Pensieri del Venerabile Fratel Teodoreto

B254-A7

Amore di Dio*

1. Dio è Padre: è il dogma fondamentale che tutti gli altri presuppongono, dogma che lascia confusa la ragione, ma rapisce la fede ed entusiasma le anime sante.

2. L'amore si dimostra con i fatti.

Facciamo le nostre piccole azioni per amore del Signore, accompagnandole con l'offerta generosa di tutti i nostri fastidi.

3. Per imparare a leggere bisogna leggere, per imparare a scrivere bisogna scrivere; per imparare ad amare bisogna far atti di amore.

4. È ai piccoli e agli umili che lo Spirito Santo rivela i suoi segreti, è ai cuori puri che fa sentire le sue dolci attrattive.

Qui a poco serve la scienza.

L'azione così sottile dello Spirito divino sfugge all'analisi della ragione umana.

Il suo soffio è impercettibile e nessuno sa donde venga e dove vada, se non l'anima umile che ne esperimenta la dolce influenza.

Amore a Gesù Crocifisso

5. Voi siete del Crocifisso, e il Crocifisso è vostro!

6. Gesù Crocifisso è il libro della vita; prendiamolo ogni giorno e meditiamolo: ci insegnerà ogni verità.

7. Non andate a riposo senza aver baciato il Crocifisso e senza avergli domandato perdono.

8. Dobbiamo contemplare ogni giorno il Crocifisso e amare molto le anime.

9. Amiamo il Santissimo Crocifisso e diffondiamo la sua Divozione, come se non avessimo altro pensiero.

10. Voi dovete avere una caratteristica devozione a Gesù Crocifisso: divozione di amore, perché l'amore è luce, forza, vita.

Amore coltivato, amore domandato.

11. Chi si aggrappa alla « Croce », non fa naufragio.

Se l'« interno » è fatto, l'esterno verrà …

Con la pazienza si abbatteranno tutte le difficoltà.

12. Raddoppiarne il nostro zelo per la propagazione della Divozione e specialmente uniamoci, ogni giorno più, con l'amore al nostro amabilissimo Signore Gesù Crocifisso e Sacramentato per nostro amore.

13. La crisi attuale, crisi morale e religiosa, male delle anime, conduce a meglio capire la Redenzione e il mistero della Croce.

Eucaristia

14. Benediciamo questo divino Amico che ogni giorno vuoi venire a visitarci, a nutrirci con la sua propria sostanza, a stringerci nell'abbraccio del suo amore, darci un 'anticipazione delle gioie celesti, spegnere nel nostro corpo il fuoco della concupiscenza, accendere dei vivi desideri di castità e di purezza verginale, infonderci la forza di continuare ogni giorno coraggiosamente la strada spesso monotona e talvolta dolorosa del dovere.

15. Facciamo la visita al SS. Sacramento perché nostro Signore ha diritto a tutti i nostri riguardi: noi abbiamo il dovere di amarlo.

Seguire Gesù

16. Gesù Cristo è la via, la sola via, per andare a Dio; e « senza di Lui non possiamo fare nulla » ( Gv 15,5 ).

Non vi è altro fondamento, per la nostra santità, che quello stesso che Dio ha stabilito, vale a dire l'unione a Gesù Cristo.

Dobbiamo comprendere che non saremo santi che nella misura stessa in cui la vita di Gesù Cristo sarà in noi.

17. Il diavolo ha nel mondo i suoi seguaci, e non li troverà Gesù Cristo?

Egli ha stabilito di conquistare il mondo; se Lo aiuteremo, bene; se no, chiamerà altri.

18. Tutte le dottrine economiche che non hanno in Gesù Cristo il loro appoggio o che ne prescindono, rovinano l'una dopo l'altra e tendono a ricondurre la società alla schiavitù o all'anarchia.

Amore all'Immacolata

19. Ricordiamoci sovente della Santissima Vergine ai piedi della Croce, col Cuore trapassato dalla spada del dolore, e ripetiamo con fervore: « Vergine dolorosissima, prega per noi! ».

20. La SS. Vergine ha un posto incomparabile nel sacrificio della Croce, non solo perché Ella è la prima dei redenti e redenta in un modo più sublime, ma perché nella redenzione Ella stessa vi ha un ufficio provvidenziale, unico, che ne fa la confidente e l'aiutante del piano divino e la Corredentrice.

Santità di vita

21. Sia la santità l'unico nostro scopo: chiediamo a Dio le grazie e le virtù di cui abbiamo bisogno, siamo fervorosi e allora conosceremo quanto sia dolce e soave servire Dio nella santa religione.

