Giovanni |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Colloquio con Nicodèmo |
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1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. |
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2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: « Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui ». |
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3 Gli rispose Gesù: « In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio ». |
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4 Gli disse Nicodèmo: « Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere? ». |
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5 Gli rispose Gesù: « In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. |
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6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito, è Spirito. |
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7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. |
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8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito ». | |||||
9 Replicò Nicodèmo: « Come può accadere questo? ». | |||||
10 Gli rispose Gesù: « Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? | |||||
11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. |
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12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? |
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13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. |
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14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, |
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15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. |
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16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. |
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17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. |
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18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. |
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19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. |
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20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. |
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21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio ». |
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Ministero di Gesù in Giudea. Ultima testimonianza di Giovanni |
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22 Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. | |||||
23 Anche Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. |
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24 Giovanni, infatti, non era stato ancora imprigionato. |
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25 Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la purificazione. | |||||
26 Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: « Rabbì, colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui ». |
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27 Giovanni rispose: « Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. |
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28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato mandato innanzi a lui. |
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29 Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è compiuta. |
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30 Egli deve crescere e io invece diminuire. | |||||
31 Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. |
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32 Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; |
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33 chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. |
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34 Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. |
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35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. | |||||
36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui ». |
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Indice |
3,1-15 | Gesù e Nicodèmo 3,1 Nicodèmo: rappresenta il gruppo dei Giudei che, pur avendo visto i segni compiuti da Gesù e nonostante la loro sapienza religiosa, non comprendono. |
3,3 | L'espressione greca tradotta con dall'alto può significare anche di nuovo, come intende Nicodèmo. dall'alto: meglio che « di nuovo » della volg. - il regno di Dio: unico esempio in Gv, con il v 5, di questa espressione frequente nei sinottici ( Mt 4,17+ ). Al « regno » corrisponde in Gv la « vita » o « la vita eterna ». |
3,5 | L'acqua e lo Spirito indicano il battesimo cristiano. se uno non nasce da acqua e da Spirito: volg., vet. lat. e molti padri leggono: « se uno non è rinato ». Allusione al battesimo e alla sua assoluta necessità ( cf. Rm 6,4+ ). Cosa significa, "Essere nato d'acqua e di Spirito"? |
3,8 | Il vento: in greco come in ebraico, la stessa parola designa il vento e lo Spirito. |
3,11 | noi parliamo di quel che sappiamo: il Cristo non parla di sua testa ( Gv 7,17-18 ), dice ciò che ha visto presso il Padre ( Gv 1,18; Gv 3,11; Gv 8,38; cf. Gv 8,24+ ), trasmette le parole e l'insegnamento del Padre ( Gv 3,34; Gv 8,28; Gv 12,49.50; Gv 14,24; Gv 17,8.14 ), è la Parola ( Gv 1,1.14 ). Parola efficace: per mezzo di essa tutto fu tratto dal nulla ( Gv 1,1+ ), i morti escono vivi dalla tomba ( Gv 11,43.44; Gv 5,28-29 ), gli uomini sono vivificati ( Gv 5,24; Gv 6,63; Gv 8,51 ), purificati ( Gv 15,3 ); mediante il dono dello Spirito, principio di immortalità ( Gv 1,33+; Gv 20,22 ) l'uomo diventa figlio di Dio ( Gv 10,35; Gv 1,12 ). Una sola condizione per l'uomo: credere nella Parola ( Gv 1,12 ), rimanere in essa ( Gv 8,31; Gv 15,7; cf. Col 3,16 ), conservarla ( Gv 8,37; Gv 8,55; Gv 12,47; Gv 14,23; Gv 15,20; Gv 17,6 ), seguire il suo comandamento di amore ( Gv 13,34+ ). Ma la Parola è misteriosa ( Gv 2,20+ ), difficile da capire ( Gv 6,60; Gv 7,36 ); il suo ascolto divide gli uomini ( Gv 7,43; Gv 10,19 ): alcuni credono ( Gv 4,41; Gv 7,40s.46; Gv 8,30 ), altri si ritirano, delusi ( Gv 6,66 ), malgrado i « segni » ( Gv 2,11+ ); questa Parola che hanno rigettato li condannerà nell'ultimo giorno ( Gv 12,48 ). - la … testimonianza: il costante ricorso alla testimonianza dà al vangelo di Giovanni il movimento di un grandioso processo. Annunziato dalla testimonianza di Giovanni Battista ( Gv 1,7-8.15.19; Gv 3,26; Gv 5,33; Gv 10,41 ), Gesù rende testimonianza alla verità ( Gv 18,37 ), contro il mondo ( Gv 7,7 ), al Padre e a se stesso come inviato del Padre ( Gv 3,11.31-32; Gv 5,36; Gv 10,25; cf. Ap 1,5; Ap 3,14; 1 Tm 6,13 ). Il Padre a sua volta testimonia a favore del Figlio ( Gv 5,31-37; Gv 8,18 ) e così lo Spirito ( Gv 15,26; cf. Gv 14,26; 1 Gv 5,6-12; Rm 8,16 ). A questo fascio di testimonianze gli apostoli ( cf. Gv 17,20 ) aggiungeranno la loro ( Gv 15,27; Gv 19,35; At 1,8+ ecc. ). |
3,12 | La fede ( cf.
