Praticare e divulgare oggi l' Adorazione a Gesú Crocifisso

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1. Il messaggio del ven. fr. Teodoreto

Non posso nascondere l'emozione di trovarmi di fronte a un folto gruppo di Fratelli delle Scuole Cristiane, nel quale intravedo pur sempre i miei maestri, essendo loro ex allievo.

Se inizio con questa nota personale, é perché il mio ruolo qui non può essere che quello di chi recita una lezione che dovrebbe avere appreso appunto da un Fratello delle Scuole Cristiane, precisamente dal ven. fr. Teodoreto.

A voi giudicare se questa mia recita possa almeno riscuotere la sufficienza.

In effetti il messaggio di fr. Teodoreto, che molti dei presenti hanno avuto il privilegio di conoscere personalmente, si articola essenzialmente in tre punti:

- l'Adorazione a Gesù Crocifisso;

- l'istituzione dell'Unione Catechisti;

- la realizzazione della Casa di Carità Arti e Mestieri.

Ci soffermiamo sul primo di questi tre punti, osservando comunque sin d'ora che tutti sono tra loro connessi e interdipendenti, dato in ognuno sono impliciti gli altri due.

Basti considerare che la Casa di Carità presuppone ed é espressione dell'apostolato catechistico in questo particolare momento storico, e che l'Unione Catechisti trova il suo fondamento e il suo obiettivo apostolico nella Adorazione a Gesù Crocifisso.

2. La Crocifissione, culmine della perfezione morale di Gesù

Ma venendo più da vicino a parlare dell'Adorazione, occorre che affrontiamo questo tema in una visuale « secolare », ossia interpellandoci su come essa sia da presentare efficacemente all'uomo d'oggi, più specificatamente al giovane d'oggi, e pertanto quale sia il metodo più efficace per una sua penetrazione nel costume e nella coscienza contemporanea.

Invero parlando a religiosi educatori e maestri, non penso di dovermi soffermare sugli aspetti teologici e spirituali dell'Adorazione a Gesù Crocifisso.

Sappiamo che sotto queste visuali la crocifissione rappresenta il momento, anzi il compimento della perfezione morale di Gesù.

La perfezione da divinità é sostanziale a Gesù, in quanto é il Verbo di Dio incarnato, per cui la sua persona é divina.

Ma sotto l'aspetto esistenziale, cioé attinente al suo comportamento morale, e pertanto alla sua umanità, il culmine della perfezione avviene nella sua passione, cui Egli si é liberamente sottoposto per compiere la volontà del Padre, e per dimostrare al mondo quanto Egli ami il Padre.

Ed attesta altresì quanto ami gli uomini, avendo preferito soccombere alla cattura, alla condanna, alla tortura e alla morte, piuttosto che salvarsi, liberandosi da essi con una legione di Angeli, come poteva essere suo diritto.

Tutto questo lo sappiamo, ma si tratta di esaminare quale sia il metodo più valido per comunicare e far recepire tali verità all'uomo e al giovane degli anni 2000.

3. La formula dell' « Adorazione » facilita la comprensione dell'amore di Gesù

Ritengo che la preghiera dell'Adorazione a Gesù Crocifisso, specie nel testo aggiornato e nell'impostazione tipografica adottata con le riproduzioni della Sindone e del quadro del Crocifisso secondo la visione di fra Leopoldo, può essere di aiuto per tale comunicazione.

A ben considerare la preghiera nel suo insieme, l'elemento conduttore é quello dell'amore, che trascende la compassione per i dolori del Crocifisso, e motiva il pentimento per i peccati.

Le piaghe di Gesù sono contemplate ad una ad una per una esigenza di amore, così come farebbe una madre - come appunto ha fatto la Madonna - al cospetto del figlio sofferente, che non si limita certamente ad una visione d'insieme, ma cerca di rendersi partecipe dei singoli dolori del figlio.

In questo atteggiamento la stessa partecipazione alle sofferenze del Crocifisso si presenta nella prospettiva della vita, e non della morte, poiché l'amore di Gesù ci ha dato appunto la vita.

Per questo motivo la dicitura dell'Adorazione vede aggiunto il termine « Risorto » accanto a quello di « Crocifisso ».

La morte di Dio sulla croce, essendo un atto di amore, é per la vita, ed é preludio di risurrezione, allo stesso modo per cui il Risorto é la perpetuazione della gloria del Crocifisso.

A ben considerarli questi messaggi sono insiti nella Sindone, e anche nella visione di fra Leopoldo.

In questa nostra epoca assetata di amore, vuoi per la persistenza di espressioni di odio, quali gli sfruttamenti e le guerre, vuoi per la stessa deviazione dell'amore, sovente mortificato ad erotismo consumistico, risulta quanto mai essenziale una testimonianza forte dell'amore, quale appunto scaturisce dal Crocifisso Risorto.

