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1 Gesù mi dice: " Domandami qualche cosa che mi consoli".
Il figlio: - Ti domando, o mio Gesù, per amore dei tuoi meriti il dono della pazienza e del silenzio.
2 Gesù al figlio: "Cosa mi hai promesso nel tempo di prosperità,
quando Io ti adornavo delle più belle gioie e soavità dolcissime da provarne i gaudi celesti?
E ora, che devi bere, in parte, il calice amaro, vorresti forse smentire le promesse fatte al tuo Gesù?
non lasciarti mai abbattere;
fosse pur la morte, rammentati ciò che ti disse il tuo Gesù.
Fa' coraggio che Io sono sempre con te;
ricordati che tutti i Santi hanno dovuto passare per vie molto spinose,
ad esempio Don Bosco, il Canonico Cottolengo, che sono i più vicini ed esemplari;
dunque fatti robusto, soffri col tuo Gesù in silenzio, sulla Croce."
- Sì, mio Dio, accetto con trasporto di gioia questi ammaestramenti alla scuola del mio Crocifisso Gesù
e, colla forza suprema di chi mi fa scrivere, ne trarrò santa lezione.
3 Gesù: "Quando vedi qualcosa che ti turba, se nel secolo si dice che bisogna chiudere un occhio
e così si fa opera meritoria, tu, figlio, che sei in religione chiudili tutt'e due;
così se l'udito viene a turbarti, fa che in quel momento nulla intenda;
fa questo per amore del tuo Gesù e va in pace a fare i lavori del convento."
4 Quanto mi rende mesta l'anima il vedere il mio Gesù molto addolorato.
Gesù: "Figlio, non ti turbare;
prega e da questo mio Cuore Sacro non ti partire mai:
intanto ti dico che parte della mia mestizia è perché non ti appressavi a Me
con quella ilarità angelica che mi hai promesso."
Il figlio: - Il mio Gesù Crocifisso sempre perdona, se qualche spina pungente mi fa venir meno per la mia troppa fragilità.
[ -Segretario 8.6- ]
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