Io ho scelto voi

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Il Verbo della vita

Quando la fede pasquale ha potuto illuminare in pienezza il mistero della persona di Gesù, allora è divenuta chiara anche la radice ultima della nostra speranza.

L'evangelista Giovanni ci permette di contemplarla nell'inno che introduce il suo Vangelo:

"Il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità" ( Gv 1,1.14 ).

Nella storia era accaduto ciò che nessun uomo poteva e osava sperare.

Il Figlio di Dio, la sua Parola creatrice e vivente, si era fatto uno di noi.

Egli ci aveva svelato la potenza divina e la sua benevolenza nei nostri confronti.

Giotto, La nascita di Gesù

Dio aveva davvero fatto l'impossibile a favore degli uomini.

D'ora in poi egli sarebbe per sempre rimasto accanto a loro e avrebbe offerto loro la possibilità di partecipare alla sua stessa vita: "A quanti l'hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati" ( Gv 1,12-13 ).

La fede nel Figlio di Dio, divenuto uomo, apriva la speranza inaudita che gli uomini potessero vivere come figli di Dio.

È questa la novità del Vangelo di Gesù: partecipare, mediante lui, alla stessa vita d'amore che dall'eternità unisce il Padre e il Figlio nello Spirito.

Masaccio, La Trinità

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