratici delle qualifiche meccaniche al banco;

- la tecnologia delle macchine a Controllo Numerico e le tecniche di programmazione manuale per gli insegnanti teorici e pratici delle qualifiche meccaniche alle macchine utensili;

- l'elettronica industriale con principi di automazione per gli insegnanti teorici e pratici della qualifica elettromeccanici;

- la logica matematica per gli insegnanti teorici di matematica e fisica.

I corsi sono stati 7, i partecipanti n° 64 con mediamente 2 ore di svolgimento settimanale.

Relazione attività ACEF 1982-83

L'ACEF,1, che raggruppa tutti gli Enti di ispirazione cristiana del Piemonte, ha nel corso dell'anno 1982-83, svolto essenzialmente una azione di approfondimento e di proposta di modifiche legislative sia nei confronti del disegno di legge di riforma della scuola secondaria superiore sia nei confronti di proposte fatte dalla Regione.

Circa la riforma della Scuola Secondaria Superiore, su proposta di Monsignor Giachetti che ha personalmente partecipato alla riunione, ha provveduto a far pervenire alla C.E.I. un documento nel quale si affermava che, introducendo il ciclo corto, si venivano a compromettere tutte le specificità di intervento organizzato nel campo della formazione professionale riducendolo sostanzialmente ad un fatto scolastico e comprimendo gli spazi extra scolastici della formazione professionale come se essa non dovesse avere suoi obiettivi specifici, una sua funzione propria, una sua logica formativa e perciò una sua specifica organizzazione ed un suo specifico modo di interagire nel vasto mondo delle attività lavorative e quindi un suo ruolo specifico nella società e nel quadro della programmazione sociale ed economica.

Nei confronti della Regione dopo aver seguito con attenzione l'evoluzione della sua lunga crisi politica l'ACEF ha potuto avere il suo primo contatto formale con il nuovo Assessore, il socialista G. Carlo Tapparo, solo a settembre.

L'incontro propiziato dal consigliere regionale Villa, aveva come obiettivo la contestazione di un protocollo d'intesa firmato dall'Assessore precedente con le 00. SS. senza aver sentito gli Enti così come invece prevede la Convenzione Ente-Regione.

Le contestazioni sollevate vertevano, oltre che su alcuni specifici contenuti nel protocollo quali l'aggiornamento del personale, le ore a disposizione, il lavoro straordinario ecc …, essenzialmente a mettere in discussione il metodo seguito facendo presente che gli Enti, essendo titolari del rapporto di lavoro e firmatari del C.C.N.L., non potevano accettare che le interpretazioni date a quest'ultimo fossero fatte scavalcando gli Enti stessi.

Si invitava, pertanto, l'Assessore a trovare una sede opportuna affinché tutte le componenti firmatarie del contralto potessero essere rappresentate adeguatamente.

Nello stesso incontro si sollecitava, inoltre, l'Assessore a procedere alla definizione del corso di specializzazione conseguente alla nuova progettazione dei curriculum formativi ed alla definizione dello stage così come previsto dalla Legge Quadro n° 845.

L'ACEF, infine, ribadiva al nuovo Assessore la sua disponibilità ad una collaborazione attiva con la Regione mettendo a disposizione tutto il suo patrimonio ideale e la sua esperienza per far sì che la Formazione Professionale costituisca veramente un efficace servizio per i giovani e per i lavoratori, specie in questo momento di crisi occupazionale e di ristrutturazione industriale, dichiarandosi inoltre disponibile a collaborare per la definizione della nuova legge sull'apprendistato che la Regione sta sperimentando.

Visita del Superiore Generale Fr. Pablo Basterrechea e del Consiglio Generalizio del'Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane

In occasione della visita alle varie Case dell'Istituto il Superiore, in data 17 marzo. 1983, ha pure effettuato la visita alla Casa dì Carità di Torino e di Grugliasco, dove collaborano con i Catechisti un gruppo di Fratelli.

In detta circostanza, presenti i Superiori della Provincia religiosa, del Catechisti e di vari collaboratori e insegnanti della Casa di Carità, il Presidente della Unione Catechisti, dr. Conti, ha svolto una relazione sul Messaggio del Fr. Teodoreto e sulle Opere da esso suscitate, fra le quali la Casa di Carità Arti e Mestieri.

Il Superiore ed i Consiglieri, dopo aver risposto alle domande rivolte loro da alcuni insegnanti, hanno ringraziato per le notizie ricevute ed espresso il loro apprezzamento e incoraggiamento a proseguire nell'attività educativa in atto alla Casa di Carità, che opera nello spirito lasalliano a favore dei giovani lavoratori.

Analogo incontro è avvenuto alla Sezione di Grugliasco, presente la Comunità locale dei Fratelli e vari Catechisti con gli operatori del Centro.

Il Card. Anastasio Ballestrero, Arcivescovo di Torino e Presidente della C.E.I., in occasione della visita pastorale alle Parrocchie di Grugliasco, ha pure voluto visitare le Opere cattoliche locali, e fra di esse la Sezione di Grugliasco della Casa di Carità.

L'incontro è avvenuto nel salone-teatro con la partecipazione degli allievi ed insegnanti e, dopo la presentazione del Direttore Generale dr. Conti, il Cardinale ha colloquiato con gli insegnanti ed allievi sul tema della formazione professionale.

Ha concluso la visita ricordando gli orientamenti sociali della Chiesa, incoraggiando i giovani ad avere fiducia in loro stessi e nella loro formazione professionale, ed ha ricordato Fr. Teodoreto, promotore della Casa di Carità, da Lui personalmente conosciuto.

Il Presidente ( Geom. F. Fonti )


1 Associazione Cattolica Enti Formazione.