D 118

3 Settembre 1908

Adorazione, mattina ore 4

1 "Oggi, venerdì, stammi sempre più vicino, colla preghiera e mortificazione:

[ -Quaderno 1-Pagina 164- ]

perché, finite le tue preghiere, vorresti ritornare a riposarti?

No, figlio, fammi compagnia: oggi è dedicato alla memoria della mia Passione:

quante belle cose si farà: tutto per il bene dell'umanità! "

[ -Segretario 8.5- ]

2 I mancamenti a difetti passati servono a mantenerci sempre più umili, riconoscendo la misericordia infinita di Dio;

e quando il demonio ci tenta di superbia, suggerendoci che siamo buoni e ci fa vedere tante virtù,

di cui noi siamo capaci, non gli diamo retta, richiamiamo alla mente i nostri mancamenti,

adoriamo Gesù e diamo gloria a Dio, che dalla terra ci ha sollevati al cielo,

perché di noi ha avuto pietà, che da noi soli eravamo nell'impossibilità, se la mano divina non ci soccorreva.

3 Parla Gesù: "Leopoldo, com'è bello per un Dio vedersi tanto amato dalla Sua creatura!"

- Il figlio: - Sì, Gesù, dolcissimo, per la Tua misericordia.

[ -Quaderno 1-Pagina 165- ]

"Sei contento Leopoldo che questa mane ti faccio scrivere?"

4 - Sì, dolce mio Crocifisso Gesù!

"Ebbene scrivi che l'amore d'un Dio Creatore verso le sue creature non ha limiti."

5 Gesù al figlio: "Io ti ringrazio che hai scritto."

- Dolce Gesù, io non voglio che un Dio mi ringrazi, si umili ad una vile creatura qual io sono.

Sono io che Ti debbo ringraziare.

Mi prostro nella polvere e t'adoro, o Dio d'immensa umiltà.

6 Parla Gesù: "Se non voglio bene a te, Leopoldo, chi dunque devo amare di più?

Va', mio Leopoldo, a ricevermi nella S. Comunione e vedrai poi un giorno ciò che tu troverai."

Adorazione dopo la S. Comunione

Parla Gesù: "L'anima tua brilla di luce eterna, ora che ti sei cibato del Santissimo mio Corpo.

Cercami, Leopoldo, un'altra creatura che mi voglia bene come te."

[ -Quaderno 1-Pagina 166- ]

7 Il figlio; Io cerco un altro Dio misericordioso come Te, e certo non lo trovo in nessun luogo,

che Tu solo sei il vero Dio d'immensa bontà e carità.

8 Parla Gesù: "Ah! Leopoldo, quante cose, quante cose c'è ancora da fare!"

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