Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 27 Gennaio 1919

Ritorno a visitare alle 18 Fra Leopoldo.

Fra Leopoldo mi parla come ogni sera delle meraviglie del Signore con sicurezza e semplicità da attirare talmente la nostra attenzione come in nessuna altra cosa.

Mi dice come il Signore gli abbia detto che dalla Pia Unione sorgeranno molti Santi.

Alle mie parole che diverse volte, in momenti di gioia non comune e in condizioni diverse, sento nel cuore e nella mente una forza insolita ed un vivo bisogno di scrivere, egli mi dice di non trascurare questi momenti che il Signore ispira, perché queste sono sue certezze.

Io rido e sorride egli pure con paterna bontà, quando gli dico che sono ben lontano da questo stato di cose.

Fra Leopoldo è di una serenità, di una calma ammirabile.

Egli nonostante i 70 anni ha una forza virile che egli stesso riconosce opera del Signore perché altrimenti non potrebbe soddisfare a tutte le occupazioni della sua qualità.

E parla ed attende ad intervalli alla sua cucina, proprio come un giovanotto ed è così svelto, che nessuno darebbe più di 50 anni.

Sul suo labbro vi è un dolce sorriso, una parola semplice, buona, una carità straordinaria e mai, mai, mai ho sentito da lui la minima mormorazione.

Quando dice che il Signore non è contento di tutti i Sacerdoti e religiosi, perché non tutti corrispondono alla sua chiamata, egli espone con dolore, ma senza ...

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