Evang. e sacramento del matrimonio

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Sezione I - La preparazione Cristiana al Sacramento del Matrimonio

61. - La Chiesa adempie la sua missione evangelizzatrice del Matrimonio in particolare con la preparazione cristiana al sacramento, con la sua celebrazione liturgica, e con la vita e la missione della coppia e della famiglia cristiana.

62. - La preparazione generale all'amore cristiano

La preparazione al sacramento del Matrimonio ha radici remote e si attua con i contenuti generali del messaggio evangelico: è frutto di una educazione cristiana che si rivolge in modo costante a tutti i credenti, dalla infanzia alla adolescenza all'età adulta.

L'educazione all'autentico amore non può ridursi al momento che precede immediatamente la celebrazione del sacramento, ma deve diventare il contenuto permanente e il significato ultimo dell'opera educativa.

63. - Già la catechesi per i sacramenti della iniziazione propone e spiega ai fanciulli il valore cristiano dell'amore e della famiglia in cui essi si trovano, aiutandoli così a vivere nella luce della fede il rapporto con i genitori.

In tal modo « i bambini possono riconoscere, nella loro famiglia, la famiglia di Dio pellegrina qui in terra e fare nella loro casa la prima esperienza di Chiesa » ( C.E.I. - Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede e la Catechesi - Il Catechismo dei bambini, n. 66, 31 maggio 1973 ).

64. - La catechesi agli adolescenti deve più che mai affrontare i problemi riguardanti il significato della vita e dell'amore e risvegliare il senso vocazionale dell'esistenza cristiana.

« L'adolescente, infatti, … passa da uno stato di dipendenza dall'adulto, e in particolare dalla famiglia, a uno stato autonomo …

Si sviluppa in lui la vita affettiva e sessuale …

Scopre e realizza se stesso nell'azione e nella vita di relazione.

Si accosta a chi sa mettersi senza pregiudizio e con vera amicizia, al suo livello ( Il rinnovamento della catechesi, 137 ).

La catechesi ai giovani, infine, è chiamata a presentare nei vari corsi di cultura religiosa, la dottrina della Chiesa sul Matrimonio, illuminando con la parola di Dio la realtà umana dell'amore, il suo inserimento nella storia della salvezza, la elevazione del Matrimonio alla dignità di sacramento e il suo servizio alla Chiesa e alla società.

65. - Come in ogni altra catechesi non ci si deve limitare ad una pura trasmissione di dottrina, ma occorre impegnarsi nella educazione di tutta la persona, curando lo sviluppo della maturità umana e il formarsi della mentalità di fede.

In questa prospettiva acquista grande importanza la proposta di alcuni fondamentali valori e momenti dell'itinerario cristiano, quali la conversione, la carità e la castità.

La sequela del Signore, infatti, non può essere disgiunta da un permanente impegno di conversione, che opera il passaggio da una mentalità e da un comportamento egoistico e peccaminoso, ad una mentalità e ad una vita nuova, in comunione con Dio e con i fratelli.

La conversione trova così il suo contenuto positivo nella carità che lo Spirito Santo infonde nei nostri cuori perché ci rivolgiamo a Dio come Padre ed esprimiamo il nostro amore a Cristo nel servizio dei fratelli ( cfr. Rm 8,15-16 ).

Conversione e carità penetrano e animano tutti gli atteggiamenti e i momenti della vita cristiana.

Nel campo della sessualità vivificano la virtù della castità, che non si riduce alla continenza dell'istinto, ma è forza promotrice del vero amore e richiede, per questo, ordinato sviluppo come pure moderazione e rinuncia.

Conversione, carità e castità non sono tappe successive e distinte della vita cristiana, ma aspetti di una crescita simultanea e unitaria, nella quale il credente scopre di continuo il dono dell'amore del Padre offre umile e gioiosa risposta in un costante impegno di vita nuova.

66. - La preparazione generale al sacramento del Matrimonio è da inserirsi nella più vasta catechesi vocazionale.

Ogni battezzato, infatti, è chiamato da Dio a partecipare alla missione universale della Chiesa di cui egli è membro.

I molteplici ministeri e doni che il Signore assegna a ciascuno in mezzo al suo popolo esprimono l'appello specifico e personale del suo amore per la realizzazione multiforme e convergente di quell'unica missione ( cfr. 1 Cor 4ss ).

Solo entro questo contesto potrà essere compresa come vocazione la scelta della vita coniugale, cioè la vita di « coloro che Dio chiama a servirlo nel Matrimonio » ( Enciclica Humanae vitae, 25 ).

67. - L'educazione dei fidanzati al sacramento del Matrimonio

La dimensione ecclesiale dei sacramenti coinvolge sempre la sollecitudine pastorale di tutta la Chiesa.

La preparazione al sacramento del Matrimonio non può essere un compito puramente individuale, ma deve impegnare in diversa misura tutti i membri della comunità cristiana, la quale metterà in opera la sua specifica missione di annuncio della Parola, di celebrazione del sacramento, di educazione e di guida alla vita cristiana.

