Venite con me

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La voce del profeta Isaia

I profeti erano uomini giusti e santi che Dio sceglieva per ricordare al popolo il suo patto di alleanza.

Essi prendevano le difese dei deboli.

Predicavano la conversione e invitavano il popolo ad avere fiducia in Dio.

Uno di questi profeti fu Isaia, che visse a Gerusalemme negli anni dal 750 al 700 circa prima della nascita di Gesù.

Per mezzo di lui Dio preannunziò la venuta del Salvatore, il figlio della Vergine Maria.

Il benessere e la ricchezza avevano da tempo corrotto i costumi.

La gente adorava l'opera delle proprie mani e si dimenticava del Signore.

Intanto eserciti stranieri invadevano la terra di Giudea, bruciavano le città e devastavano le campagne.

Dio chiamò Isaia ad essere profeta in mezzo al popolo e gli disse: "Va' e riferisci a questa gente le mie parole.

Anche se moltiplicate le preghiere io non vi ascolto.

Le vostre mani grondano sangue.

Purificatevi, togliete il male dalle vostre azioni. Imparate a fare bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso.

Su, venite, dice il Signore, e discutiamo: anche se i vostri peccati fossero come scarlatto diventeranno bianchi come neve".

Accadde che i re di Aram e del regno settentrionale di Israele si unirono insieme e marciarono contro Gerusalemme, ma non riuscirono ad espugnarla.

Durante l'assedio il Signore disse a Isaia: "Va' incontro al re Acaz e digli: stai tranquillo e non temere i tuoi assalitori.

Confida nella forza e nell'aiuto del tuo Dio".

Ma Acaz non ebbe fiducia nella parola del profeta e non lo ascoltò nemmeno.

Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide.

Non siete contenti di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?

Pertanto il Signore vi darà un segno.

Ecco: la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio che chiamerà Emmanuele".

Leggi il libro di Is 1; Is 7

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