22. Quanto è bello vedere tante persone consacrare a Dio tutto, tutto!

23. La conformità alla volontà di Dio ci santifica perché unisce la nostra volontà, e quindi pure le altre nostre facoltà, a Colui che è la fonte di ogni santità.

24. Il nostro unico intento sia il piacere a Gesù, e solo a Lui; la carità e l'umiltà aiuteranno a fare grandi progressi nella perfezione.

25. Facciamoci santi: preghiamo il Signore che ci renda tali, perché da noi possiamo solo fare il male.

Oh! sì, con la santità si trovano tutte le qualità, tutte le doti di cui si ha bisogno.

Pensiamo a farci santi e il Signore penserà al rimanente.

26. Iddio ci vuole santi! che importerebbe a noi l'aver lasciato il mondo se non ci facciamo santi?

Spirito di fede e pace interiore

27. Vedere con gli occhi di Dio.

Fare tutto per Iddio, prendere tutto da Dio.

Queste cose si capiscono con la meditazione.

28. Servi Dio con pace e con pietà: ricordati che il nostro Dio è il Dio della pace.

29. Bisogna sempre essere contenti, qualunque cosa capiti.

Mettere tutto nei Cuori di Gesù e di Maria ed allora non avremo più noi da pensarci, penseranno Loro a tutto.

30. Guardata con gli occhi della fede, la vita è bella: bisogna mantenersi tranquilli, non affrettarsi ne affliggersi mai di niente; mettere tutto nelle mani del Signore … Lui farà il resto … noi abbiamo fatto umanamente quello che si è potuto.

31. Non c'è nulla di più perfetto e che ottenga maggior pace e tranquillità di spirito quanto l'esecuzione perfetta della divina Volontà.

Fiducia in Dio

32. Dio da l'ispirazione e la vocazione adatta ai bisogni, secondo le necessità dei tempi.

33. In ogni opera il Signore fa vedere il granello ma non la pianta.

Il tempo ha il suo valore ed il suo limite.

Il Signore non rifiuta gli operai; vuole salvare gli uomini, le anime con le anime.

Armarsi di costanza, tirarla a lungo, fino a che è possibile sempre lavorare; se poi non si riesce, si fa un 'altra provvista di preghiere e di costanza, fino a che il Signore manifesti la Sua Volontà.

Direzione spirituale

34. È bene stare alle direttive di chi rappresenta Dio: e chi rappresenta Dio per le anime è il Direttore Spirituale.

Ubbidienza sempre, e vedere sempre in Lui il Signore; la sua parola è la parola di Dio; tutto quello che ordina via via, sono ordini di Dio; le sue precauzioni sono precauzioni di Dio.

Il Direttore Spirituale basta; a volte cercare di più è tentare Dio; bisogna stare tranquilli senza timore e mantenersi allegri …

Virtù morali

35. Andare per gradi e avere pazienza se non possiamo ottenere subito la virtù.

Dobbiamo avere fiducia, usando anche i mezzi naturali.

36. Dobbiamo farci coraggio e mai lasciarci abbattere dalle difficoltà.

37. Il primo nemico da combattere sta dentro di noi.

Incominciamo a far buoni noi stessi, per poter far buoni gli altri.

38. C'è la tendenza al facile: bisogna reagire per non essere travolti.

39. Oh, quanto spesso accade che non si conosca il pregio delle cose, se non quando più non si hanno!

Umiltà

40. Facciamo in modo che Gesù venga a nascere nel nostro cuore, vi cresca e divenga grande in amore.

Che lezione d'umiltà ci da il buon Gesù!

41. Chiediamo al Signore la virtù dell'umiltà che è la base indispensabile del la vera santità, e mettiamoci a praticarla in tutte le circostanze.

Ascesi interiore nella sofferenza

42. La sofferenza rischiara lo spirito.

Quante cose ignorano e non saranno mai capaci di capire quelli che non hanno sofferto.

43. Le ore di prova sono ore di grazia, visite del Signore: esse fanno riconoscere Dio.

44. La sofferenza da alla vita il suo senso, il suo carattere serio, austero, penitente, cioè il suo carattere vero.

Essa conferma la fede nei destini eterni e ne accresce il desiderio.

45. Il soffrire passa presto, l'aver sofferto per amore di Dio resta in eterno.

Spirito di zelo e amore del prossimo

46. Si sappia che l'unica nostra ambizione è di diffondere il bene.

47. Date il vostro cuore: che il mondo indifferente ed ostile sappia che voi lo amate, che vivete per il suo bene.

Il cuore apre le porte rimaste chiuse, per mezzo delle spinte vigorose della convinzione.

Dove ha attinto il Cristianesimo la potenza con la quale ha trionfato del mondo, se non nella forza del suo amore?

