Messaggio Urbi et Orbi Pasquale 1993

11 aprile 1993

1. "Il Padre mi ama".

"Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita …

Il buon pastore offre la vita per le pecore"( Gv 10,17 ).

"Nessuno me la toglie, – i figli degli uomini, infatti, non hanno potere sopra la vita del Figlio di Dio – ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo" ( Gv 10,18 ).

Ho il potere di accettare la morte dalle mani degli uomini e ho il potere di vincere la morte per amore del Padre.

"Questo è il giorno fatto dal Signore" ( Sal 118,24 ).

In questo giorno la Chiesa professa l'amore del Padre, la potenza redentrice del Figlio risorto; professa lo Spirito, Signore e Datore della Vita.

2. Con la certezza di questa fede mi presento davanti a voi, carissimi Fratelli e Sorelle, nel Giorno che ha fatto il Signore, ed insieme a tutta la Chiesa vi annuncio una grande gioia: "Il Signore è risorto ed è apparso a Simone" ( Lc 24,34 ).

Cristo è veramente risorto: alleluia!

3. Cristo dice: "Il Padre mi ama". Sì!

Il Padre in Te, o Cristo, ha amato l'uomo, ha amato il mondo: Dio ha tanto amato il mondo, da dare Te, Figlio unigenito, Figlio a Lui consustanziale, perché chiunque Ti accoglie mediante la fede abbia la vita eterna ( cf. Gv 3,16 ).

Tu hai il potere di dare la vita per il mondo e di riprenderla di nuovo nella risurrezione.

Tu hai il potere di comunicare al mondo questa Vita divina che è in Te.

Questa Vita il mondo non la possiede in se stesso.

In sé ha una vita soggetta alla morte.

Tu solo hai la Vita immortale, la vita che proviene da Dio.

Ma Dio ama il mondo e Dio ama Te che sei venuto nel mondo.

In Te, il Padre, dona la Vita a coloro che sono nel mondo.

E Tu stesso lo vuoi, o Cristo nostro Redentore.

Tu vuoi che "abbiano la Vita, e l'abbiano in abbondanza" ( Gv 10,10 ).

44. Padre, Figlio, Spirito Santo, Dio unico ed ineffabile, sii glorificato per il mondo, per questo mondo che è "teatro della storia del genere umano, e reca i segni degli sforzi dell'uomo, delle sue sconfitte e delle sue vittorie" ( Gaudium et spes, 2 ), questo mondo che è stato liberato da Te, – da Te, o Cristo crocifisso e risorto.

In Te l'uomo, che vive nel mondo, è divenuto capace di spezzare il potere del maligno, per essere trasformato secondo il disegno di Dio e giungere alla perfezione.

Dio, che sei unico nella Trinità delle Persone, Padre, Figlio, Spirito Santo, sii glorificato per la redenzione del mondo, realizzata in Cristo Gesù.

5. Professando questa consolante verità pasquale con le parole del Concilio Vaticano Secondo, la Chiesa intera – in Urbe et Orbe – si unisce a tutti gli uomini, cittadini di questo mondo creato da Dio per amore, ed annuncia con gioia che "Cristo è risorto, distruggendo la morte con la sua morte, e ci ha donato la vita, affinché figli nel Figlio, esclamiamo nello Spirito: "Abbà, Padre!" ( Gaudium et spes, 22 ).

Possa l'odierna umanità, pellegrina per le vie del mondo, attingere nuova speranza a questa inesauribile sorgente.

6. L'annuncio pasquale risuoni potente soprattutto laddove violenza, angoscia e disperazione opprimono ancora individui e famiglie, popoli e nazioni.

Penso particolarmente a quei Paesi dell'Africa, che si sentono frustrati nelle loro aspirazioni di pace, come l'Angola, il Rwanda, la Somalia, o fra mille difficoltà camminano verso i traguardi della democrazia e della concordia, quali il Togo o lo Zaire.

E come tacere quest'oggi – giorno della pace – di fronte alle lotte fratricide che insanguinano la regione del Caucaso, dinanzi al dramma atroce, che si consuma implacabile in Bosnia Erzegovina?

Chi potrà dire: Non sapevo?

Nessuno può ritenersi estraneo a così tragica vicenda, che umilia l'Europa e pregiudica il futuro della pace.

Responsabili delle Nazioni, uomini di buona volontà, col cuore gonfio di dolore, ancora una volta mi rivolgo a ciascuno di voi: fermate la guerra!

Ponete fine, ve ne supplico, alle indicibili crudeltà con cui si viola la dignità dell'uomo e si offende Dio, Padre giusto e misericordioso!

7. Cristo è risorto!

Dal sepolcro ormai vuoto, si sprigiona la Vita che sconfigge le forze di morte insidiatrici dell'umana esistenza.

I credenti non possono non agire con coraggio e dedizione dovunque c'è povertà, fame, ingiustizia, dovunque si attenta alla vita, dal suo nascere al suo naturale compimento, dovunque essa è disprezzata e vilipesa.

I seguaci di Cristo si sentano impegnati a dedicarsi senza sosta al compito faticoso ed urgente di rinnovare la società, lavorando fiduciosi e concordi per imprimere al cammino della storia i luminosi orientamenti evangelici, indispensabili per fare del mondo, del nostro mondo, alla vigilia del terzo Millennio cristiano, la patria ospitale d'ogni essere umano.

Fratelli nella fede, il Risorto chiama tutti i suoi discepoli, a rendere gioiosa testimonianza di giustizia e di verità.

8. O Cristo, Tu solo possiedi la vita immortale, che proviene dal Padre celeste.

Ed oggi l'offri di nuovo a tutti e a ciascuno.

La Chiesa, pellegrina sulla terra, consapevole di dover rivelare al mondo il volto della misericordia di Dio, grida verso di Te in nome di tutti gli uomini angosciati.

In Te, Signore risuscitato, il Padre ha amato l'uomo, ha amato l'intera umanità.

Tu, Cristo nostra speranza, sei veramente risorto.

Donaci, Ti preghiamo, Re vittorioso, la vita piena e definitiva.

Apri davanti a noi la porta della speranza, della speranza che non delude.

Amen.