Mt 8,10+;
Rm 1,16+ ) consiste per Gv nell'« accogliere » Gesù ( Gv 1,12; Gv 5,43 ), nel « conoscere » lui e insieme il Padre ( Gv 10,38; Gv 14,7 ); nel riconoscere in lui l'inviato e il Figlio ( Gv 3,16-18; Gv 14,1.10; Gv 17,8.21-25; Gv 20,31 ), nel venire a lui ( Gv 6,35 ), nel « vederlo » ( Gv 6,36.40; Gv 11,40; Gv 20,8.29 ). Provocata da segni ( Gv 2,11+; Gv 4,53 ecc.; Gv 20,31 ) e basata su testimonianze ( Gv 3,11+; Gv 10,25 ecc. ), la fede introduce alla vita eterna ( Gv 3,15+; Gv 5,25; Gv 10,26-28+ ). Si esercita con un amore attivo che custodisce la parola e i comandamenti: Gesù giudica gli uomini da questo atteggiamento fondamentale verso di lui ( Gv 3,17-18.36; Gv 5,19,44-47 ). |
3,13 | Allusione all'ascensione, che manifesterà l'origine celeste di Gesù e lo intronizzerà nella gloria di Figlio dell'uomo. Perché Gesù disse che nessuno era salito in cielo, quando nell'Antico Testamento anche altri ci salirono? |
3,14-15 | Il serpente innalzato era simbolo di salvezza, come si racconta nel libro dei Numeri ( Nm 21,4-9 ); ora chi crede in Gesù crocifisso e glorificato ottiene la vita eterna. 3,14 bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo: il Figlio dell'uomo ( cf. Dn 7,13+; Mt 8,20+; Mt 12,32; Mt 24,30 ) deve essere « innalzato », messo sulla croce e nello stesso tempo introdotto di nuovo nella gloria del Padre ( Gv 1,51; Gv 8,28; Gv 12,32-34+; Gv 13,31-32 ). Per essere salvati, bisognerà « guardare » il Cristo « innalzato » sulla croce ( Nm 21,8; Zc 12,10+; Gv 19,37+ ), cioè credere che egli è il Figlio unico ( Gv 3,18; Zc 12,10 ). Allora si sarà purificati dall'acqua del suo costato trafitto ( Gv 19,34; Zc 13,1 ). Il titolo « Figlio dell'uomo » denota in Gv una chiara insistenza sull'umanità di Gesù, sebbene sia fortemente sottolineata anche la sua origine divina ( Gv 3,13; Gv 6,62 ) che motiva gli atti in cui si anticipano le sue prerogative escatologiche ( Gv 5,26-29; Gv 6,27-53; Gv 9,35 ). |
3,15 | perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna: con molte testimonianze greche e volg.; BJ con il papiro di Bodmer 2, il codice A e altri legge: « perché chiunque crede abbia, per mezzo di lui, la vita eterna ». - Dio, padrone assoluto della vita ( Gen 9,4-5; Dt 32,39; Sal 36,10 ), ha trasmesso il dominio al Figlio ( Gv 5,21; Gv 10,18+; Gv 17,2 ). Il Figlio stesso è la vita ( Gv 11,25; Gv 14,6 ). Ha la vita in sé e la dà ( Gv 5,26 ) a quelli che credono in lui ( Gv 1,4.12; Gv 4,14; Gv 5,24; Gv 6,35; Gv 20,31 ). Questa vita è simbolizzata dall'acqua ( Gv 4,1+ ) e nutrita dalla parola ( Gv 6,35+ ). È spesso qualificata come