Diario dei colloqui con Fra Leopoldo

Premessa

In questo Diario, Enrico Blondet riporta, con grande naturalezza e immediatezza, i colloqui che ebbe con Fra Leopoldo, frate francescano presso il Convento di S. Tommaso in Torino.

Si tratta di conversazioni di carattere spirituale nelle quali si rivede e si ripercorre, quasi come in un filmato, la storia di una sorprendente ed eccezionale amicizia tra l'autore e il frate francescano.

Enrico Blondet era un militare di Genova, probabilmente Attendente, poiché si prendeva cura anche dei figli del tenente.

Era molto devoto della Vergine Consolata e quando era a Torino, faceva il possibile per riceve il Signore nel Santuario della Consolata.

L'incontro con Fra Leopoldo fu un po' casuale: lo conobbe in occasione di una visita per conto dell'Ammiraglio Sery.

L'Ammiraglio Sery, pur occupandosi da anni a proprie spese della diffusione della preghiera di Adorazione a Gesù Crocifisso ( la fece tradurre in diverse lingue e tentò di spedirla anche in Russia ), non era a conoscenza della particolare vita spirituale di Fra Leopoldo e ignorava del tutto l'esistenza dei suoi scritti.

Enrico Blondet, inizialmente "un po' sbalordito" dalle cose di cui parla il frate, arriva ben presto a condividere la preghiera di Fra Leopoldo e la sua grande intimità con Dio e Maria SS.ma.

Egli diventa un amico al quale Fra Leopoldo gradualmente confida la propria esperienza spirituale, incoraggiando in questo modo una crescente fiducia reciproca.

L'amicizia particolare tra i due viene sostenuta e rinfrancata attraverso alcune rivelazioni divine avute da Fra Leopoldo e riportate in questo Diario.

L'autore manifesta anche la propria crescita spirituale, riportando con grande naturalezza riflessioni sulla preghiera, la secolarità, la riparazione, la catechesi, la scelta vocazionale.

Testimonia anche i propri turbamenti che appaiono chiaramente come azioni diaboliche, ma la sua grande confidenza con Fra Leopoldo e la sua intensa vita spirituale lo salvano più volte dalla tentazione di abbandonare la singolare amicizia.

Nel Diario emerge anche in modo particolare la figura di Fratel Teodoreto, come scelto dal Signore e messo a capo del movimento spirituale per la diffusione del culto al Crocifisso.

L'autore descrive numerosi incontri di Fratel Teodoreto con Fra Leopoldo, risultando così un prezioso testimone della santità di queste due persone.

Nel Diario compaiono altre diverse figure di forte spiritualità, che l'autore riesce a descrivere in modo particolare nella loro personalità e nei loro stati d'animo, confrontandole sovente con la figura di Fra Leopoldo.

Alcuni esempi sono la famiglia Natta, don Coiazzi, i figli del tenente Aroldo e Mario, la sorella, l'amico Carlo Cambiaghi ( che in parte aiutava Blondet nella stesura del Diario stesso ).

Nei vari colloqui, Blondet parla sovente degli scritti di Fra Leopoldo, dandone un valore formidabile e sottolineando che sono destinati al bene delle anime, soprattutto di sacerdoti e religiosi.

Marco B.

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