Il valore e l'azione della laicità

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Ringraziamo il prof. Antonio De Salvia, dell'Ass. Gruppo Personale della Casa di Carità, particolarmente versato negli studi per la redenzione dei carcerati, per questa efficace sintesi sulla "laicità", il che può costituire una preziosa premessa per l'approfondimento del tema, mirato in particolare a delineare le caratteristiche della laicità, e della secolarità, in un istituto secolare cattolico quale è l'Unione Catechisti.

Ci auguriamo che altri scritti ci siano inviati sull'argomento.

Nella natura dell'essere umano il suo patrimonio costitutivo può essere rappresentato emblematicamente dalla razionalità, libertà, responsabilità, tre doti connesse tra loro e interdipendenti perché nessuna può esistere con tutte le sue potenzialità se si fa a meno delle altre.

Tra la razionalità - come capacità di discernere - la libertà - come capacità di scegliere - e la responsabilità - come la capacità di decidere e regolare l'azione -, in posizione mediana, per l'uomo c'è la propria coscienza che deve potersi espletare in modo consapevolmente e motivatamente autonomo.

Libertà, razionalità, responsabilità, coscienza prima di tutto sono prerogative umane e, perciò, identificative della laicità: sono valori anche prima di essere assorbiti e sviluppati nell'antropologia cristiana; sono valori anche per chi non è cristiano, professa altre religioni o è agnostico, ateo, miscredente.

Infatti, mentre per essere cristiani è necessario essere uomini, per essere uomini è sufficiente essere uomini e non è necessario essere cristiani.

Lo stesso Cristo per proporci e "avvalorare" i valori cristiani è diventato uomo.

Essere uomini e laici non è un impedimento a divenire cristiani, ma anzi è il fondamento propedeutico e un elemento precursore; tra laicità e cristianesimo non c'è antitesi o incompatibilità, anzi la componente identitaria comune serve a facilitare il dialogo e la relazione intersoggettiva: al cristiano per ascoltare/comprendere ed essere compreso/ascoltato è funzionale un approccio ovviamente e dichiaratamente umanistico e naturalistico e, perciò, autenticamente laico.

Su questo piano sono molteplici e proficui i punti di ricerca, pertinenza, condivisione comune, senza barriere ideologiche, posizioni pregiudiziali, teorizzazioni acritiche:

- L'essere umano come persona e la persona come sintesi di bisogni biologici, di diritti naturali, di capacità e istanze psichiche, morali, spirituali;

- La dignità come valore non relativo da riconoscere ad ogni essere umano in quanto persona e in ogni fase della vita;

- La coniugazione congiunta e simmetrica dei diritti e dei doveri;

- La ricerca di senso e l'orizzonte orientativo in ambito lavorativo, artistico, estetico, economico, sportivo, culturale, etico, spirituale, religioso.

Postilla

Questa stessa posizione trova conferma nel Concilio Vaticano II, Lumen Gentium: "Questo Concilio dichiara che la persona umana ha il diritto alla libertà religiosa.

( … ) … in materia religiosa nessuno sia forzato ad agire contro la sua coscienza né sia impedito ( … ) di agire in conformità ad essa.

( … ) Inoltre dichiara che il diritto degli esseri umani alla libertà religiosa ha il suo fondamento nella dignità della persona …".

Antonio De Salvia