Catechismo degli Adulti

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Gesù Cristo Figlio di Dio

Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. ( Gv 3,16 )

Cristo in trono, Exultet III, XII sec., Troia ( Foggia ), Archivio Capitolare

Durante la veglia pasquale, mentre cantava il preconio, il diacono anticamente srotolava il testo che gli serviva da spartito e che recava a rovescio una serie di immagini a commento del suo canto.

Il popolo, con l'aiuto delle immagini, poteva così seguire anche con gli occhi ciò che con gli orecchi sentiva.

Nella figurazione di questo rotolo vediamo campeggiare il Cristo Signore, glorificato, in trono, benedicente.

Ai due lati della mandorla di luce, in alto, stanno immobili due serafini e, in basso, volteggiano due angeli.

Otto angeli musicanti, con olifanti, un antico strumento musicale a fiato, stanno ai piedi di Cristo Signore e a lui innalzano la loro arcana melodia.

Insieme alla melodia angelica sale verso il risorto Signore la lode del popolo dei redenti.

Nello splendore della sua persona si avvicina e si schiude a noi il mistero della divinità.

284 L'esperienza pasquale apre definitivamente l'accesso al mistero personale di Gesù.

La fede della Chiesa vi penetra progressivamente e riconosce nel Crocifisso risorto il Cristo, il Signore, il Figlio di Dio, il Verbo fatto carne, il vero Dio e vero uomo.

In lui Dio ci ha dato se stesso per attirarci a sé; è disceso nella nostra miseria per sollevarci alla sua gloria.

La divinità del Cristo indica la misura inaudita dell'amore di Dio per noi e la sublime audacia della nostra speranza.

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