Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Torino, 26 Marzo 1919

Oggi alle 18,15 fui da Fra Leopoldo con Cambiaghi.

Cambiaghi vi era già stato nel pomeriggio, e mi disse che mi attendeva perché aveva da dirmi diverse cose.

Difatti appena entrato Fra Leopoldo ha sul viso una gioia di Paradiso.

Mi dice subito che ieri era stata una giornata straordinaria di grazie, e che ieri sera nella sua cella gli sembrò di ritornare agli anni scorsi tanto il Signore lo tenne legato al Suo amore.

Mi dice che cominciò l'adorazione alle 21 e terminò dopo le 23, e durante tutto quel tempo il Signore gli fece segnare 15 o 16 detti.

"Una cosa straordinaria, dice Fra Leopoldo, non speravo più tanti detti".

Egli attribuisce alla soddisfazione provata da Nostro Signore per la vestizione a Terziario fatta ieri dall'amico Cambiaghi.

Anzi mi dice che Gesù Crocifisso ha avuto parole anche per lui che gli saranno di guida nei turbamenti quando sarà a casa.

Chiedo se ha qualche cosa anche per me e Fra Leopoldo sorridendo affermativamente, dicendomi che il Signore aveva detto cose per entrambi che avrebbe dovuto mettere i nostri nomi nei detti perché sarebbero stati per tutti i Terziari del mondo.

Mi dice che non ricorda più bene i detti, ma che li aveva segnati tutti e me li avrebbe fatti leggere.

Soltanto mi dice che non si ricordava di aver passato una notte così felice, perché il Signore gli comunica una gioia di Paradiso tale che non sa come dire ma vorrebbe si provasse.

Dice che un momento pregando gli era venuto alla mente di chiedere a Gesù come andrà il mondo, ma non osò temendola una curiosità.

E Gesù Crocifisso intuendolo gli disse che lui desiderava sapere come andrebbe il mondo, ma: "Io solo tengo tutti gli uomini stretti in un pugno".

Un altro momento, pregando, gli era sorto un dubbio da demonio, ed il Signore intuendolo ancora a dirgli: "Tu dubiti che in quanto ti dico vi sia opera del demonio, ma ricordati che questa è opera mia perché quanto ti dico sono cose belle e fanno bene, mentre ciò che fa il demonio è brutto e fa male" ( questo almeno è il senso, non avendo ancora letto i foglietti ).

Fra Leopoldo è lietissimo di quanto è successo e ne parla con entusiasmo e piacere.

Mi dice che il Signore si è rivelato per quanto ieri ha chiesto il Direttore delle Scuole Cristiane e per quello di Vercelli, e domani porterò io i foglietti.

Così pure per i consigli chiesti dal sig. Ammiraglio.

Dopo le 23 il Signore, vedendo che Fra Leopoldo era stanco, tacque, dicendogli che aveva ancora tante altre cose a dire.

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