Indichiamo qui gli aspetti essenziali e le modalità di attuazione della preparazione dei fidanzati al Matrimonio.

68. - Aspetti e momenti del fidanzamento cristiano

La parola di Dio.

Il primo elemento che muove e sostiene il cammino dei fidanzati verso la celebrazione del sacramento è la parola di Dio, annunciata ed accolta nella fede.

In tal senso la pastorale prematrimoniale della Chiesa si qualifica, anzitutto, come pastorale della evangelizzazione.

69. - La Chiesa infatti è chiamata ad adempiere la sua originale missione, che è quella di suscitare la fede, annunciando la parola di Dio.

Solo alla luce di quella Parola è possibile conoscere e accogliere nella fede la novità cristiana dell'esistenza coniugale e la vera natura del Matrimonio, come immagine e riproduzione dell'amore di Cristo per la sua Chiesa.

70. - La Chiesa nel compiere l'annuncio del Vangelo non trascura, ma riconosce e promuove i valori umani del Matrimonio.

Continuazione visibile del Verbo di Dio fatto carne, essa annuncia la salvezza integrale dell'uomo.

E mentre favorisce la riscoperta degli autentici valori umani, rivela il nuovo significato e il pieno compimento che essi ottengono nel disegno divino della salvezza.

71. - Inserito nella prospettiva di una comunità cristiana evangelizzante, il fidanzamento diventa un tempo privilegiato di crescita nella fede.

Quanti si preparano al Matrimonio sono così chiamati all'ascolto religioso della Parola, all'adesione e alla sequela generosa di Cristo, alla testimonianza di fede di un fidanzato per l'altro e di ambedue per la comunità nella quale essi vivono.

72. - La vita liturgica e la preghiera.

La risposta di fede conduce i fidanzati a partecipare alla vita della Chiesa e alla sua esperienza liturgica.

In tal modo possono ripercorrere con rinnovata e più matura consapevolezza l'itinerario sacramentale, dal Battesimo e dalla Confermazione, alla Penitenza e all'Eucaristia, incamminandosi verso il sacramento della loro unione coniugale.

73. - In particolare i fidanzati dovranno essere aiutati ad approfondire insieme l'esperienza della Penitenza e dell'Eucaristia.

Nel sacramento della conversione e della riconciliazione troveranno la grazia per purificare il loro vicendevole amore, tentato dall'egoismo e a volte ferito dal peccato.

L'Eucaristia poi offrirà ad essi il modello e la fonte di un'autentica comunione spirituale ed ecclesiale e li renderà disponibili alla piena donazione sacrificale del Matrimonio.

74. - Come preparazione e prolungamento della partecipazione alla vita liturgica, i fidanzati dovranno vivere la loro attesa in una intensa preghiera fatta sia individualmente sia in comune.

Si preparano così a costruire nell'incontro e nel dialogo con Dio quel « santuario domestico della Chiesa » ( Apostolicam actuositatem, 11 ) che dovrà caratterizzare la loro futura esistenza.

Forme più intense di partecipazione alla vita liturgica e di preghiera comune potranno essere giornate di ritiro e di esercizi spirituali, che la comunità cristiana deve offrire a coloro che si preparano al Matrimonio.

75. - La carità e le sue esigenze.

L'ascolto della Parola e la celebrazione dei sacramenti rendono possibile e urgente l'esperienza vissuta della carità cristiana.

Mentre libera i fidanzati da un intimismo egoistico che li chiude in se stessi e li estranea dalla comunità, la carità li apre e li spinge ad un servizio generoso verso gli altri.

Tra le molteplici forme di servizio che i fidanzati possono e devono coltivare, ricordiamo l'impegno pastorale verso gli adolescenti e i giovani, l'attenzione fraterna per i malati e gli anziani, la amicizia verso altri fidanzati.

A questi, con delicatezza e competenza, possono offrire l'aiuto di un consiglio e di un incoraggiamento, nel comune cammino verso il Matrimonio.

Mediante questa esperienza di carità si preparano a vivere domani, con la grazia del sacramento, l'amore sponsale di Gesù Cristo per la sua Chiesa.

76. - Nella prospettiva della carità prende forza e significato la virtù della castità.

I fidanzati si preparano a viverla nel Matrimonio in modo coniugale, cioè come accettazione e promozione di una sessualità propriamente umana, posta al servizio di quel rapporto d'amore totale e fecondo che è tipico dell'esistenza coniugale.

« I fidanzati sono ripetutamente invitati dalla parola di Dio a nutrire e potenziare il loro fidanzamento con un amore casto » ( Gaudium et spes, 49 ).

Questo li fa maturare nella reciproca conoscenza e nella assimilazione vicendevole della personalità;

li guida nello sviluppo di un'affettività delicata e profonda;

li rende capaci di dominio sull'istintività egoistica, nel rispetto della dignità personale;

li fa attenti a riservare solo al domani il dono totale di sé, perché unicamente nel Matrimonio esso raggiunge la pienezza del suo significato.

