Meraviglie del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata

B278-A6

P. Giacinto Arturo Scaltriti o.p.

L'atto di esistere è quanto di più profondo e intimo è nell'uomo, ed è proprio dell'onnipotenza di Dio comunicare tale atto direttamente, senza mediazione alcuna; "immediate" ( S.T. I, 8, 1, e e ad 2 ).

In questo stesso atto di esistere, l'uomo è plasmato dal Creatore nell'ipostasi di Cristo - unione della natura umana alla natura divina nella Persona di Cristo che è il Verbo di Dio, la seconda della SS. Trinità - perché "tutto è stato fatto in vista di Cristo, immagine del Dio invisibile e redentore di tutti gli uomini con il Sangue della Croce" ( Col 1,15-20; 1 Tim 4,10 ).

Perciò in ogni uomo che viene in questo modo - senza eccezione alcuna - esiste una scintilla che sembra estinguersi ad ogni istante e che invece non si spegne più.

È ciò che travaglia l'uomo, sia esso il primitivo dell'Amazonia o il Fiatone di Atene o il galeotto Jean Valgean.

Socraticamente catechizzato, l'uomo riesce a dare un nome a quel fuoco struggente: è Cristo; il quale subito divampa appena liberato e riconosciuto.

"Parva favilla gran fiamma seconda" ( Dante ).

A questo punto ogni uomo può e deve ripetere ciò che San Paolo dice di se stesso: "Io vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato la sua vita per me" ( Gal 2,20 ).

Tutto questo era già stato detto in figura nella teofania di Abramo, e i suoi due figli, Ismaele e Isacco, uniti in pace accanto alla spoglia del loro genitore, ci pensavano.

Perché, ci chiediamo, i loro discendenti. Arabi e Ebrei, tanto si odiano e pensano soltanto a farsi guerra?

Era anche stato devoto a Noè, nel grande discorso di Dio e nella figura dell'Iride, simbolo di Cristo, il Principe della Pace.

E fin da principio, nel momento in cui Adamo ed Eva lasciano il Giardino dei Misteri, il Padre pone loro nel cuore la grande speranza della redenzione e della restaurazione.

È il protovangelo: "Metterò inimicizia tra tè Diavolo traditore, e la Donna, tra la tua semenza e il Seme di Lei".

Siamo dinanzi al mistero della SS. Immacolata, la cui formula dogmatica, stilata da Pio IX 19 secoli dopo la nascita di Gesù, così recita: "La Beata Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio dell'onnipotente Iddio, fu immune da qualsiasi colpa originale, in previsione dei meriti di Cristo Gesù, Salvatore del genere umano" ( Denzt Schón. n. 2803 ).

Apparendo a S. Bernardetta Soubirous, qualche anno dopo, Maria stessa precisò: "lo sono l'Immacolata Concezione".

Cioè non solo ho quel mirabile privilegio come qualità e decoro, ma "io sono" come la personificazione dell'essere Immacolata.

Il Parroco della pastorella subito avvertì la novità e, burbero e quasi irritato - è in corso la sua causa di beatificazione - l'apostrofò: "Di' alla tua Signora di fare fiorire quel cespuglio di rose in pieno inverno. "

Nell'abisso di ogni uomo che viene al mondo c'è qualcosa d'innocente, simile all'Immacolata.

È il punto in cui l'atto di esistere gli viene comunicato, plasmato nell'ipostasi di Cristo.

Questo punto non può essere in alcun modo contaminato, essendo radicato in Dio.

La natura umana sarà macchiata da una colpa originale, ma non in quel punto.

Peraltro, anche su questa "macchia" c'è da riflettere.

Sulla Croce avvenne uno scontro frontale tra il mistero d'iniquità che grava sul mondo a causa dell'odio di Satana, e la Vittima Divina che s'offre per la Difesa e Redenzione dell'uomo.

La vittoria di Cristo è totale.

Per effetto di quella "espiazione" per cui Gesù si carica di tutte le colpe degli uomini, nel giorno del trionfo Gesù dissiperà con il soffio della sua bocca l'iniquità del diavolo Lucifero.

Ma tutto si è già realizzato nel mistero della Croce: qui il SS. Crocifisso è vittoriosissimo su tutto il fronte.

Si può dire che Satana certamente perderà la guerra, da lui voluta, ma non vincerà nessuna battaglia.

In Maria l'effetto della grazia preveniente di Cristo ha un effetto immediato, totale e radicale; in ogni altro uomo lo stesso effetto sarà nel momento della nascita in ciclo.

Prima dovrà svolgersi il disegno del Padre "i cui tempi e momenti sono in suo potere" ( At 1,7 ).

Il Padre vuole che tutto sia raccolto intorno al Cuore di Gesù, per opera dello Spirito Santo e della Chiesa dei Primogeniti ( Pio XII, Mystici Corporis, A.A.S. 29 giugno 1943 ).

S. Teresa del Bambino Gesù, Dottore della Chiesa, nel suo libro "Storia di un'anima" ( cap. IV ) scrive: "Gesù dice che alla Maddalena molto fu perdonato perché molto ha amato.

Oh, come vorrei dire di più! A me Dio ha perdonato tutto in anticipo, affinché, venendolo a sapere, io l'amassi fino alla follia".

E cita per tre volte la "grazia preveniente di Cristo".

S. Tommaso inquadra tutta la tematica teologica che ne nasce quando dice che: "È proprio dell'onnipotenza di Dio sapere giustificare anche gli empi" ( S.T. I-II 113, 9 ).

Se Federico Nietzsche avesse conosciuto così il SS. Crocifisso, non avrebbe scritto il blasfemo "L'Anticristo".

Ho sempre trovato qualcosa di enigmatico nel Ven. Fratel Teodoreto, fin da quando lo incontrai 87 anni or sono, quando ero ragazzo.

Ora lo capisco, avendomi suggerito dal piccolo trofeo in cui coltivo la sua memoria e venerazione, quanto qui sono venuto esponendo.

"Signore, aumenta la nostra fede". "Duc in altum".

"Signore, aiuta la mia incredulità".