A proposito del testo aggiornato dell'Adorazione, va rilevato che sono state inserite alcune domande originarie di fra Leopoldo, omesse nell'ultimo testo, come l'espressa preghiera per il Papa e per i Vescovi, e quella per le famiglie.

Altre modifiche di linguaggio sono dovute essenzialmente all'esigenza di adeguarci alle espressioni contemporanee, che rispondono a sensibilità profondamente diverse da quelle usate all'inizio del secolo che sta per spirare.

Si é inoltre procurato di rendere espliciti alcuni essenziali riferimenti biblici, come quelli che pongono nel Crocifisso la rilevazione del volto divino e la forza di attrazione di tutti gli uomini.

Anzi, i relativi testi scritturati sono stati espressamente riportati come intestazioni nel foglietto della preghiera.

4. Rispondenza alle attese contemporanee, specie dei giovani

Sono state inserite altresì espressioni non scritturali.

Tra queste emerge la frase « Guarire le piaghe dell'uomo per le piaghe sanguinanti e gloriose di Cristo », riportata come motto sotto il volto sindonico, nella prima pagina del pieghevole, ed essa risponde alle esigenze di tradurre il più possibile in termini « secolari » gli effetti salvifici del sacrificio di Gesù.

Come già sopra accennato, penso che questo debba essere un obiettivo cui costantemente tendere, di evidenziare la stretta connessione tra i fatti e i segni dei tempi in cui viviamo e il sacrificio salvifico di Gesù.

Senza dubbio questa motivazione é una delle ragioni per cui la divina Provvidenza ha stabilito che un messaggio così dichiaratamente « pietistico » come l'Adorazione a Gesù Crocifisso, sia affidato per la sua diffusione ad una Congregazione di educatori laici, quale i Fratelli, e a un Istituto secolare quale l'Unione Catechisti.

Occorre pertanto che vi sia lo sforzo da parte nostra per un diretto riferimento dell'amore a Gesù Crocifisso alle circostanze, ai fatti e agli indirizzi culturali contemporanei.

Forse le incertezze che talora emergono per la piena accettazione di questa preghiera da parte di alcuni ambienti, specialmente giovanili, può essere dovuto al fatto che ci si limiti a presentarla come un puro fatto devozionale staccato dalla realtà.

5. Attualità del pensiero ascético di S. G. B. de La Salle

Un'altra citazione di rilievo é quella riportata al termine della preghiera, dal seguente pensiero di S. G. B. de La Salle ( tratto da una meditazione del Sabato Santo ): « Adoriamo le cinque piaghe di Gesù che Egli ha conservato anche dopo la risurrezione come segni gloriosi della vittoria da Lui riportata sull'inferno e sul peccato, da cui ha strappato via gli uomini ».

Questo pensiero, con quello in cui esorta i Fratelli ad inserire la mano nel costato di Gesù, non tanto per una verifica di fede, quanto per sentire i palpiti del suo Cuore é fondamentale per intendere la spiritualità di S. Giovanni Battista de La Salle a fronte del sacrificio salvifico del Crocifisso.

Meriterebbe di soffermarsi su questi pensieri, da cui traspare un'immediatezza di espressione che prelude alla sensibilità moderna, e dovrebbe pertanto essere rispondente alle attese dell'uomo e del giovane del nostro tempo.

Va inoltre notato come, senza mezzi termini, il de La Salle dichiari di « adorare le cinque piaghe », con un riferimento esplicito e particolareggiato, che é indice di un profondo amore.

In questa prospettiva l'Adorazione a Gesù Crocifisso ci consente di offrire ai giovani un valido strumento di catechesi: dichiarando loro che Gesù deve essere al centro di ogni pensiero e azione, é quanto mai opportuno offrire un segno concreto che consenta di rendere più determinato, e più immediato, per quanto possibile, l'obiettivo che gli proponiamo dell'amore e dell'intimità con Gesü Crocifisso.

In questa linea può essere opportuna la distribuzione e la diffusione dell'Adorazione ai giovani, avvalendoci dei suggerimenti del ven. fr. Teodoreto, di ricorrere ad « aggregati » all'Unione Catechisti, e di stabilire un legame, o almeno un collegamento tra coloro che la praticano abitualmente, modalità che oggi sono realizzate attraverso il « Movimento Adoratori », che consente una sensibilizzazione a questa Adorazione pur appartenendo a movimenti e associazioni vari.

L'Adorazione a Gesù Crocifisso potrebbe essere uno dei riferimenti ideali e fondamentali della spiritualità della Famiglia Lasalliana.

Vito Moccia

Il Crocifisso di Fra Leopoldo


Conferenza tenuta ai Fratelli S.C. in ritiro al Centro La Salle di Torino il 5.1.1999