Ecclesia in Europa

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Gesù si rivolge oggi alle nostre Chiese

23 « Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro […], il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita […], il Figlio di Dio » ( Ap 2,1.8.18 ).

È Gesù stesso che parla alla sua Chiesa.

Il suo messaggio è rivolto a tutte le singole Chiese particolari e riguarda la loro vita interna, a volte contrassegnata dalla presenza di concezioni e mentalità incompatibili con la tradizione evangelica, spesso attraversata da diverse forme di persecuzione e, ancora più pericolosamente, insidiata da sintomi preoccupanti di mondanizzazione, di perdita della fede primitiva, di compromesso con la logica del mondo.

Non di rado le comunità non hanno più l'amore di un tempo ( Ap 2,4 ).

Si osserva come le nostre comunità ecclesiali siano alle prese con debolezze, fatiche, contraddizioni.

Anch'esse hanno bisogno di riascoltare la voce dello Sposo, che le invita alla conversione, le sprona all'ardimento di cose nuove e le chiama a impegnarsi nella grande opera della « nuova evangelizzazione ».

La Chiesa deve costantemente sottomettersi al giudizio della parola di Cristo, e vivere la sua dimensione umana in uno stato di purificazione per essere sempre più e sempre meglio la Sposa senza macchia né ruga, adorna di una veste di lino puro splendente ( Ef 5,27; Ap 19,7-8 ).

In tal modo Gesù Cristo chiama le nostre Chiese in Europa alla conversione ed esse, con il loro Signore e in forza della sua presenza, diventano apportatrici di speranza per l'umanità.

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