48. Date, nella misura del possibile, i vostri stessi beni: le anime valgono un prezzo infinito, ed in confronto alle medesime tutto è vile.

49. Circondiamo ogni creatura con la nostra ardente carità.

50. Nella necessità, date la vostra stessa vita: non temete di imitare l'eroismo di quei valorosi e di quelle valorose che vanno lontano a sacrificarsi per le povere anime derelitte.

Tutta la nostra esistenza sia profumata dalla divina Carità.

Il nostro ideale consista nel fare il bene attorno a noi, nel lo spenderci, nel sacrificarci per gli altri, nel dimenticare noi stessi.

Amore dei genitori per i figli

51. Gli sposi procurino di amare i figli nel Signore, ricordandosi che essi sono più di Dio che non dei genitori ai quali Egli li ha affidati perché ne avessero cura.

Essi non devono trascurare le necessità del corpo, ma vegliare molto più a quelle dell'anima.

Tutto, in essi, esempio, autorità, tenerezza, ecc. deve portare i figli a rendere a Dio ciò che Gli devono, e che la carità divina corregga ciò che l'amore naturale per i figli può avere di difettoso e di imperfetto.

Così dicasi, con la dovuta proporzione, per le relazioni di altri gradi di parentela.

Amore dei figli per i genitori

52. Il rispetto, l'obbedienza, la pietà filiale sono i principali doveri che i figli devono compiere verso i genitori.

Non vi saranno mai ragioni che possano dispensare da tali doveri, quando vedessimo in essi dei difetti e dei vizi gravi, quando non avessero per noi i sentimenti che dovrebbero avere, e non avessero che modi duri e irritanti, che esigessero da noi dei servizi penosi; tutto ciò non deve alterare in noi a loro riguardo i nostri sentimenti di rispetto, ma deve anzi essere un motivo di più per penetrarcene profondamente e per darne loro in ogni occasione delle prove sincere.

53. Noi dobbiamo vedere nei genitori quelli dei quali Dio si è servito per darci l'essere e tutti gli altri beni che provengono da tale primo beneficio; che ci rappresentano Lui, avendoli rivestiti della sua autorità su di noi nell'ordine naturale, e perciò vuole che siano i primi verso i quali dobbiamo compiere il debito della riconoscenza che abbiamo verso Lui stesso.

Dobbiamo assisterà in tutte le loro necessità, prevenirli in tutto, sopportare le loro infermità.

L'età nostra non ci dispensa da tali obblighi e la carità deve fortificare in noi i diritti della natura senza lasciarcene le debolezze.

Catechesi

54. Cercate di farvi apostoli; ve lo dico in nome di Gesù Cristo.

Saremo premiati perché abbiamo spezzato il pane della fede ai ragazzi.

Anche un solo catechismo ha un merito grandissimo.

55. Specialmente voi, giovani, non accontentatevi di godere Dio; la vita circola più abbondante, più potente in voi e secondo la legge di ogni vita essa deve passare più largamente ai diseredati di questo mondo.

56. Date largamente il vostro spirito: se avete un nobile ideale, fatene parte e non rifiutate il pane della verità a coloro che, alla vostra porta, basisco no di fame.

Catechesi per i lavoratori

57. Datevi in ogni occasione, e specialmente ai più infelici, ai più poveri: datevi alla classe operaia che è allontanata da Dio.

Mostratele il vostro cuore pieno di carità e riconducetela a Dio sorgente unica e sempre ricca di amore e di benefici per gli uomini.

Andate però con un affetto illuminato da una soda e capace cultura che faccia conoscere i mali da curare e il modo con cui vanno curati.

Catechesi familiare

58. La lettura del Vangelo, il farlo conoscere e vivere, il diffonderlo è oggetto della propaganda delle anime scelte.

Quale vantaggio religioso si ricaverebbe dal fare penetrare il Vangelo e le vite dei Santi nelle famiglie!

Unione Catechisti

59. Tutto ci dice che andiamo verso tempi nei quali staranno in piedi solamente gli uomini tetragoni nella fede e nella morale: è dunque tempo di coltivare questa Unione che ci è offerta da N.S. Gesù Cristo per formare dei giovani pronti a dare la vita per Gesù stesso.

Il Venerabile fratel Teodoreto con i Catechisti nel campeggio in Val Soana, a Ronco Canavese nel 1946.

A fianco dell'Arcivescovo di Torino, Cardinal Maurilio Fossati, negli esercizi del 1949,
dopo l'erezione dell'Unione a Istituto secolare.


* Le titolazioni dei pensieri non sono dell'Autore ( V. M. )