Catechismo della Chiesa Cattolica

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III. Il peccato originale

407 Un duro combattimento

La dottrina sul peccato originale - connessa strettamente con quella della Redenzione operata da Cristo - offre uno sguardo di lucido discernimento sulla situazione dell'uomo e del suo agire nel mondo.

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In conseguenza del peccato dei progenitori, il diavolo ha acquisito un certo dominio sull'uomo, benché questi rimanga libero.

Il peccato originale comporta « la schiavitù sotto il dominio di colui che della morte ha il potere,
cioè il diavolo ». ( Eb 2,14 )283

Ignorare che l'uomo ha una natura ferita, incline al male, è causa di gravi errori nel campo dell'educazione, della politica, dell'azione sociale284 e dei costumi.

408 Le conseguenze del peccato originale e di tutti i peccati personali degli uomini conferiscono al mondo nel suo insieme una condizione peccaminosa, che può essere definita con l'espressione di san Giovanni: « il peccato del mondo » ( Gv 1,29 ).

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Con questa espressione viene anche significata l'influenza negativa esercitata sulle persone dalle situazioni comunitarie e dalle strutture sociali che sono frutto dei peccati degli uomini.285

409 La drammatica condizione del mondo che « giace » tutto « sotto il poter del maligno »
( 1 Gv 5,19; 1 Pt 5,8 ) fa della vita dell'uomo una lotta:

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Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta incominciata fin dall'origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno.

Inserito in questa battaglia, l'uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conseguire la sua interiore unità se non a prezzo di grandi fatiche, con l'aiuto della grazia di Dio.287

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283 Concilio di Trento
284 Giovanni Paolo II, Centesimus Annus 25
285 Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia 16
287 Gaudium et spes 37,2