77. - Quanti non sono ancora entrati nello stato coniugale, non possono lecitamente esercitare una sessualità corrispondente a tutte le esigenze spirituali e istintive, capace cioè di esprimere e di attuare una comunione di amore totale, definitivo e pubblicamente riconosciuto.

Per questo dal punto di vista morale i rapporti prematrimoniali sono gravemente illeciti.

Essi infatti si pongono come segno di una realtà che ancora non esiste.

Per i battezzati poi, chiamati al sacramento del Matrimonio, i rapporti prematrimoniali sono a nuovo titolo al di fuori e contro il disegno di Dio, perché costituiscono l'uso disordinato di una sessualità umana che il Salvatore ha voluto porre in riferimento al suo stesso amore e al suo Regno.

Come non sono un segno vero dell'amore umano proprio dei fidanzati, così e a maggior ragione i rapporti prematrimoniali non sono, né possono essere prima del Matrimonio un segno vero di quell'amore nuovo che Gesù Cristo loro dona nell'incontro sacramentale.

Sono piuttosto una sua contraffazione.

Comprendiamo come la castità prematrimoniale possa essere ardua e dura, e, spesso, per motivi sia personali sia ambientali, particolarmente difficile.

Ma la grazia che Dio offre a quanti vogliono seguire la sua legge d'amore, la rende possibile.

Da essa sostenuti, nell'impegno comune di umiltà e di purificazione, di mortificazione e di speranza, i fidanzati propongono oggi al mondo incredulo la novità cristiana di un amore, che è dono dello Spirito.

E « il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé » ( Gal 5,22 ).

78. - Itinerari catecumenali e corsi per fidanzati

La preparazione al sacramento può sviluppare i suoi aspetti e momenti essenziali, di annuncio e ascolto della parola di Dio, di partecipazione alla liturgia e alla preghiera della Chiesa, di conversione, carità e castità, in una molteplicità di forme e di modi.

Tra questi emerge, come più rispondente alla realtà sacramentale del Matrimonio cristiano, l'esperienza degli itinerari catecumenali.

79. - I Vescovi italiani hanno già proposto questa forma di preparazione al Matrimonio ( cfr. Matrimonio e famiglia oggi in Italia, 17 ) e nel documento pastorale su « Evangelizzazione e sacramenti » hanno indicato il significato e i momenti dell'itinerario catecumenale.

« Si tratta di una progressiva esperienza di vita di fede, intimamente connessa e sostenuta dai sacramenti dell'iniziazione cristiana.

Essa si compie mediante:

- la conoscenza della storia della salvezza, che ha il suo centro in Cristo morto e risorto e la sua perenne attualizzazione nella vita e nella missione della Chiesa;

- un progressivo cambiamento di mentalità e di costume, ispirato all'insegnamento di Cristo;

- l'accettazione delle prove e dei sacrifici, che si accompagnano sempre alla vita umana, con la coscienza di partecipare, in modo più diretto, alla passione di Cristo;

- l'iniziazione alla preghiera e alla celebrazione liturgica, che attualizza la salvezza di Cristo e abilita all'impegno e alla testimonianza » ( n. 88 ).

80. - Essendo ordinata ad un inserimento progressivo nel mistero di Cristo, la realizzazione dell'itinerario catecumenale non può avvenire se non nel contesto concreto di una comunità cristiana che professa la fede, la celebra nel culto, la esprime nella vita.

Per questo a proporre e guidare l'esperienza catecumenale non sarà normalmente sufficiente la sola presenza di un sacerdote.

Sarà invece necessaria una comunità viva e impegnata, che partecipi con il contributo fraterno di tutti i suoi membri, mediante l'esercizio dei diversi ministeri e doni ecclesiali, e in particolare di quello dei coniugi.

81. - L'itinerario catecumenale non costituisce solo una forma privilegiata della preparazione al sacramento, ma risponde anche alle esigenze dell'attuale situazione pastorale.

Non pochi battezzati che accedono al Matrimonio, spesso chiedono il sacramento più per tradizione che non per vera scelta di fede.

Altri invece proprio in occasione di un avvenimento tanto decisivo per la loro esistenza, sentono il bisogno e la responsabilità di approfondire la fede e il senso della loro appartenenza alla Chiesa.

82. - Nella pastorale prematrimoniale sono ormai diffusi e sperimentati i cosiddetti « corsi per fidanzati » che uniscono alla presentazione dei problemi religiosi e morali del Matrimonio la trattazione dei diversi valori umani della sessuailtà, dell'amore e della famiglia.

Simili corsi sono da incoraggiarsi e da promuoversi su più vasta scala, sia perché provvedono ad una avvertita necessità di informazione e di formazione, sia perché possono raggiungere una larga parte di persone che si preparano al Matrimonio.

Laddove nemmeno questi corsi fossero possibili sarà necessario offrire ai singoli fidanzati un un maggior numero di incontri e colloqui pastorali con il sacerdote e con quanti si impegnano più intensamente nella comunità cristiana.

Sia i corsi per fidanzati, sia i colloqui pastorali debbono ispirarsi al metodo e ai contenuti dell'itinerario catecumenale.

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