Cerimoniale dei Vescovi

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Capitolo IV - Il mercoledì delle ceneri

253. Nel mercoledì precedente la I domenica di quaresima, i cristiani, ricevendo le ceneri, entrano nel tempo istituito per purificare gli animi.

Con questo segno di penitenza, ricevuto dalla tradizione biblica ( Cf. 2 Sam 13,19; Est 4,1; Gb 42,6; 1 Mac 3,47; 1 Mac 4,39; Lam 2,10 ) e conservato fino a noi negli usi della Chiesa, è indicata la condizione dell'uomo peccatore, che confessa esternamente la propria colpa davanti al Signore ed esprime così la volontà di una interiore conversione, guidato dalla speranza che il Signore gli sia benigno e misericordioso, paziente e molto indulgente.

Con questo medesimo segno comincia il cammino di conversione, che raggiungerà la propria meta attraverso la celebrazione del sacramento della penitenza nei giorni immediatamente precedenti la pasqua.

254. Nella messa di questo giorno il vescovo benedice e impone le ceneri nella chiesa cattedrale o in un'altra chiesa, se ritenuta più adatta dal punto di vista pastorale.

255. Il vescovo, portando la mitra semplice e il pastorale, dopo aver fatto l'ingresso in chiesa con i presbiteri, i diaconi e gli altri ministri nel modo consueto, bacia l'altare e lo incensa; poi si reca alla cattedra, da dove saluta il popolo.

Quindi, omesso l'atto penitenziale e, secondo l'opportunità, il Kyrie, proclama l'orazione colletta.

256. Dopo il vangelo e l'omelia, il vescovo, stando in piedi e senza mitra, con le mani giunte, invita, il popolo alla preghiera e, dopo una breve preghiera in silenzio, benedice le ceneri che un accolito tiene davanti a lui, proclamando a mani allargate l'orazione come nel "Messale Romano".

Poi asperge le ceneri con l'acqua benedetta, senza dire nulla.

257. Terminata la benedizione, colui a cui compete, o concelebrante o diacono, impone le ceneri al vescovo inchinato, dicendo: Convertitevi e credete al vangelo, oppure: Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai.

258. Quindi il vescovo riprende la mitra e, seduto in cattedra oppure in piedi, impone le ceneri ai concelebranti, ai ministri e ai fedeli, aiutato, se è il caso, da alcuni concelebranti o diaconi.

Frattanto si canta il salmo: Pietà di me, o Dio, con una delle antifone: ad esempio, Cancella, Signore, il mio peccato, oppure il responsorio: Rinnoviamo la nostra vita, o un altro canto adatto.

259. Terminata l'imposizione delle ceneri, il vescovo lava le mani e dà inizio alla preghiera universale; poi la messa prosegue nel modo consueto.

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