Aeterna Dei sapientia

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II.4

Grandezza spirituale dell'Urbe

Non vi è pertanto da meravigliarsi se san Leone all'esaltazione del principe degli apostoli ama associare quella della città di Roma.

Ecco come si esprime nei suoi riguardi nel sermone in onore dei santi Pietro e Paolo:

« Sono questi, invero, gli eroi per opera dei quali a te rifulse, o Roma, l'evangelo di Cristo …; sono essi che ti innalzarono a questa gloria di città santa, di popolo eletto, di città sacerdotale e regale; per modo che, divenuta, in virtù della sacra sede del beato Pietro, veramente capo del mondo, estendi il tuo impero con la religione divina più che non l'estendevi con la dominazione umana.

Sebbene infatti, resa potente dalle molte vittorie, affermassi per terra e per mare il diritto dell'impero; quello, tuttavia, che ti assoggettarono le fatiche guerresche è meno di quello che ti sottomise la pace cristiana ».42

Ricordando poi ai suoi uditori la splendida testimonianza resa da san Paolo alla fede dei primi cristiani di Roma, il grande pontefice con questa esortazione li stimola a conservare esente da ogni macchia di errore la loro fede cattolica:

« Voi, dunque, cari a Dio e fatti degni dell'approvazione apostolica, ai quali il beato apostolo Paolo, dottore delle genti, dice: "La vostra fede è celebrata in tutto il mondo" ( Rm 1,8 ), custodite in voi ciò che sapete essere stato da lui pensato nei vostri riguardi, da lui che vi ha così autorevolmente esaltati.

Nessuno di voi si renda immeritevole di questa lode; di modo che neppure dal contagio dell'empietà di Eutiche possano venire contaminati coloro che, sotto lo guida dello Spirito Santo, in tanti secoli non hanno conosciuto alcuna eresia ».43

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42 Serm. 82, in natali Apost. Petri et Pauli, 1: PL 54, 422-423
43 Serm. 86, tract. contra haer. Eutychis, 3: PL 54, 468