Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 25 Marzo 1919

Oggi alle 14 sono andato con Cambiaghi da Fra Leopoldo per accompagnarlo dal Prof. Teodoreto.

È stato per me un vero piacere accompagnare il Santo Francescano lungo la via, e trattenermi poi con lui il dopo pranzo.

È davvero una grazia del Signore quella di potere ogni giorno lasciare l'ufficio per visitare Fra Leopoldo.

Cambiaghi ci accompagnò sino alla porta e poi ritornò in ufficio.

Dopo una visita al Signore il Prof. Teodoreto ci accompagna in Direzione e quantunque io mi fossi accorto che Fra Leopoldo desiderasse io rimanessi, insistei per lasciarli soli.

Allora il sig. Direttore, su proposta dei due Santi, mi consegnò il quaderno dove vengono trascritti i detti del Signore, e mi accomodò da solo nella sala attigua alla direzione.

Chi leggesse questi fogli, non ne proverebbe alcuna impressione, ma chi avesse avuto come me nelle sue mani quei quaderni che contenevano tutte le rivelazioni del Signore fino al 1908, avrebbe provato quello che non si può scrivere.

Eppure il diavolo mi venne a tentare, ed in un modo così molesto da darmi noia.

Malgrado ciò lessi con piacere immenso le ultime pagine non lette ancora, e rilessi quanto avevo letto il 20 Gennaio 1919.

L'ultima rivelazione riguardava la Santa Comunione e diceva presso a poco così: "Un senso moderno insegna che non è necessario dopo la Santa Comunione fare il ringraziamento, ma ciò dipende da poca fede.

Tu fallo sempre per quelli che non lo fanno".

Ne ho rilette altre dove parla della "preziosa" adorazione, e Gesù manifesta il desiderio di essere adorato come nel Venerdì Santo ( cioè deposto a terra sopra un cuscino o tappeto ).

Non trascrivo malamente i detti perché ho avuto autorizzazione la prossima volta di trascriverne i più importanti integralmente.

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