Formazione liturgica nei seminari

Indice

Parte terza - Gli altri sacramenti e sacramentali

42. Il commento del rinnovato Pontificale e del Rituale si farà soprattutto sulla base dei testi stessi e sui loro Praenotanda, così che ne sia messa in luce la dottrina; la storia dei riti sarà di aiuto perché questi siano meglio spiegati e compresi.

Tutte le parti si concluderanno con un certo studio pastorale, affinché i candidati al sacerdozio si preparino a esercitare il loro futuro sacro ministero.

Art. I: L'iniziazione cristiana

43. L'iniziazione cristiana - cioè il rito del catecumenato, i sacramenti del battesimo e della confermazione e la prima comunione - si deve esporre diligentemente, perché è il fondamento della catechesi ai fanciulli, e inoltre perché in molte parti della terra un grande numero di adulti si trova nella necessità di percorrere la medesima via dell'iniziazione cristiana.

44. É desiderabile dunque che si spieghi la storia della liturgia del battesimo e del catecumenato liturgico così che sia ben compreso e illustrato l'ordine del battesimo degli adulti che oggi si conferisce per gradi.

Gli stessi riti battesimali vengano illustrati con la liturgia quaresimale, con i testi della messa crismale, con i riti e i testi della veglia pasquale e dell'ottava di Pasqua.

45. Gli alunni siano insistentemente invitati e guidati a leggere le catechesi battesimali dei Padri, che oggi si possono facilmente conoscere in edizioni in lingua sia originale sia nazionale.

46. Conviene che si spieghino brevemente le commemorazioni del battesimo secondo l'uso antico o più recente e che, in questa occasione, venga impartita una diligente istruzione pastorale circa la loro importanza e circa i frutti che da queste celebrazioni si attendono per la vita spirituale delle parrocchie e dei fedeli.

47. Con gli stessi sussidi e con lo stesso metodo si spieghi il rito della cresima, secondo la Costituzione apostolica Divinae consortium, emanata da Paolo VI il 15 agosto 1971, mettendo in luce contemporaneamente la forza propria di questo sacramento e l'intimo suo nesso col battesimo.

In modo particolare l'insegnante di liturgia o di teologia pastorale esponga le iniziative pastorali necessarie per la preparazione e la celebrazione fruttuosa della cresima, illustrando contemporaneamente le disposizioni eventualmente emanate in questa materia dalla conferenza episcopale o dall'ordinario del luogo.

48. Conviene soffermarsi brevemente sull'Eucaristia, considerata come il coronamento dei sacramenti dell'iniziazione, e sull'ammissione dei fanciulli alla prima santa comunione.

Art. II: L'ordine e i diversi ministeri

49. Il rito e la disciplina del sacramento dell'ordine e dei ministeri della Chiesa debbono essere presentati e illustrati tanto più diffusamente quanto più profondo è stato il loro rinnovamento, compiuto secondo le disposizioni del Concilio Vaticano II.

Si vedrà se questo argomento debba essere trattato nel corso delle lezioni liturgiche o, piuttosto, gradualmente quando gli alunni vengono ammessi ai singoli ministeri o agli ordini.

Sarà tuttavia compito dell'insegnante di sacra liturgia spiegare almeno i testi del nuovo Pontificale Romano e illustrare, con la tradizione storica, la Costituzione Apostolica Pontificalis Romani ( 18 giugno 1978 ), le Lettere, emanate motu proprio, Sacrum diaconatus ordinem ( 18 giugno 1967 ), Ad pascendum e Ministeria quaedam ( 15 agosto 1972 ).

Per quanto è possibile, si illustrino brevemente le ordinazioni nelle Chiese orientali, soprattutto in quelle regioni dove sono molti fedeli appartenenti ai riti orientali.

50. Si dovrà esporre bene l'ordinazione episcopale, affinché appaia chiaramente che tutti gli ordini e i ministeri si riferiscono al vescovo e che specialmente i presbiteri sono cooperatori del vescovo, partecipi del « secondo grado dell'ordine ».

Art. III: Il matrimonio e la verginità

51. Il rito delle nozze verrà presentato sotto l'aspetto storico; si spiegheranno le sue varietà e le sue proprietà secondo la differenza dei luoghi; si dimostrerà come il rito si sia sempre adattato ai costumi religiosi e civili dei diversi popoli.

Si commentino i testi e le lezioni che il nuovo Rituale offre in maggiore abbondanza.

Poiché, secondo la dottrina del Nuovo Testamento e dei Padri, il matrimonio cristiano e la sacra verginità sono vicendevolmente collegati e vanno compresi insieme, è bene che la liturgia del matrimonio venga armonizzata con la liturgia della consacrazione delle vergini descritta nel nuovo Pontificale Romano.

Art. IV: La liturgia della consacrazione religiosa

52. Il medesimo rito della consacrazione delle vergini e il rito della professione religiosa, brevemente commentati, metteranno in luce come la vita religiosa nella Chiesa costituisca uno stato particolare, come insegna il Concilio Vaticano Il nella Costituzione Lumen gentium.103

Art. V: La liturgia penitenziale

53. É desiderabile che si esponga agli alunni una breve e succinta storia della liturgia e della disciplina penitenziale, perché vengano meglio compresi tanto il sacramento della penitenza quanto gli altri atti penitenziali.

Con l'aiuto del nuovo Rituale Romano e delle norme pastorali, emanate dalla S. C. per la Dottrina della Fede il 16 giugno 1972, si illustrino i riti del sacramento della penitenza e le condizioni richieste per impartire l'assoluzione generale.

Si illustri inoltre il carattere penitenziale della liturgia quaresimale, l'importanza dell'atto penitenziale che si compie all'inizio della messa, e si spieghino le norme per le celebrazioni penitenziali che si trovano nei citati documenti.

Art. VI: La liturgia degli infermi

54. Si commentino la Costituzione apostolica Sacram unctionem, emanata il 30 novembre 1972, e l'Ordo unctionis infirmorum eorumque pastoralis curae del nuovo Rituale Romano.

La riforma, disposta dal Concilio Vaticano II,104 verrà opportunamente suffragata con la storia liturgica.

Art. VII: La liturgia della morte cristiana

55. Il corso di liturgia tratterà anche della liturgia dei moribondi e dei morti; anzitutto del santo viatico, poi dei riti della raccomandazione dell'anima, quindi delle esequie.

Si metteranno nella giusta luce tutti gli aspetti di questi riti, che esprimono il mistero pasquale.

Si insegni agli alunni a scegliere i testi dalla grande ricchezza offerta nel nuovo Rituale, e siano istruiti circa la cura pastorale dei moribondi e l'importanza pastorale della celebrazione delle esequie.

Art. VIII: I sacramentali

56. Sì parlerà delle processioni in generale e della loro importanza religiosa; si dimostri come i pellegrinaggi siano una certa forma particolare di processione, e se ne ponga in evidenza l'importanza pastorale.

57. Si spiegheranno, sia pure brevemente, dal punto di vista teologico e storico le benedizioni; si insisterà sul loro significato e sulla loro utilità per la santificazione della vita quotidiana; si inculcherà negli alunni il rispetto verso tutte le forme legittime con le quali il cristiano manifesta la fede nella sua vita; nello stesso tempo essi siano avvertiti circa le cautele da usarsi perché vengano evitati abusi e superstizioni.

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103 Cfr. cap. VI
104 Cfr. Cost. Sacrosanctum Concilium, nn. 73-75