Educare alla legalità |
Non solo tra le nazioni vi sono ingiustizie e conflitti, ma anche al loro interno; e la pace è un bene che deve realizzarsi non solo nei rapporti tra gli Stati, ma anche in quelli tra i cittadini.
La Commissione ecclesiale della C.E.I. "Giustizia e Pace", dopo aver affrontato il crescente fenomeno della convivenza in Italia tra persone di culture diverse con la Nota pastorale Uomini di culture diverse: dal conflitto alla solidarietà ( 25 marzo 1990 ), vuole ora ricordare un altro fattore che mette in rischio la giustizia e la pace nel nostro Paese: la caduta del senso della moralità e della legalità nelle coscienze e nei comportamenti di molti italiani.
Questa Nota è stata preparata a lungo con la consultazione di varie componenti della nostra società e ha ottenuto il parere favorevole dal Consiglio Permanente della C.E.I. tenutosi il 23-26 settembre 1991.
Vuole essere una proposta offerta ai cristiani e ad ogni uomo di buona volontà per una revisione di mentalità e di comportamento all'interno di una società che, smarrendo il senso delle norme che la devono guidare, compromette la giustizia e la pace.
Ci sentiamo in profonda sintonia con il Santo Padre che il 10 novembre 1990 a Capodimonte - Napoli ha richiamato con forza questa esigenza, affermando che: "Non c'è chi non veda l'urgenza di un grande ricupero di moralità personale e sociale, di legalità.
Sì, urge un ricupero di legalità!".
Auspichiamo che in tutte le Regioni del nostro Paese vi sia un deciso ricupero di moralità e di legalità, con il contributo delle diverse componenti sociali, civili, politiche e religiose, e soprattutto mediante una più convinta e decisa educazione delle coscienze di tutti.
Roma, 4 ottobre 1991 Festa di S. Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia
+ Giovanni Volta Vescovo di Pavia
Presidente della Commissione ecclesiale Giustizia e Pace
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