D 239

19 Novembre 1908

Continuazione dopo la S. Comunione

[ -Quaderno 1-Pagina 289- ]

1 "Tu avresti tanto coraggio, figlio mio, di dubitare, dopo che t'avevo fatto scrivere in poche pagine,

che il tuo Gesù non sapeva più cosa dirti;

la tua mente andava vagando, perché sei piccolo:

guarda quanta roba t' ho già fatto segnare e sei al principio appena!

tu calcolavi secondo il tuo giudizio.

Sappi che la sapienza d'un Dio non si misura, e quando le autorità supreme ecclesiastiche esamineranno questi scritti,

[ -Quaderno 2-Pagina 44- ]

comprenderanno che furono dettati da Gesù Cristo,

vero Figlio di Dio vivo, perché chi scrive è privo di questi sentimenti

e ciò che segni sono pensieri dati da Dio, affinché il mondo ritorni a Dio."

2 "Figlio, non stare molto tempo senza venire dal tuo Gesù.

Scrivi quanto ti fo noto: non voglio la scienza vana, voglio la semplicità, la carità, la preghiera, l'amore."

[ -Quaderno 1-Pagina 290- ]

- Mio Dio, non faccio più a tempo a fare l'adorazione alle cinque sacratissime piaghe, dovendo scrivere.

Gesù rispose:

"E lo scrivere non è preghiera?

Il fare la volontà di Dio è sempre preghiera."

"Quando un'anima accondiscende ai voleri di Dio, il Signore si fa tutto per essa e le dona la parte più preziosa,

cioè il cuore, accompagnato da onde continue di gaudio soavissimo anche in mezzo alle spine."

3 Soggiunse Gesù: "Tu sei l'anima più fortunata di questo mondo:

le croci che ti si presentano, abbracciale con trasporto di gioia, che Io, il tuo Gesù, t'aiuto a portarle."

[ -Segretario 8.17- ]

[ -Quaderno 1-Pagina 291- ]

4 - Signore, io mi sento il bisogno di correre a Te vicino.

"Per quanto sia forte la tua volontà verso l'amor mio, non può ancora giungere fin al punto che voglio Io, tuo Gesù."

5 - La grande carità che Gesù ha per le sue creature è indescrivibile.

6 Gesù continuò: "Pensa, figlio, che un Dio continuamente è in colloquio con una creatura."

- Per me, povera creatura, mi umilio profondamente nel mio nulla, mentre Tu Santissimo Signore sei il mio tutto. -

[ -Quaderno 2-Pagina 45- ]

7 "Figlio, il mio Spirito lavora col tuo. Domandami ciò che vuoi da me: tutto a te concedo."

Per me voglio Te solo, solo il mio Gesù, non voglio saper altro che Te;

[ -Quaderno 1-Pagina 292- ]

il tuo nome dolcissimo risuoni sempre nella mia mente, nella mia bocca, nel mio cuore;

io voglio il mio Gesù, voglio morire col mio Gesù Santissimo.

[ -Segretario 19.16- ]

Mio Dio come si sta bene vicino a Te! Starei un'eternità.

"Mio Leopoldo, ti contenti di poco;

se tu avessi da provare le dolcezze, la gloria del Paradiso, mentre ancora sei vestito di terra, moriresti d'amore!

Non lasciare mai di domandarmi la santa benedizione con cui benedico te e le tue fatiche."

Indice