Messaggio  

Conclusione

[412] 18. Dopo aver parlato con voi del lavoro svolto in questi giorni presso la cattedra di Pietro in unione e comunione col successore di Pietro, il papa Paolo VI, desideriamo ringraziare Dio da cui derivano tutti i beni ( cf. Gv 1,17 ) e a cui consacriamo la nostra vita; Dio, che per mezzo dello Spirito del Figlio suo è stato sempre con noi e ci ha concesso di vedere, di contemplare e di sperimentare le meraviglie del suo amore ( cf. 1 Gv 1,1 ); Dio che desideriamo con tutto il cuore sia da voi amato sempre e al di sopra di tutto.

[413] Ringraziamo poi tutti coloro che condividono con noi la responsabilità del ministero catechetico.

Pensiamo ai presbiteri, nostri cooperatori nel ministero apostolico, e a noi profondamente uniti in forza del sacramento dell'ordine; pensiamo a coloro che vivono consacrati a Dio sia nelle comunità religiose che in mezzo al mondo, rinnovando la nostra speranza nella grande fecondità spirituale, per il mondo, di una vita trascorsa nello spirito delle beatitudini ( cf. LG 42 ); pensiamo a coloro che chiamiamo specificamente catechisti.

Sono moltissimi, uomini, donne, giovani e anche fanciulli, che dedicano il loro tempo - in genere senza alcuna ricompensa materiale - in un'opera così grande come quella di costruire il regno di Dio, pieni di vera carità nel formare nel cuore degli uomini il Cristo Gesù fino alla pienezza.

Pensiamo ancora ai genitori che educano i figli fin dalla prima infanzia nella conoscenza di Gesù Cristo e nel timore e nell'amore di Dio, e conservano viva nel cuore dei figli la fede ricevuta nel battesimo e confermata nella cresima, facendola maturare in modo che porti costantemente frutti di vita eterna.

Pensiamo ancora a tante nostre comunità fraterne, dedite all'orazione, povere, che al mondo soggiogato dall'egoismo individualistico offrono una preziosa testimonianza di vita.

[414] Noi vescovi radunati in questo sinodo da tutte le parti del mondo, dopo aver ascoltato le chiese di tutto il mondo ed aver preso coscienza dell'importanza della catechesi tanto da attribuirle la priorità della nostra azione pastorale, dal colle Vaticano, presso il sepolcro di Pietro, davanti al suo successore, il papa Paolo VI, pensando a tutti voi proclamiamo solennemente di accettare il dolce compito di dedicare tutte le nostre forze alla medesima attività catechetica insieme con quella dell'evangelizzazione, fiduciosi nella grazia dello Spirito santo, che può produrre sempre maggiori frutti di santità quanto più la vostra fede giungerà a maturità attraverso la sistematica formazione.

Si prevedono ancora molte difficoltà nel mondo, ma il futuro è dei credenti, perché la speranza non lascia confusi ( cf. Rm 5,5 ).

La beata vergine Maria, madre della chiesa, diligente ascoltatrice della parola di Dio, ci ottenga di portare a compimento i buoni propositi, e che la fede salvifica del Cristo diventi fermento, sale, luce, vera vita per tutto il mondo; ella che, quale ardente discepola del Figlio suo nella fede, " serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore " ( Lc 2,19 ).

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