eterna, parola che denota una qualità propriamente divina per la quale la vita è al di là di ciò che è corporeo e del tempo, di durata misurabile ( cf. Gen 21,33; Is 40,28; Sal 90,2; Sap 5,15-16 ecc. ). La vita è promessa ai credenti ( cf. 2 Cor 4,18 ), ma è già data loro ( Gv 3,36; Gv 5,24; Gv 6,40.68; 1 Gv 2,25 ); si compirà nella resurrezione ( Gv 6,39-40.54; Gv 11,25-26; cf. anche Mt 7,14; Mt 18,8; Mt 19,16 ). |
3,16-21 | Dio ha mandato il Figlio nel mondo 3,16 mondo: per il significato del termine vedi nota a Gv 15,18. |
3,17 | Se Gesù non è venuto nel mondo per giudicarlo, perché è descritto anche come giudice? |
3,18 | nel nome: semitismo: il nome rappresenta la persona. |
3,21 | chi opera la verità: alla lettera: « fa la verità » ( 1 Gv 3,19+ ). |
3,22-30 | Testimonianza di Giovanni il Battista 3,22 battezzava: battesimo analogo ancora a quello che, dava Giovanni Battista. Il battesimo « nello Spirito » sarà dato solo dopo la resurrezione-glorificazione del Cristo ( cf. Gv 1,33+ ). |
3,23 | Ennòn ( « le sorgenti » ) si tróverebbe, secondo una tradizione, nella valle del Giordano ad alcuni Km. a sud di Scitopoli. Si pensa ad Ain Farah; il gr. ha Ainón. |
3,25 | riguardo la purificazione: probabilmente a proposito del battesimo. - un Giudeo: con volg.; il papiro Bodmer 2, S, vet. lat. altri testimoni leggono: « giudei ». Testo probabilmente alterato. Forse si leggeva: « Gesù » o « i discepoli di Gesù ». |
3,29 | Chi possiede la sposa è lo sposo: l'immagine nuziale è applica ta nell'AT ai rapporti tra Dio e Israele ( Os 1,2+ ). Gesù se l'è appropriata ( Mt 9,15p; Mt 22,1s; Mt 25,1s ). Paolo l'ha ripresa ( Ef 5,22; 2 Cor 11,2 ). Le nozze dell'agnello ( Ap 19,7; Ap 21,2 ) sono già inaugurate nella gioia messianica ( qui e cf. Gv 2,1-11 ). |
3,31-36 | Il Padre ama il Figlio 3,31 dall'alto … di tutti: si può anche tradurre: « di tutto ». - dal cielo … al di sopra di tutti: con volg.; BJ con papiro di Bodmer 15, S, D, vet. lat. e altri testimoni omette: « al di sopra di tutti ». |
3,34 | proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura: con molti testimoni; BJ con volg. e altri testi traduce: « proferisce le parole di Dio perché Dio dà lo Spirito senza misura ». |
3,35 | Per volontà del Padre, tutto è « in mano », cioè in potere del Figlio (
Gv 3,35; Gv 10,28.29; Gv 13,3; Gv 17,2; cf. Gv 6,37-39; Mt 11,27; Mt 28,18 ). È il fondamento della sua regalità ( Gv 12,13-15; Gv 18,36-37 ) che egli inaugurerà il giorno della sua « esaltazione » ( Gv 12,32+; Gv 19,19; At 2,33; Ef 4,8 ), quando il regno del principe di questo mondo avrà fine ( Gv 12,31 ). |