Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 22 Marzo 1919

Stamani alle 11 accompagnai in S. Tommaso la famiglia Sommariva, incontrata alla Consolata.

Ore 16,30

Sono stato da Fra Leopoldo.

Si è mostrato spiacente di non aver potuto fermarsi maggiormente coi Sommariva.

Mi fa vedere una lettera del sig. Ammiraglio.

Entra il Prof. Teodoreto.

È un vero piacere per entrambi.

Parlano di molte cose, dello stato attuale della società, della corruzione, e Fra Leopoldo espone i suoi timori per un nuovo castigo.

Ricorda delle parole della Vergine, e dice che il Signore è sempre triste, non è contento del suo popolo, e che lo tiene vicino facendogli provare delle gioie grandi, ma parla poco.

Fra Leopoldo ha nelle sue parole una semplicità, una dolcezza tale che incanta.

Eppure parla proprio alla buona, con una semplicità che non sa esprimersi, ma in tutto si sente la sua bontà.

Rimango con loro in dolce colloquio sino alle 17.

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