Spiritualità dell'Unione

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Ideale "cristico" e "cristiformante"

La spiritualità dell'Unione è strettamente conseguente alle circostanze e agli incontri che condussero Fr. Teodoreto all'idea originaria dell'Unione, all'ambiente lasalliano dove nacque, alla fedeltà di Fr. Teodoreto al santo patriarca de La Salle.

L'incontro con Fra Leopoldo e tutto quanto ne derivò fu per confermare ogni cosa e riaffermare in ciò che concerneva l'Unione il carattere fortemente "cristico" e "cristiformante" dell'ideale di vita e di apostolato lasalliano.

Dalle piaghe di Gesù

"L'Unione ebbe un periodo di formazione intima, durante la quale attinse la vita sul Calvario dalle Sacratissime Piaghe di Gesù Crocifisso, per tramite della SS.ma Vergine, sua Protettrice e Madre."

È la testimonianza del Fratello Teodoreto.

Secondo l'orientamento di S. G. B. de La Salle

Anche in questo il Fratello Teodoreto si dimostra discepolo di San Giov. Batt. de La Salle, come lo confermano le parole autorevoli del Superiore Generale Frère Athanase Emile contenute nella Circolare del 19 marzo 1949, dedicata interamente all'Unione.

"È vicino al Salvatore in croce e nelle sue piaghe sanguinanti che S. Giovanni Battista de La Salle vuole che noi cerchiamo luce e coraggio, quando si tratta di combattere contro le passioni ( 28 med. ), o forza nelle difficoltà e nelle afflizioni ( 165 ), o spirito di riparazione ( 152 ), o somiglianza con Gesù ( 165 e 173 )".

"Per le sue Piaghe siamo stati guariti" ( Is 53,5; 1 Pt 2,24-25 ).

Piaghe attraverso le quali Cristo ha versato tutto il suo Sangue, Piaghe che permangono glorificate nella sua Resurrezione, segno eterno del suo amore per il Padre e per ciascuno di noi.

Verso l'umanità piagata di Gesù

L'orientamento inferiore assunto sin dagli inizi dai membri dell'Unione, unitamente con la Vergine Dolorosissima, è verso l'umanità piagata del Redentore universale, per contemplarvi il volto di Dio, per penetrare nel mistero pasquale del Signore, mistero d'amore e di risurrezione, per attingervi gratitudine, perdono, amore, fecondità gioiosa nella loro condizione di laici secolari, per trame luce e discernimento circa l'azione creativa e salvifica di Dio nell'uomo, nella società, nella storia, nella propria vita personale.

Per aprire a Cristo la loro realtà di uomini attraverso le sue Piaghe, sanguinanti e gloriose, a Cristo che dall'alto della croce e nella gloria della risurrezione attira a sé tutti gli uomini e rinnova tutte le cose.

Intimità del Crocifisso nello Spirito, con Maria

Per Fr. Teodoreto le "sacratissime Piaghe" del Signore sono la porta aperta per entrare nella sua intimità, nel suo mistero d'amore e di salvezza.

È lo Spirito promesso dal Signore nell'imminenza del suo sacrificio ed emesso una prima volta sulla Croce, che guida ogni cosa.

È Colei che ci è stata data come Madre ai piedi della Croce che è di esempio e ci assiste.

Centralità di Cristo

Ciò che è nato tramite il Fratello Teodoreto sollecita i Catechisti a meglio approfondire la centralità di Cristo, il Crocifisso Risorto, nel piano della salvezza, per la loro contemplazione dell'amore, cioè di Dio Uno e Trino, per animarsi nel servizio dell'uomo, dei giovani, dei poveri, mediante la loro missione catechistico-educativa.

Per essere come un prolungamento di Lui in ogni ambiente.

Perciò ai Catechisti consacrati si richiede di rendersi sempre più consapevoli su che cosa comprenda il dono totale di se stessi a Dio e con lui ai fratelli mediante il lavoro, la famiglia, la società, la cultura, il mondo, mediante la pratica dei consigli evangelici per partecipare al mondo la castità di Cristo, la povertà e l'obbedienza di Cristo.

Ai Catechisti sposati si richiede in particolare l'impegno di vivere il matrimonio e la famiglia nel mistero pasquale di Cristo, alla luce dell'amore di Gesù per la sua Chiesa.

Operando nel mondo

Ancora, ai Catechisti è richiesto di rendersi sempre più consapevoli del come si possa e si debba in Cristo, il Crocifisso Risorto, percorrere il cammino dell'amore dall'interno dei problemi dell'uomo comune, dall'interno del mondo con le sue conquiste e le sue sconfitte, con le sue angosce e le sue speranze, con le sue contraddizioni, pur nella ricerca della solidarietà universale.

Un mondo, il nostro, costituito in autonomia non perché neghi Dio o si contrapponga a Lui o perché legittimi la sua indifferenza verso ogni ulteriorità, verso la trascendenza, ma affinché, nella libertà, riconosca in Dio il suo fondamento e il suo riferimento ultimo, per la pienezza della sua identità e per il suo radicale rinnovamento.

Un mondo insomma in cui, nel profondo, si esercita costantemente l'azione salvifica del Redentore universale.

Nuova evangelizzazione

L'eredità lasciata dal Fratello Teodoreto stimola i Catechisti ad approfondire motivazioni e metodi con cui concorrere alla "nuova evangelizzazione" intesa a riaffermare nelle menti e nei cuori degli uomini che il Cristo, il Crocifisso Risorto, è realmente "l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine'" ( Ap 22,12 ).

Fr. Teodoreto ha impiegato tutte le sue energie per raggiungere la santità, fine essenziale della sua vita religiosa